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Curiosità

Come nasce l’idea delle auto elettriche?

L’idea delle macchine elettriche ha radici che risalgono a oltre un secolo fa, ma è stata sviluppata e affinata nel tempo. Ecco una panoramica del processo che ha portato alla nascita e all’evoluzione delle auto elettriche:

  1. Le Prime Scoperte e Teorie (1800-1900):
  • Inizio del 19° secolo: Le basi per l’energia elettrica e la sua applicazione ai veicoli sono state poste da scienziati come Michael Faraday e Alessandro Volta, che hanno contribuito alla comprensione delle batterie e dei motori elettrici.
  • 1828: Il fisico ungherese Ányos Jedlik costruì un piccolo veicolo elettrico, uno dei primi esempi di un veicolo a propulsione elettrica.
  • 1879: Thomas Edison e altri inventori iniziarono a sviluppare batterie più pratiche e motori elettrici più efficienti.
  1. Le Prime Auto Elettriche (1900-1920):
  • Fine del 19° secolo e inizio del 20° secolo: Le prime automobili elettriche furono sviluppate e testate. Nel 1900, la Detroit Electric Car Company iniziò a produrre auto elettriche, e i modelli di auto elettriche erano abbastanza popolari.
  • 1910-1920: L’avvento dei veicoli a combustione interna, grazie alla produzione di massa e ai costi più bassi, portò a una diminuzione dell’interesse per le auto elettriche.
  1. Declino e Riscoperta (1920-1990):
  • 1920-1960: Le auto elettriche furono in gran parte dimenticate mentre i veicoli a benzina dominavano il mercato. Le auto elettriche erano considerate obsolete e poco pratiche.
  • 1960-1980: L’interesse per le auto elettriche riemerse a causa della crescente preoccupazione per l’inquinamento e il costo del petrolio. Tuttavia, le tecnologie delle batterie erano ancora limitate.
  1. Rinascita Moderna (1990-oggi):
  • 1990-2000: I progressi nella tecnologia delle batterie, come le batterie agli ioni di litio, e l’aumento della consapevolezza ambientale riportarono le auto elettriche sotto i riflettori. Negli anni ’90, case automobilistiche come General Motors e Toyota iniziarono a produrre modelli di auto elettriche.
  • 2000-2010: L’avvento di aziende come Tesla, che ha lanciato la Roadster nel 2008, ha rivoluzionato il mercato delle auto elettriche con veicoli ad alte prestazioni e a lungo raggio.
  • 2010-oggi: Le auto elettriche sono diventate sempre più popolari grazie ai miglioramenti nella tecnologia delle batterie, alla crescente preoccupazione per il cambiamento climatico e ai vantaggi economici. Molti produttori automobilistici stanno ora investendo pesantemente nella produzione di veicoli elettrici e infrastrutture di ricarica.

L’idea delle auto elettriche è quindi il risultato di una lunga evoluzione tecnologica e di cambiamenti nelle priorità e nelle preoccupazioni ambientali.

Curiosità

SAI PERCHE…Il cioccolato si scioglie in bocca?

Vi siete mai chiesti come si produce il cioccolato? Qual è il processo che gli conferisce quella consistenza liscia, morbida e compatta? E perché si scioglie in bocca?

La consistenza del cioccolato è dovuta a una tecnica antica ma mai del tutto compresa: il conching, inventato in Svizzera alla fine dell’800. Il termine deriva dalla parola inglese per conchiglie, poiché la scodella utilizzata per il processo ricordava la loro forma. Il conching è una lunga lavorazione in cui cioccolato e burro di cacao vengono riscaldati, agitati e sfregati contro l’interno della ciotola, mentre si aggiungono ingredienti in un ordine preciso. Prima del conching, il cioccolato era granuloso e ruvido, più adatto a essere sgranocchiato che fatto sciogliere. Grazie a questo processo, è diventato quello che conosciamo oggi.

