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Economia

Veronafiere e Confindustria Marmomacchine rinnovano accordo quadro

Veronafiere e Confindustria Marmomacchine rinnovano per altri cinque anni la partnership che li vede impegnati nella valorizzazione congiunta del sistema-marmo Made in Italy sui mercati internazionali. L’accordo quadro, che si estende fino al 2029, consolida una collaborazione iniziata nel 2013, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente all’estero la presenza della filiera tecno-lapidea nazionale.

L’intesa è stata siglata nel corso della seconda giornata di Marmomac, il salone di riferimento per l’industria globale della pietra naturale. A firmare il documento, il direttore generale di Veronafiere, Adolfo Rebughini, e il presidente onorario di Confindustria Marmomacchine, Flavio Marabelli. Presenti anche il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, il presidente di Confindustria Marmomacchine, Gianluca Pellegrino, e l’event manager di Marmomac, Francesca Zivelonghi.

L’accordo Veronafiere-Confindustria Marmomacchine ha l’obiettivo di unire le forze in vista della partecipazione a eventi o attività promozionali oltreconfine e nella creazione di nuove iniziative espositive. Funzionale è anche il rafforzamento dei rapporti istituzionali, in particolare con Agenzia Ice, ministero delle Imprese e del Made in Italy e del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.
“Siamo estremamente soddisfatti di rinnovare questa collaborazione con Confindustria Marmomacchine, un partner strategico per il successo di Marmomac e per la promozione della pietra naturale italiana nel mondo – ha commentato Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere -. In un contesto di mercato sempre più competitivo, questo accordo si inserisce in una visione di lungo termine per incrementare la visibilità delle imprese del settore grazie una attività internazionale mirata, promossa in modo coordinato dalle due realtà di riferimento per l’industria lapidea”.

“Il rinnovo di questo agreement strategico-operativo con Veronafiere rappresenta il riconoscimento dell’ottimo lavoro congiunto svolto negli ultimi anni per il rafforzamento e il consolidamento della piattaforma fieristica di Marmomac e del sistema marmo Italia nel suo complesso – ha aggiunto Flavio Marabelli, presidente onorario di Confindustria Marmomacchine -. E siamo convinti di poter ulteriormente migliorare le nostre sinergie, con nuovi e importanti progetti e attività a sostegno dell’internazionalizzazione della Fiera e delle aziende del comparto lapideo italiano”.

-Foto: ufficio stampa Veronafiere-

Economia

Confindustria Energia, Paolucci consigliere del presidente e portavoce

Massimiliano Paolucci, 61 anni, giornalista
professionista, che ha ricoperto negli anni incarichi apicali in Telecom Italia, Aiscat, Aeroporti di Roma, Pirelli, Condotte, Acea e Terna è stato nominato Executive Advisor to the Chairman and Spokesman, consigliere esecutivo del presidente e portavoce, di Confindustria Energia. Paolucci, che riporterà direttamente al presidente Guido Brusco e al direttore Generale Modestino Colarusso, darà ulteriore impulso allo sviluppo delle strategie della Federazione tese a promuovere l’approccio di sostenibilità integrata per una transizione giusta e inclusiva.

-Foto: ufficio stampa Confindustria Energia-

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Economia

Intesa Sanpaolo, sostegno all’equità di genere dal Fondo di Beneficenza

Il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo, in capo alla Presidenza della Banca, ha organizzato un incontro sulle priorità fondamentali per raggiungere una reale equità di genere in Italia, per riflettere su temi cruciali che incidono profondamente sulla società: l’inclusione sociale ed economica delle donne, il sostegno a chi vive in condizioni di fragilità, il contrasto alla violenza di genere e l’empowerment femminile.
Lavoro, sicurezza e integrazione sono state le parole chiave dell’incontro e degli interventi della mattinata, che ha visto impegnati alcuni Enti del Terzo settore sostenuti dal Fondo di Beneficenza analizzare dati, progetti e strategie adottate negli ultimi anni per sostenere donne e bambini in situazioni di difficoltà, con uno sguardo ai prossimi passi verso una società più equa ed inclusiva, senza dimenticare l’importanza dell’accesso alle risorse economiche come leva per accelerare il processo.

