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Cronaca

Alessia Pifferi, le psicologhe indagate per favoreggiamento

Le due psicologhe del carcere di San Vittore, coinvolte nella redazione di una relazione psicologica e nella conduzione di un test sul quoziente intellettivo su Alessia Pifferi, sono attualmente indagate per favoreggiamento e falso ideologico. La Procura di Milano ha emesso un fermo di indiziato di delitto nei confronti di entrambe, mentre la polizia penitenziaria ha eseguito perquisizioni nei loro confronti.

La relazione psicologica e il test sul quoziente intellettivo erano stati utilizzati come elemento difensivo nel processo contro Pifferi, accusata di omicidio pluriaggravato per avere lasciato morire di stenti la figlia di 18 mesi. Il pubblico ministero Francesco De Tommasi ha contestato la validità di tali documenti, sostenendo che le psicologhe avrebbero fornito una “tesi alternativa difensiva” e manipolato la donna.

Secondo le indagini, il test psicodiagnostico Wais avrebbe attestato “falsamente” che Pifferi aveva un quoziente intellettivo pari a 40, indicando un “deficit grave”. Il pm ha accusato le psicologhe di svolgere un’attività di consulenza difensiva al di fuori delle loro competenze.

La Procura di Milano sta contestando alle psicologhe più episodi in relazione alle accuse di favoreggiamento e falso ideologico. Inoltre, le indagini si estendono alla “gestione” di altre detenute da parte delle stesse professioniste. Si ipotizza un movente “antisociale” di una delle psicologhe, la quale avrebbe dichiarato di voler scardinare il sistema giudiziario “goccia dopo goccia”, salvando quelle che riteneva vittime della giustizia.

Il procedimento continua con la deposito della perizia psichiatrica a fine febbraio, che valuterà la capacità di intendere e volere di Alessia Pifferi.

Cronaca

Vicenza | Chiusura temporanea di un bar a Trissino

Questura di Vicenza

Nella mattinata di ieri, il Questore della Provincia di Vicenza ha emesso un provvedimento che prevede la chiusura per sette giorni di un bar/ristorante situato a Trissino. La decisione è stata presa in seguito a un intervento dei Carabinieri avvenuto l’8 agosto, quando una rissa nel parcheggio del locale ha portato a due persone ferite, una delle quali con una prognosi di sette giorni.

Le indagini hanno portato all’identificazione di 13 individui coinvolti nell’incidente, evidenziando una situazione di disordini che ha spinto le autorità a prendere misure preventive. Questa chiusura temporanea, disposta in conformità con la normativa sulla sicurezza pubblica, mira a garantire un ambiente più sicuro per la comunità e a prevenire ulteriori episodi di violenza.

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Calabria

Cutro (KR) | Accusato di aggressione sessuale era ricercato in Inghilterra, arrestato iracheno

Un cittadino iracheno di 49 anni, residente a Cutro, è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Crotone, poiché ricercato a livello internazionale per reati di aggressione e violenza sessuale. Le accuse risalgono a episodi avvenuti nel 2018 e nel 2019 in Inghilterra, in particolare a Liverpool e Loughborough, dove l’uomo sarebbe stato responsabile di aggressioni nei confronti di due donne.

La cattura è avvenuta a seguito di una segnalazione da parte del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha attivato le indagini necessarie. Grazie a un’attenta attività investigativa, gli agenti sono riusciti a rintracciare l’individuo, che aveva recentemente fatto ingresso in Italia viaggiando in autobus. L’arresto rappresenta un’importante operazione per la sicurezza e il contrasto alla criminalità internazionale, dimostrando l’efficacia della cooperazione tra le forze di polizia nazionali e internazionali.

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Cronaca

Firenze | Arrestati due giovani per truffa

GdF Firenze

Nel quartiere 5 di Firenze, due giovani di origine sinti sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza dopo aver tentato di ingannare un cittadino locale nella compravendita di orologi di lusso. Durante un controllo in un bar, i militari hanno osservato la trattativa tra i ragazzi e il venditore, notando che questi mostrano al potenziale acquirente uno zaino pieno di mazzette di banconote.

Un’accurata ispezione ha rivelato che, mentre alcune banconote erano autentiche, il resto del denaro era falso. In totale, sono state sequestrate 230.500 euro, di cui solo 10.300 in banconote genuine. Inoltre, all’interno di un trolley portato dai giovani, è stata rinvenuta una macchina conta-soldi, evidenziando l’intento fraudolento.

I due arrestati, già con precedenti penali, sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’operazione sottolinea l’importante ruolo della Guardia di Finanza nella lotta contro le frodi e nel proteggere i cittadini onesti, rafforzando la sicurezza del sistema economico. Le indagini sono attualmente in corso per chiarire ulteriori dettagli e responsabilità legali.

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