Ma cosa fa esattamente il conching? Elena Blanco e i suoi colleghi dell’Università di Edimburgo lo hanno spiegato in uno studio. Il processo trasforma una miscela disomogenea di particelle solide (zucchero, polvere di latte, frammenti di fave di cacao) e grassi (burro di cacao) in una sospensione liquida omogenea. Ci riesce ritardando il momento in cui nell’impasto si verifica un fenomeno detto jamming: quando si raggiunge una densità critica, il materiale diventa improvvisamente viscoso e non scorre più. Posticipando questo momento, il conching permette di ottenere una composizione altrimenti impossibile.

E perché il cioccolato si scioglie così facilmente sulla nostra lingua? La risposta è ancora una volta chimica: il cioccolato è una delle poche sostanze commestibili a fondere a circa 34 °C, appena sotto la temperatura del corpo umano. Questo rende il cioccolato una delizia che si scioglie perfettamente in bocca, regalando un’esperienza sensoriale unica.

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SAI PERCHE’… si sente il mare nelle conchiglie?

Fin dall’infanzia ci è stato insegnato che se mettiamo una conchiglia vicino all’orecchio possiamo sentire il suono rilassante delle onde del mare che si infrangono sulla riva. Questa immagine romantica della natura ha catturato l’immaginazione di molti, ma è davvero accurata?

Quando avviciniamo una conchiglia all’orecchio, non stiamo realmente ascoltando il mare. In realtà, ciò che percepiamo è una combinazione di suoni ambientali circostanti che vengono amplificati e modificati dalla struttura della conchiglia stessa.

Il fenomeno è spiegato dalla risonanza di Helmholtz: le onde sonore dell’ambiente investono la cavità della conchiglia, creando onde di risonanza che rimbalzano tra le pareti interne. Alcune onde vengono silenziate, altre amplificate, a seconda della forma e delle dimensioni della conchiglia. Questo processo produce un suono ovattato che può ricordare il costante movimento delle onde marine.

Non è solo la conchiglia a potenziare questi suoni: oggetti cavi come bottiglie o bicchieri possono creare effetti simili. La conchiglia agisce come una sorta di cassa di risonanza che modifica e amplifica i suoni ambientali, creando l’illusione del mare.

Quindi, se ascoltiamo il suono delle onde mentre siamo al mare e usiamo una conchiglia, in realtà stiamo udendo la risonanza del suono delle onde stesse. Tuttavia, lo stesso effetto non si verifica altrove, come in città o a casa.

In definitiva, il “suono dell’oceano” che percepiamo con una conchiglia non è tanto legato alla conchiglia in sé, ma piuttosto alla sua capacità di amplificare e modificare i suoni circostanti. È un fenomeno affascinante che ci ricorda la complessità e la bellezza delle onde sonore e della percezione sensoriale.

Quindi, se volete veramente godervi il suono delle onde, niente batte l’esperienza di essere sulla costa e lasciarsi avvolgere dalla magia del mare.

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SAI QUANTA…Uva serve per fare una bottiglia di vino?

Una bottiglia di vino da 0,75 litri, la dimensione più comune, richiede in media 1,2 kg di uva. Ma perché proprio questa misura di bottiglia? Esistono varie teorie al riguardo. La prima spiega che tutto dipendeva dalla forza polmonare degli antichi soffiatori di vetro, che riuscivano a creare bottiglie di questa capacità con un singolo fiato.

La seconda teoria ha radici nel commercio. Gli inglesi, che utilizzavano i galloni come unità di misura del volume, consideravano che una cassa di vino potesse contenere al massimo 2 galloni. Poiché una cassa poteva ospitare 12 bottiglie, ciascuna da 0,75 litri, questa misura divenne standard per motivi di tasse portuali e costi di trasporto.

Un’altra teoria suggerisce che la misura di 0,75 litri fosse ideale perché una bottiglia contiene esattamente 6 bicchieri da 125 ml, comunemente utilizzati nelle osterie. Questo permetteva agli osti di calcolare facilmente quanti bicchieri sarebbero stati serviti ai clienti in base al numero di bottiglie. L’uso del vetro per la conservazione del vino risale al XVIII secolo, quando si comprese l’importanza di questo materiale per preservare il gusto del vino.

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