“Il lavoro, la sicurezza e l’integrazione sono i pilastri su cui costruire una società più equa e inclusiva – ha dichiarato Giovanna Paladino, Senior Director del Fondo di Beneficenza Intesa Sanpaolo -. Solo attraverso un impegno collettivo, fatto di solidarietà e collaborazione, possiamo sperare di garantire a tutti – donne, migranti, minori e persone fragili – l’opportunità di un futuro migliore. Il Fondo di Beneficenza si impegna da sempre nella riduzione delle disuguaglianze sociali e oggi abbiamo voluto far conoscere alcuni progetti da noi sostenuti che speriamo possano diventare modelli per future iniziative e produrre un cambiamento duraturo. Le sfide che ci attendono richiedono non solo risorse economiche, ma una nuova visione culturale e sociale”.

Il Fondo di Beneficenza, come dimostrato dalle testimonianze degli ETS coinvolti nell’evento, ha fornito risorse e sostegno concreto in ciascuno di questi ambiti a cominciare da quello lavorativo. In Italia il tasso di occupazione femminile è il più basso d’Europa (a luglio 2024 era il 54%, molto distante dal 70% europeo).
Ancora più allarmante è il tasso di inattività, che si attesta al 42,4%, con quasi metà delle donne italiane che non ha un lavoro e nemmeno lo cerca. Per affrontare questa situazione, il Fondo ha sostenuto negli ultimi anni diversi progetti per l’inserimento lavorativo di donne, migranti e vittime di violenza. Sono stati finanziati 170 progetti, per un totale di 4 milioni di euro, con l’obiettivo di rafforzare competenze, aumentare l’autostima e offrire orientamento professionale. Inoltre, è stato fornito supporto per l’avvio di imprese individuali, servizi abitativi e legali, e interventi di conciliazione tra lavoro e vita privata.

Il secondo tema affrontato nel corso dell’evento ha riguardato la sicurezza delle donne, in particolare la violenza di genere che colpisce non solo le vittime dirette, ma l’intera società. Secondo il rapporto SDG dell’Istat, l’81,6% persone molestate sul lavoro sono donne, soprattutto giovani, spesso incapaci di difendersi per l’inesperienza. E’ stato rilevato, inoltre, che molte donne dichiarano di sentirsi sole e di non sapere a chi rivolgersi. Tra gennaio e giugno 2024, la violenza domestica è aumentata del 5% rispetto allo stesso periodo del 2023. Le risorse dedicate a queste donne, come i centri antiviolenza e le case rifugio, sono fondamentali, ma non ancora sufficienti.

Per contrastare questo fenomeno, il Fondo di Beneficenza ha finanziato 200 progetti per donne e minori vittime di violenza, con un investimento di 5,8 milioni di euro, sostenendo centri antiviolenza, sportelli e case rifugio, offrendo assistenza psicologica, supporto legale e percorsi per aiutare queste donne a riconquistare l’autonomia lavorativa e abitativa. Tra le attività più importanti, i laboratori di auto-aiuto e i percorsi di empowerment pensati per accrescere la consapevolezza e la fiducia in sè stesse con il fine ultimo di contribuire al raggiungimento dell’autonomia lavorativa, abitativa e sociale.

