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Attualità

Golfo di Squillace | Catanzaro si oppone al progetto di parco eolico off-shore “Enotria”

La Giunta comunale di Catanzaro ha espresso un chiaro diniego alla realizzazione del parco eolico off-shore “Enotria” nel Golfo di Squillace, sottolineando che il progetto entra in conflitto con il piano di sviluppo della zona costiera. Secondo l’amministrazione, il completamento del porto turistico rappresenta una priorità strategica per promuovere l’indotto economico e occupazionale della regione.

In una delibera approvata all’unanimità, la Giunta ha presentato le proprie obiezioni alla Capitaneria di Porto, evidenziando che l’installazione di 37 aerogeneratori alti oltre 300 metri al largo delle coste calabresi non solo ostacolerebbe il progresso del porto, ma comprometterebbe anche lo sviluppo di un’area di retroporto di grande valore turistico e naturalistico. Questo spazio è pensato per sostenere un turismo sostenibile a basso impatto ambientale, integrandosi con le attività diportistiche previste.

Inoltre, l’amministrazione ha sottolineato l’importanza della tutela dell’ambiente e del paesaggio, facendo riferimento al recente riconoscimento della Bandiera Blu 2023 e 2024, un premio assegnato per la qualità delle spiagge catanzaresi. Questo riconoscimento evidenzia l’attrattiva turistica della zona e la necessità di proteggere le risorse naturali locali.

La posizione di contrarietà al parco eolico è condivisa da numerosi sindaci della fascia jonica catanzarese, creando un ampio fronte contro un progetto che, secondo le autorità locali, rischia di minare lo sviluppo economico e turistico dell’area. La Giunta comunale di Catanzaro continuerà a lavorare per garantire che le scelte di sviluppo siano in linea con gli obiettivi di sostenibilità e valorizzazione del territorio.

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Il “caso Moro” raccontato da Gotor agli studenti di UnitelmaSapienza

Spartiacque traumatico della storia d’Italia, il “caso Moro” rappresenta uno degli eventi più tragici e controversi del nostro passato. I drammatici 55 giorni e la fine del presidente della DC sono al centro del terzo incontro del ciclo di seminari “La Notte della Repubblica” dell’università UnitelmaSapienza, moderati da Roberto Sciarrone. “Un’occasione per approfondire temi e questioni legate alla storia del nostro Paese attraverso il contributo di autorevoli ospiti, docenti, scrittori e operatori culturali, con le clip tratte dall’inchiesta di Sergio Zavoli – ha detto il rettore Bruno Botta -. E’ un grande piacere per l’Ateneo promuovere eventi di questo tipo, in sinergia con partner e ospiti di grande livello culturale”.

Per il direttore generale di UnitelmaSapienza, Mauro Giustozzi, “questo ciclo di conferenze ha il merito di riportare alla nostra memoria un’esperienza storica sul quale probabilmente non è stato ancora scritto tutto per le implicazioni enormi che ha avuto e ha il merito di consentire a chi non ha avuto un’esperienza diretta di poter riflettere su un episodio della nostra storia recente che non si studiano a scuola”.
Per la storica e divulgatrice RAI Michela Ponzani “è importante non disperdere la memoria di un evento traumatico per la storia della nostra Repubblica, studiato a lungo da Miguel Gotor che ha lavorato sul memoriale scritto da Moro nei 55 giorni di prigionia, una fonte importante che ci permette di fare un’analisi storica di quell’evento e di capire come la Repubblica ha superato un trauma collettivo. E’ importante parlarne ai ragazzi perchè questa vicenda ci mostra anche quanto il nostro Paese è stato forte a ricompattarsi e a recuperare quel senso di identità perduto”.

La storia, per Miguel Gotor, assessore alla Cultura di Roma Capitale e professore di Storia moderna dell’Università di Roma Tor Vergata, “serve proprio a questo: a comunicare l’essenziale di questa pagina così importante del nostro passato. Il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro sono un evento periodizzante della nostra Repubblica, una ferita che ha aperto un prima e un dopo, uno spartiacque con cui a mio parere finisce una fase espansiva costituzionale”.

– foto xi2/Italpress –

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Biden “Nuovi aiuti a Kiev per 8 miliardi di dollari”

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden ha annunciato nuovi aiuti all’Ucraina per 7,9 miliardi di dollari. “Il mio messaggio è chiaro: gli Stati Uniti forniranno all’Ucraina il supporto di cui ha bisogno per vincere questa guerra”, ha sottolineato il presidente degli Stati Uniti, come si legge in una nota della Casa Bianca. “Sono grato al presidente americano Joe Biden, al Congresso americano e ad entrambi i partiti, repubblicani e democratici, così come all’intero popolo americano per l’annuncio odierno di importanti aiuti alla difesa all’Ucraina per un totale di 7,9 miliardi di dollari e per l’introduzione di nuove sanzioni contro la Russia”, afferma su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
-foto Agenzia Fotogramma-

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Parmigiano Reggiano, al G7 un documento contro il protezionismo

Un documento contro il protezionismo e gli ostacoli al libero commercio. A consegnarlo ai ministri dell’Agricoltura presenti al G7 di Siracusa è stata Origin, l’Associazione Italiana Consorzi Indicazione Geografiche della quale il Consorzio Parmigiano Reggiano fa parte. Ad evidenziare l’importanza del documento è intervenuto il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano Nicola Bertinelli. “In un momento in cui i paesi del mondo si stanno proteggendo per questioni geo-politiche – spiega Bertinelli- c’è il rischio che si mettano dazi su prodotti a identificazione geografica come il Parmigiano Reggiano”.

Nel quadro delle merci di interesse “globale”, l’ambito agroalimentare e i prodotti di elevata qualità come il Parmigiano Reggiano sono quelli potenzialmente più a rischio di essere colpiti e danneggiati da questa deriva. Non si parla solo dei rischi legati al mercato USA. Di recente si sono infatti aperti indirettamente spazi di ritorsione anche in Cina, e sicuramente questa lista è destinata ad allungarsi. In ambito agroalimentare, le Indicazioni Geografiche sono per definizione prodotti che, in virtù della trasparenza verso il consumatore, della tracciabilità e delle certificazioni, hanno costi di produzione superiori ai prodotti comparabili slegati da tali vincoli.

“La strada del protezionismo – afferma ancora Bertinelli- sarebbe un grave errore perchè i prodotti a identificazione geografica permettono lo sviluppo dei territori, ma anche interrelazioni culturali che portano allo sviluppo dell’agricoltura. Questo- chiude il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano- è un momento delicato, i ministri dell’agricoltura valuteranno il documento”.
-foto ufficio stampa Parmigiano Reggiano-

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