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Cronaca

Puglia | Non si ferma l’ondata di aggressioni al personale sanitario, protesta il 16 settembre

In Puglia, l’ondata di aggressioni contro il personale sanitario non accenna a diminuire, suscitando preoccupazione e sdegno. L’ultimo episodio di violenza si è verificato all’ospedale Francesco Ferrari di Casarano, in provincia di Lecce, dove un medico del reparto di Urologia è stato aggredito fisicamente da un paziente. Quest’ultimo, in attesa di sottoporsi a una cistoscopia, ha perso il controllo, colpendo il dottore con un calcio. Il medico, un uomo di 65 anni, ha riportato ferite giudicate guaribili in circa due settimane, e ha immediatamente sporto denuncia ai carabinieri.

La CISL Medici di Lecce ha definito le aggressioni negli ospedali come una vera e propria “emergenza pubblica”, richiedendo un intervento urgente da parte delle istituzioni per arginare una situazione che appare fuori controllo. Anche il direttore generale dell’ASL di Lecce, Stefano Rossi, ha espresso preoccupazione, sottolineando come tali episodi riflettano un disagio sociale crescente, alimentato da frustrazione e incapacità di stabilire relazioni umane equilibrate.

Questo episodio di violenza segue una serie di aggressioni avvenute nel policlinico Riuniti di Foggia, dove, in soli cinque giorni, tre differenti episodi hanno coinvolto infermieri e personale sanitario. In uno di questi casi, un giovane di 18 anni, giunto in pronto soccorso in preda a uno stato d’ansia, ha aggredito fisicamente tre infermieri. In un altro, un uomo di 33 anni ha colpito due infermieri e un vigilante dopo aver accompagnato il padre per una visita.

L’escalation di aggressioni ha portato il direttore generale del policlinico di Foggia, Giuseppe Pasqualone, a lanciare un avvertimento drammatico: se la situazione non migliora, il pronto soccorso rischia di chiudere a causa della mancanza di personale disponibile. Pasqualone ha sottolineato come il problema risieda anche nella carenza di medici e infermieri, con un organico già dimezzato che fatica a reggere la pressione crescente dei pazienti. Ha inoltre proposto l’istituzione di un “manager della sicurezza” per gestire meglio gli accessi e garantire un ambiente sicuro per i lavoratori e i pazienti.

La crisi ha spinto i sindacati del personale sanitario, tra cui Anaao Assomed e Cimo Fesmed, ad annunciare una manifestazione unitaria per il 16 settembre a Foggia, per sensibilizzare il pubblico e le istituzioni su una problematica ormai diffusa. Filippo Anelli, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, ha chiesto l’introduzione di misure straordinarie, come l’arresto in flagranza differita per gli aggressori e una revisione delle modalità di accesso agli ospedali, per contrastare una situazione che sta rapidamente degenerando.

Il clima di tensione e violenza negli ospedali pugliesi è il segnale di una crisi che non può essere ignorata e che necessita di interventi concreti e tempestivi da parte del governo e delle autorità locali per proteggere il personale sanitario, già fortemente provato dalle difficili condizioni di lavoro.

Cronaca

Emergenza maltempo nelle Marche e in Emilia Romagna: oltre 300 interventi

VVF

Nelle ultime ore, le Marche sono state colpite da una serie di eventi atmosferici estremi che hanno richiesto oltre 300 interventi da parte dei vigili del fuoco per affrontare le conseguenze del maltempo. Tra le zone maggiormente interessate ci sono stati vari comuni della provincia di Ascoli Piceno, come Ponterotto, situato tra San Benedetto del Tronto e Acquaviva Picena, dove le squadre di soccorso sono intervenute per salvare automobilisti bloccati a causa di acqua e fango che avevano invaso la strada provinciale SP36. Anche in altre località costiere, come Cupra Marittima e Grottammare, sono stati segnalati numerosi allagamenti che hanno richiesto l’intervento immediato delle squadre di soccorso.