Infine, il terzo tema affrontato è stata l’integrazione, in particolare quella delle donne migranti che affrontano enormi difficoltà a trovare lavoro, spesso maggiori di quelle degli uomini stranieri, nonostante siano mediamente più istruite. Secondo i dati più recenti quando riescono a lavorare, sono impiegate soprattutto nel lavoro domestico o nei servizi di cura, con retribuzioni inferiori alla media. Nel settore domestico, il 70% degli impiegati è straniero, e l’85% di questi è donna. Molte donne migranti subiscono violenza e una larga percentuale di quelle ospitate nelle case rifugio è vittima di abusi, spesso sessuali. Negli anni recenti, il Fondo ha finanziato 200 progetti per un totale di 4 milioni di euro, destinati all’inclusione sociale ed economica di migranti e minori non accompagnati. Questi progetti si sono concentrati su corsi di lingua italiana, formazione professionale e programmi per facilitare l’accesso al mondo del lavoro. Un’attenzione particolare è stata dedicata ai minori non accompagnati e alle donne vittime di tratta.

All’evento hanno partecipato con le lore testimonianze gli ETS Associazione Rete Donna e Fondazione Libellula sul tema dell’inserimento lavorativo; Centri Antiviolenza E.M.M.A. e Fondazione Città Solidale per affrontare il dibattito sulla violenza di genere; Articolo 10 e Fondazione Pangea sull’integrazione sociale per donne migranti.

– foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –

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Attualità

Blue Economy, economia circolare e ricerca cruciali per tutelare i mari

“Risorse acquatiche Sostenibili: Strategie per la Conservazione e la Gestione Ambientale delle Risorse Marine”. E’ il tema del convegno che si è tenuto all’interno dello stand del Dipartimento della Pesca Mediterranea della Regione a Siracusa, in occasione del G7-Expo Divinazione, organizzato dal Coordinamento regionale della Rete dei GAL della Pesca. Il mar Mediterraneo è in crisi e occorre fare in fretta per evitare la perdita definitiva di specie ittiche che, nei fatti, significherebbe la fine della pesca. Di macro interventi, durante il convegno, ha parlato Gian Matteo Panunzi, docente universitario, componente del Coordinamento Nazionale per la Bioeconomia e la Bioeconomia blue presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e presidente del Dipartimento Nazionale Pesca UN.I.COOP.

Panunzi si è soffermato sulle strategie nazionali a sostegno della blue economy, puntualizzando l’importanza della ricerca e dell’economia circolare per tutelare i mari e la biodiversità. “Bisogna fare rete – ha spiegato -, occorre che il settore ittico si integri con gli altri settori nei territori al fine di creare una governance che deve essere a tre livelli: uno europeo, in cui va discussa la politica comune della pesca in questo momento storico in cui c’è una nuova Commissione; deve esserci, poi, una governance del Mediterraneo che metta tutti i Paesi che ne fanno parte nella stessa condizione; un terzo livello – continua Panunzi – deve essere territoriale, con la creazione di aree marine ecologicamente attrezzate in cui il settore della pesca e dell’acqua cultura non può essere più visto come un settore a parte, ma come un fattore di sviluppo delle tre grandi strategie italiane della bioeconomia, del mare e dell’Africa”.

Favorire la nascita di fattorie marine in collaborazione con i pescatori e investire su dissuasori contro la pesca a strascico possono essere certamente soluzioni idonee da una parte per la tutela della biodiversità e, dall’altra, per garantire ai pescatori nuove prospettive economiche. Occorre ricominciare, allora, dalla sensibilizzazione partendo dai territori che fondano la propria economia sul mare e dalla formazione dei pescatori. Inculcare il rispetto dell’ambiente marino per ridurre l’inquinamento ed evitare conseguenze nefaste per i nostri mari, in questo un ruolo fondamentale può avere il coordinamento regionale dei GALP che ha organizzato l’incontro di oggi e – come spiegato dal direttore del GALP il Sole e l’Azzurro Giovanni Borsellino – protagonista a Siracusa con una serie di iniziative finalizzate a fornire servizi ai territori per lo sviluppo delle comunità. L’obiettivo cardine è quello di rilanciare il comparto ittico siciliano, puntando su una filiera produttiva sostenibile e promuovendo le eccellenze locali a livello internazionale sfruttando le opportunità offerte dalla blue economy.

– foto xe4/Italpress –

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