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Cronaca

Messina Denaro: “Nessun Traditore, mi avete preso per un mio sbaglio”

Matteo Messina Denaro è in coma irreversibile, al capezzale la figlia

Durante l’interrogatorio con i pm di Palermo, avvenuto il 7 luglio scorso nel carcere dell’Aquila, Matteo Messina Denaro ha espresso i suoi pensieri riguardo al suo arresto e alle accuse mossegli. Ha iniziato riflettendo sul fatto che il suo arresto potrebbe essere stato interpretato come il risultato di una cattiva reputazione, sottolineando che se non fosse stato considerato un individuo malvagio, non sarebbe stato arrestato. Ha affermato di aver ricostruito mentalmente l’intero episodio dell’arresto, sostenendo di non credere che ci sia stato un traditore e facendo un accenno a un passaggio religioso riguardante Gesù Cristo.

Successivamente, ha raccontato di come inizialmente non avesse creduto al colonnello quando gli aveva assicurato che non c’era stato un tradimento, ma poi aveva riflettuto e accettato questa spiegazione. Ha descritto se stesso come un mafioso “anomalo”, affermando di non aver avuto inimicizie nel suo territorio e di essere ben voluto dalle persone del suo paese. Ha respinto le accuse contro di lui, affermando di non aver mai rubato, prevaricato o commesso atti di violenza. Ha risposto alle domande sui soldi trovati a casa della sorella, dichiarando che erano destinati al suo sostentamento e che provenivano dalla madre, che avrebbe cercato di aiutarlo finanziariamente. Ha negato categoricamente di essere coinvolto in attività illegali come estorsioni, traffico di droga o rapine, affermando che i soldi trovati erano frutto delle risorse della sua famiglia, soprattutto della madre che avrebbe sempre cercato di sostenerlo.

Cronaca

Caltanissetta | Immigrazione clandestina, fermati 3 irregolari

Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato di Caltanissetta ha intensificato i controlli per contrastare l’immigrazione clandestina, portando all’espulsione di tre cittadini stranieri privi di permesso di soggiorno. L’operazione, parte dell’iniziativa “Oscar 5”, ha avuto luogo nel capoluogo e nelle città di Gela e Niscemi.

Durante i controlli, un cittadino ghanese è stato rintracciato in un’abitazione nel centro storico e trovato in possesso di hashish; era già noto alle forze dell’ordine per reati legati alla droga e contro il patrimonio. Gli altri due, un egiziano e un cingalese, sono stati fermati rispettivamente nel capoluogo e a Niscemi, entrambi risultati irregolari.

Dopo essere stati identificati, sono stati condotti all’Ufficio Immigrazione della Questura, dove sono stati emessi i decreti di espulsione. L’egiziano è già stato rimpatriato nel suo Paese d’origine. Questa operazione riflette l’impegno delle autorità per garantire la sicurezza pubblica e il rispetto delle normative sull’immigrazione.

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Cronaca

Roma | Due arrestati per una rapina in Farmacia

GdF Roma

Due uomini, di 38 e 45 anni, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato per una rapina avvenuta lo scorso dicembre in una farmacia a Roma. Gli agenti del XI Distretto San Paolo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Roma, a seguito di un’attenta indagine che ha portato a raccogliere prove decisive contro i due sospettati.

L’incidente ha avuto luogo in piazza Certaldo, dove uno dei rapinatori, travisato e armato di pistola, ha minacciato la titolare dell’attività e aggredito un dipendente mentre cercava di accedere alla cassa. Dopo aver sottratto circa 500 euro, i due sono fuggiti a bordo di uno scooter.

Grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza e alla testimonianza delle vittime, gli investigatori sono riusciti a identificare i colpevoli. Ulteriori elementi, come chiamate tra i sospettati e foto sui social media che li ritraevano con gli stessi abiti indossati durante la rapina, hanno confermato il loro coinvolgimento.

I due uomini sono attualmente detenuti nel carcere di Regina Coeli, in attesa di ulteriori sviluppi nel procedimento legale.

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Calabria

Tropea | Prodotti surgelati nocivi: sequestro di 108 kg tra prodotti ittici e ortofrutticoli

La polizia ha recentemente sequestrato un carico di 108 chili di prodotti ittici e ortofrutticoli surgelati, trasportati in violazione delle normative igienico-sanitarie. L’operazione è avvenuta a Tropea, una delle località turistiche più rinomate della Calabria, dove il carico era destinato ad alcune attività commerciali.

Il controllo è stato effettuato dagli agenti del Posto Fisso di Tropea, che hanno notato un veicolo con comportamenti sospetti. A supporto delle operazioni, è intervenuto personale specializzato dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, per valutare la situazione dal punto di vista alimentare.

Gli alimenti sono stati considerati non idonei al consumo umano e sono stati posti sotto sequestro, in attesa di un decreto di distruzione. Questa azione si inserisce in un più ampio impegno delle autorità locali per garantire la sicurezza alimentare e prevenire potenziali rischi sanitari per i consumatori. La polizia invita a mantenere alta l’attenzione riguardo alla provenienza e alla conservazione dei prodotti alimentari, soprattutto in aree turistiche dove la qualità è fondamentale.

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