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Cronaca

Vimodrone (MI)| Sfregia la nuova compagna dell’ex fidanzato: arrestata 22enne.

Con la scusa di un “incontro chiarificatore”, Miryam Viglianisi, 22 anni, avrebbe aggredito e ferito con un taglierino l’attuale fidanzata del suo ex compagno, con cui ha un figlio. L’episodio è avvenuto il 16 luglio a Vimodrone, nel parcheggio della fermata della linea verde della metropolitana milanese. Come risultato di ciò, Miryam Viglianisi è stata posta agli arresti domiciliari, sospettata anche di una seconda aggressione alla stessa ragazza, e ora rischia la custodia cautelare in carcere.

Le accuse includono lo stalking, un reato presumibilmente legato all’incapacità di accettare la fine della precedente relazione sentimentale di Viglianisi con il ragazzo dal quale ha avuto un figlio. Le indagini sono condotte dal pm di Monza, Salvatore Bellomo, mentre i carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni stanno ricostruendo gli spostamenti della giovane.

L’incontro, inizialmente programmato come un chiarimento tra due giovani donne, si è trasformato in una trappola. La peggiore è stata l’attuale ragazza dell’ex compagno di Miryam, soccorsa nel parcheggio con tagli alle gambe e al viso causati, secondo le accuse, da un taglierino, rischiando uno “sfregio permanente”.

La rissa e l’intervento di alcuni passanti: La giovane aggredita racconta: “Avevo intenzione di chiarire, perché rispettavo il fatto che ci fosse un bambino di mezzo, e mai avrei voluto intromettermi in questa questione, che era solo tra loro due”. La vittima si è presentata all’appuntamento con due birre, gesto che voleva essere distensivo. Tuttavia, le intenzioni pacifiche sono state disattese. “Sono stata colpita da uno schiaffo sferrato da uno degli amici con cui si era presentata Viglianisi, poi sono stata colpita alle spalle, con una bottigliata in testa”, racconta ancora la vittima. La zuffa è proseguita a terra, proprio all’ingresso della fermata della metropolitana: “Continuava a colpirmi, poi ho visto il sangue che mi colava su una gamba, avevo i pantaloncini corti”. Poi l’intervento di alcuni testimoni in auto della giovane: “Aveva dei tagli evidenti, aperti su viso e gambe”, hanno raccontato ai carabinieri.

La corsa in ospedale: A poca distanza, sull’asfalto, è stato trovato un taglierino sporco di sangue. La vittima è stata portata in ospedale in codice giallo. La prognosi è lieve, le lesioni sono state suturate, ma i segni sul volto potrebbero restare indelebili. Miryam è stata identificata successivamente dai carabinieri mentre faceva il bagno con amici nel Naviglio. Secondo quanto emerso dai verbali, la 22enne non avrebbe mostrato alcun segno di pentimento.

Il secondo episodio: Ma la vicenda non si ferma qui, perché a ottobre si verifica un secondo episodio. La stessa donna aggredita viene spinta con violenza mentre stava pedalando lungo una pista ciclabile, ancora a Vimodrone. Cade a terra, riportando la rottura di un dente, ma non riesce a identificare l’aggressore. L’ipotesi degli inquirenti è che la presunta responsabile sia ancora la 22enne.

Le due evasioni e il rischio carcere: Miryam è stata raggiunta nei giorni scorsi da un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip di Monza Gianluca Tenchio su richiesta del pm Salvatore Bellomo. Dopo che la 22enne si è allontanata una prima volta da casa, anche se per un tempo molto limitato, l’autorità giudiziaria ha deciso di rafforzare il provvedimento con l’applicazione del braccialetto elettronico. In attesa che venga applicato il dispositivo, è uscita ancora ma è stata sorpresa la scorsa notte dai carabinieri in giro per Vimodrone, nascosta nel retro di un furgone guidato da un amico, ed è stata quindi arrestata per evasione.

Arrestato anche il nuovo compagno di Miryam: I carabinieri hanno arrestato anche il nuovo compagno di Miryam, un 26enne che avrebbe tentato di estorcere denaro, 6mila euro, a un 52enne che poco prima si era rifiutato di assumere Viglianisi come collaboratrice domestica, sempre a Vimodrone (Milano). Secondo la ricostruzione degli investigatori, dopo essersi presentato a casa del 52enne per farsi consegnare il denaro, il 26enne avrebbe anche obbligato l’uomo a dargli l’auto e versare l’importo di 590 euro per il passaggio di proprietà.

