Economia

Tim, via libera del Cda alla vendita di Netco al fondo statunitense Kkr.

Il Consiglio di amministrazione di Tim ha dato il via libera alla vendita di Netco accettando l’offerta presentata da Kkr. Il fondo statunitense ha proposto 20 miliardi di euro, con la possibilità di arrivare a 22 miliardi con la fusione con Open Fiber. Questa offerta, come dichiarato in una nota, consentirà al gruppo di ridurre il proprio debito di circa 14 miliardi di euro. L’operazione dovrebbe concludersi entro l’estate del 2024.

Tuttavia, Tim ha respinto l’offerta non vincolante di Kkr per Sparkle, considerandola “non soddisfacente”. Il CEO Pietro Labriola è stato incaricato di negoziare e verificare la possibilità di ricevere un’offerta vincolante a un valore superiore una volta completata la due diligence, il cui termine è stato esteso fino al 5 dicembre.

La votazione a favore della cessione di Netco a Kkr ha visto l’approvazione di 11 membri del Consiglio di amministrazione di Tim su 14 presenti alla riunione. Il Consiglio si è riunito anche la domenica pomeriggio, terminando intorno alle 18, dopo le sedute di sabato e venerdì.

Vivendi ha reagito alla vendita definendola “illegittima” e sottolineando la violazione dei diritti degli azionisti di Tim. Vivendi ha annunciato l’intenzione di utilizzare tutti i mezzi legali a sua disposizione per contestare questa decisione e tutelare i diritti degli azionisti.

Il Fondo Merlyn ha anch’esso criticato la decisione del Consiglio di amministrazione di Tim, definendola “irrispettosa e sbagliata” poiché non ha coinvolto un voto dell’assemblea dei soci. Il Fondo Merlyn ha dichiarato la sua intenzione di intraprendere azioni per indurre il Consiglio a convocare al più presto un’assemblea dei soci, in modo che possano decidere se il piano approvato autonomamente dal Cda sia in linea con i desideri dei soci per l’azienda o se preferiscano un percorso diverso e, secondo il loro parere, migliore.

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