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Cronaca

Vigonovo (VE) | Ex fidanzati scomparsi. Filippo indagato per tentato omicidio: «Ha aggredito Giulia e l’ha caricata in auto esanime».

La sorella di Giulia, visibilmente provata, ha dichiarato: “Avevo un presentimento… Nel momento in cui mio fratello mi ha chiamato alle 8 del mattino chiedendomi dov’era Giulia, ero preparata al peggio. Avevo tutti i presentimenti e si stanno confermando.” Questo è uno dei passaggi chiave dell’intervista di Elena a Pomeriggio Cinque su Canale 5.

Elena ha continuato a esprimere le sue preoccupazioni, affermando che chiunque fosse vicino a Giulia e Filippo e conoscesse la dinamica della loro relazione avrebbe notato che qualcosa non andava. Ha sottolineato che Giulia, soprattutto dopo la perdita della madre, era molto legata alle persone a lei vicine e stava cercando di aprirsi di più dopo quel lutto. Tuttavia, Filippo percepiva questa crescita come un distacco e il suo comportamento diventava ossessivo. Elena ha raccontato di un episodio al suo compleanno in cui Filippo insisteva a unirsi a loro nonostante la volontà di Giulia di passare la giornata solo con la famiglia. Ha descritto il comportamento di Filippo come ossessivo e ha rivelato che lui continuava a chiamare Giulia durante la giornata.

Elena ha riflettuto sulla relazione, sottolineando che forse Giulia avrebbe dovuto concluderla nei primi mesi, poiché i problemi erano emersi fin dall’inizio. Ha condiviso la speranza di poter riabbracciare Giulia e che la sua sorella possa tornare.

Giulia aveva paura di Filippo

Elena Cecchettin, la sorella di Giulia, scomparsa da sei giorni insieme al suo ex fidanzato Filippo Turetta, ha rivelato a Storie Italiane su Rai1: “Giulia aveva confidato alle amiche di aver avuto paura di Filippo in varie occasioni, ma a me non aveva detto nulla”. Parlando con persone vicine a Giulia e confrontandosi su quanto la giovane raccontava, è emerso che con loro aveva discusso della sua paura di Filippo. Dopo determinati episodi, Giulia aveva scritto: “Non era mai successo, ma mi ha fatto veramente paura, sia per le parole che i gesti che ha usato”, anche se poi minimizzava i gesti dicendo “ma no, non è niente”. In diverse occasioni aveva espresso preoccupazione, ma non lo aveva fatto direttamente con la sorella, forse per timore che questa fosse troppo protettiva nei suoi confronti.

Elena ha condiviso un episodio che le è stato riferito: Giulia e Filippo dovevano incontrare il gruppo dell’università in un luogo e tempo specifici. A causa degli orari degli autobus, Giulia avrebbe raggiunto il luogo prima e aveva deciso di fare alcune commissioni. Nonostante Filippo si fosse offerto di accompagnarla in macchina, lei aveva declinato l’offerta, preferendo stare da sola e raggiungere direttamente l’appuntamento con gli altri. Tuttavia, Filippo l’aveva aspettata alla fermata dell’autobus a Padova, presentandosi nonostante non fosse richiesta la sua presenza.

Anche la nonna di Giulia ha riferito alle telecamere del programma che la nipote, in più di un’occasione, le aveva confidato di essersi lasciata e poi rimessa con Filippo perché lui era “troppo geloso” e le “stava troppo addosso”.

Calabria

Cutro (KR) | Accusato di aggressione sessuale era ricercato in Inghilterra, arrestato iracheno

Un cittadino iracheno di 49 anni, residente a Cutro, è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Crotone, poiché ricercato a livello internazionale per reati di aggressione e violenza sessuale. Le accuse risalgono a episodi avvenuti nel 2018 e nel 2019 in Inghilterra, in particolare a Liverpool e Loughborough, dove l’uomo sarebbe stato responsabile di aggressioni nei confronti di due donne.

La cattura è avvenuta a seguito di una segnalazione da parte del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha attivato le indagini necessarie. Grazie a un’attenta attività investigativa, gli agenti sono riusciti a rintracciare l’individuo, che aveva recentemente fatto ingresso in Italia viaggiando in autobus. L’arresto rappresenta un’importante operazione per la sicurezza e il contrasto alla criminalità internazionale, dimostrando l’efficacia della cooperazione tra le forze di polizia nazionali e internazionali.

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Cronaca

Firenze | Arrestati due giovani per truffa

GdF Firenze

Nel quartiere 5 di Firenze, due giovani di origine sinti sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza dopo aver tentato di ingannare un cittadino locale nella compravendita di orologi di lusso. Durante un controllo in un bar, i militari hanno osservato la trattativa tra i ragazzi e il venditore, notando che questi mostrano al potenziale acquirente uno zaino pieno di mazzette di banconote.

Un’accurata ispezione ha rivelato che, mentre alcune banconote erano autentiche, il resto del denaro era falso. In totale, sono state sequestrate 230.500 euro, di cui solo 10.300 in banconote genuine. Inoltre, all’interno di un trolley portato dai giovani, è stata rinvenuta una macchina conta-soldi, evidenziando l’intento fraudolento.

I due arrestati, già con precedenti penali, sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’operazione sottolinea l’importante ruolo della Guardia di Finanza nella lotta contro le frodi e nel proteggere i cittadini onesti, rafforzando la sicurezza del sistema economico. Le indagini sono attualmente in corso per chiarire ulteriori dettagli e responsabilità legali.

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Cronaca

Venezia | Blitz della Guardia di Finanza: sequestrati 2.700 kg di vongole

GdF Venezia

L’operazione della Guardia di Finanza di Chioggia ha portato al sequestro di 2.700 kg di vongole veraci, destinate a un mercato illecito, privo di qualsiasi tracciabilità sanitaria. Il valore commerciale del carico sequestrato si attesta intorno ai 32.000 euro. Durante l’operazione, è stato anche confiscato un natante dotato di un potente motore fuoribordo, e sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di 8.000 euro.

I controlli, che hanno coinvolto diverse unità navali e pattuglie terrestri, si sono concentrati non solo sulle aree di raccolta, ma anche sul trasporto delle vongole, garantendo che ogni partita di molluschi rispettasse le normative vigenti. La mancanza di documentazione sanitaria ha reso impossibile garantire la sicurezza del prodotto, suscitando preoccupazioni per la salute dei consumatori.

L’iniziativa della Guardia di Finanza è parte di un più ampio impegno per la tutela della salute pubblica e per la promozione di pratiche di pesca legali, specialmente in un contesto economico già compromesso dalla presenza del granchio blu, una specie invasiva che sta devastando l’ecosistema lagunare.

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