Cronaca

Como | Due minori denunciati per vendita illecita di bicicletta e monopattino elettrici

Questura di Como

Ieri mattina, a Como, la Polizia di Stato ha arrestato un 16enne tunisino e denunciato un suo coetaneo per tentata vendita di una bicicletta elettrica e un monopattino ritenuti rubati. Gli agenti sono intervenuti dopo una segnalazione che indicava la presenza dei due giovani in un negozio specializzato della zona.

All’arrivo degli agenti, i minori hanno mostrato segni di sorpresa e non sono stati in grado di fornire spiegazioni convincenti riguardo alla loro disponibilità dei mezzi. Secondo le prime indagini, si erano presentati nel negozio per chiedere una riparazione, prima di proporre la vendita dei veicoli.

Uno dei due, già noto alle forze dell’ordine e ospite di una struttura di accoglienza, ha reagito con violenza all’intervento della polizia, sferrando calci all’auto di servizio e danneggiandola. Gli agenti, costretti a usare lo spray urticante, sono riusciti a immobilizzarlo e a condurlo in Questura insieme al suo complice.

Entrambi i minori, già inseriti nel circuito di gestione dei migranti non accompagnati, sono stati identificati. Il 16enne arrestato è stato accusato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, mentre il secondo è stato deferito per ricettazione. La Questura ha avviato le procedure per la restituzione dei mezzi ai legittimi proprietari, invitando chiunque li riconosca a contattare le autorità competenti.

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Basilicata

Matera | Truffe agli anziani: 6 fogli di via obbligatori a carico di 6 persone

Negli ultimi anni, le truffe ai danni degli anziani hanno assunto dimensioni preoccupanti, spingendo le autorità a intensificare gli sforzi per proteggere questa fascia vulnerabile della popolazione. Recentemente, la Polizia di Stato, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, ha portato a termine un’importante operazione nel territorio della provincia di Matera, identificando sei individui accusati di truffe aggravate.

Questi soggetti, già noti per precedenti penali, sono stati scoperti mentre utilizzavano tecniche ingannevoli per raggirare le loro vittime. Fingendosi avvocati o membri delle forze dell’ordine, inducevano le persone anziane a credere che un loro familiare fosse coinvolto in incidenti o problematiche legali, richiedendo somme di denaro per evitare gravi conseguenze.

In risposta a queste attività illecite, il Questore ha emesso un provvedimento di Foglio di via obbligatorio, vietando ai truffatori di tornare nei comuni di Matera e Irsina per tre anni. Questa misura preventiva è stata adottata dopo un attento monitoraggio della loro pericolosità sociale, considerando anche l’assenza di legittime motivazioni per la loro presenza in zona.

Oltre all’azione repressiva, la Polizia sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione rivolta agli anziani, educandoli su come riconoscere e difendersi dalle truffe. Attraverso incontri informativi e distribuzione di materiali informativi, l’obiettivo è quello di creare una rete di protezione attiva, incoraggiando le vittime a segnalare tempestivamente comportamenti sospetti.

Questo intervento congiunto delle forze dell’ordine non solo mira a reprimere le attività criminose, ma anche a rafforzare la fiducia delle persone anziane nei confronti delle istituzioni, garantendo una maggiore sicurezza nelle loro vite quotidiane. La continua attenzione verso questo fenomeno è fondamentale per tutelare i più fragili e prevenire ulteriori inganni.

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Cronaca

Forte dei Marmi (LU) | Turista Mongola denunciata per furti

Questura di Lucca

Nel pomeriggio di ieri, durante un controllo di routine, gli agenti del Commissariato di Forte dei Marmi hanno fermato una cittadina mongola di 53 anni, in vacanza in un hotel locale. Le verifiche effettuate hanno rivelato che la donna era ricercata per una serie di furti aggravati commessi nel 2023, secondo le indagini del Nucleo operativo dei Carabinieri di Roma.

Il suo profilo criminale ha rivelato precedenti significativi, inclusa un’associazione per delinquere specializzata in furti, sempre in concomitanza con le sue visite in Italia. Di conseguenza, il Questore di Lucca ha emesso un Foglio di Via, vietandole di rientrare nel territorio di Forte dei Marmi per un periodo di tre anni. Un episodio che sottolinea l’importanza della collaborazione tra le forze dell’ordine nel garantire la sicurezza pubblica.

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