Situazione critica anche in Emilia Romagna

Il maltempo non ha risparmiato nemmeno l’Emilia Romagna, dove la situazione più delicata si è verificata nella provincia di Ravenna. Qui, due elicotteri dei vigili del fuoco sono stati impiegati per evacuare cinque persone rimaste bloccate nelle loro abitazioni a causa dell’acqua che ha raggiunto livelli pericolosi nelle aree di Bagnacavallo, Lugo e Cotignola. L’utilizzo degli elicotteri è stato fondamentale per consentire un’evacuazione rapida e sicura degli abitanti in pericolo.

Evacuazioni e frane ad Ancona e Pesaro

Nella provincia di Ancona, la situazione è risultata altrettanto preoccupante. In tarda serata, sei famiglie sono state evacuate dalla località di Osimo, dove una frana in via Montecesa metteva a rischio l’incolumità degli abitanti. Anche nella provincia di Pesaro e Urbino, il maltempo ha creato disagi, con l’esondazione del torrente Arzilla che ha reso impraticabile la SP144.

Il potenziamento dei soccorsi

Vista la gravità della situazione, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco ha potenziato il dispositivo di soccorso, inviando personale specializzato nel salvataggio in acqua e in ambienti fluviali. Squadre provenienti da Lombardia, Toscana e Campania sono state chiamate a rinforzare le operazioni in corso, garantendo un intervento tempestivo nelle zone maggiormente colpite.

La situazione resta complessa e in continua evoluzione, con le autorità locali e i vigili del fuoco che stanno monitorando attentamente le condizioni meteo e la sicurezza della popolazione.

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Cronaca

Fermo | Intensificati i controlli estivi: sicurezza e legalità al centro dell’azione

GdF Fermo

Durante l’estate, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Fermo ha intensificato i controlli per contrastare l’illegalità economico-finanziaria nel territorio, con particolare attenzione alle località turistiche. L’obiettivo era garantire concorrenza leale tra le imprese e sicurezza per residenti e turisti.

Il piano operativo ha coinvolto numerosi settori, dalla lotta al lavoro irregolare ai controlli sui prezzi dei carburanti e al contrasto del traffico di stupefacenti, con il supporto delle unità cinofile. Le operazioni hanno portato all’identificazione di quasi 2.000 persone e alla verifica di oltre 1.200 veicoli, oltre a diverse denunce per violazioni del codice della strada e segnalazioni per traffico di droghe. Importanti anche i sequestri di prodotti non conformi agli standard di sicurezza e le verifiche fiscali su diverse attività.

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Cronaca

Besate (MI) | Scoperta piantagione illegale di cannabis lungo le rive del Ticino

GdF Milano

Un’importante operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Milano ha portato alla scoperta di una vasta piantagione illegale di cannabis lungo le rive del fiume Ticino. Le autorità, nel corso dell’intervento, hanno sequestrato un totale di 57 piante, alcune delle quali raggiungevano un’altezza considerevole, arrivando fino a 2,5 metri.

Il quantitativo complessivo di sostanza stupefacente recuperata è stato stimato attorno ai 240 chilogrammi, evidenziando le dimensioni rilevanti della coltivazione. Questo sequestro rappresenta un risultato significativo nella lotta al traffico di droga nella regione lombarda e riflette l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare attività illecite legate alla produzione di stupefacenti.

L’operazione si è svolta con il supporto di un’indagine meticolosa e il monitoraggio del territorio, che ha permesso di individuare l’area utilizzata per la coltivazione illegale. Il lavoro degli agenti si è rivelato fondamentale per fermare un’attività che avrebbe potuto alimentare il mercato locale della droga. Le piante sequestrate sono state prontamente rimosse e poste sotto sequestro, mentre le indagini proseguono per individuare i responsabili dell’operazione illegale.

La zona del Ticino, per via della sua conformazione naturale e delle aree difficilmente accessibili, si presta purtroppo ad essere sfruttata per attività di questo tipo, ma l’intervento tempestivo delle autorità ha dimostrato come il controllo sul territorio resti una priorità costante per prevenire fenomeni di illegalità.

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