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Attualità

A Palermo una mostra fotografica per celebrare culto di Santa Rosalia

Sono Antonino Costa, Igor Petyx e Maria Lannino i vincitori del Concorso fotografico Palermo rifiorisce con Santa Rosalia. Un concorso indetto dal Comune di Palermo in occasione del 400esimo anniversario del Festino di Santa Rosalia come testimonianza di una grande celebrazione che rende omaggio al capoluogo siciliano e con la volontà di realizzare un documento storico capace di fissare nella memoria di palermitani, siciliani e turisti un avvenimento unico, proprio come fa uno scatto fotografico.
“E’ un viaggio fra le emozioni del Festino numero 400 – afferma il Sindaco di Palermo Roberto Lagalla – attraverso lo sguardo di fotografi e giornalisti che ringrazio per il loro essere stati narratori attenti e appassionati e per aver permesso la realizzazione di questo progetto. Palermo, quest’anno, si racconta al mondo attraverso le tante iniziative dedicate all’anniversario del ritrovamento del corpo miracoloso della Santuzza, simbolo di rinascita e, soprattutto, di speranza. Fuori da quel fatto storico, certamente la città non è mai stata del tutto abbandonata dalla peste che, nel tempo, ha assunto forme diverse, ma ciò non ha fatto perdere ai palermitani nè la fede nè la speranza. Proprio alla ‘Speranzà abbiamo deciso di dedicare la quattrocentesima edizione del Festino, nella convinzione che ciascuno di noi è chiamato, giorno per giorno, a essere attore protagonista della guarigione di questa meravigliosa e complessa città”.

“Grazie a questa mostra fotografica porteremo il racconto di Palermo fuori dalla Sicilia e oltre l’Italia – aggiunge l’Assessore alla Cultura del Comune di Palermo Giampiero Cannella – in linea con una rinnovata identità internazionale della quinta Città d’Italia. Abbiamo iniziato a farlo quest’anno, presentando il Festino a Roma, a New York e a Londra e continueremo a farlo. Il racconto di queste immagini sarà un richiamo turistico importante e un racconto intenso di bellezza e di emozioni che, quest’anno in particolare, ha portato la firma di un grande direttore artistico come Marco Balich. Il 2024 è per questa amministrazione un anno di grandi festeggiamenti e di grande lavoro per omaggiare al meglio la nostra Santuzza. Grazie alla partecipazione corale di Istituzioni, Fondazioni, associazioni culturali, enti di categoria e di molte altre importanti realtà del territorio abbiamo realizzato un calendario annuale ricco di spettacoli e iniziative culturali che ci accompagnerà ancora nei prossimi mesi”.

Ecco i premi. Premio Santa Rosalia al fotografo Antonino Costa per la foto “Il carro trionfale sul Cassaro, la Santuzza tra la folla”. Scrive di lui Gianfranco Marrone, Professore di Semiotica dell’Università degli Studi di Palermo: “La fotografia di Antonino Costa rappresenta perfettamente lo spirito del Festino di Santa Rosalia poichè coglie in uno scatto, molto studiato nella fattura ma molto immediato nella resa, la mescolanza fra spiritualità e cittadinanza, evocazione della Santa e riunione della comunità urbana. Dal punto di vista del contenuto rende assai bene la componente barocca della festa (carro-giglio con la statua, luminarie, facciate barocche, moltitudine di persone). Dal punto di vista estetico, rispetta invece una geometria classica, con la figura perfettamente centrata nell’immagine e il bouquet nell’esatto punto di fuga della composizione”.

Premio Santa Rosalia al giornalista fotoreporter Igor Petyx per la foto “La speranza… sono loro!”. “Nella foto dell’autore – scrive Roberto Gueli, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia – si evidenzia l’insieme della Palermo variegata e multicolore. Rosalia si è ribellata per una città migliore, ancora più bella e più a misura. Ora tocca i giovani, ai più piccoli, procedere lungo la strada della bellezza, della legalità e del rispetto sociale. I sorrisi, gli sguardi e poi pezzi di ‘festinò con la gioia, e un pò di paura, per quella piccola Rosalia lassù a guardare tutto e tutti. Con i segni del tempo e del consumismo”.

Premio Santa Rosalia GAM a Maria Lannino per la foto “Quel che resta”. Un’opera che cattura l’essenza di un momento significativo, trasformando un evento tradizionale in un’immagine evocativa e carica di significato. La scelta dei colori giallo e rosso, che richiamano i toni caratteristici della città, non solo celebra l’identità culturale locale, ma crea anche un forte impatto visivo che invita lo spettatore a riflettere sul legame tra la comunità e le sue tradizioni. La composizione dell’immagine, come un tappeto di “pittiddi”, petali di gioia e di speranza, che si estende lungo il percorso, simboleggia il passaggio del sacro e il ricordo delle celebrazioni, in un gioco di luce e ombra che conferisce profondità e movimento. La foto riesce a trasmettere un senso di nostalgia e contemporaneamente di appartenenza, facendo emergere le emozioni collettive legate ad un evento che unisce le persone. Inoltre, l’abilità tecnica di Maria Lannino nel catturare dettagli e atmosfere, unita a una visione unica e personale, rende questa fotografia non solo un semplice documento, ma un’opera d’arte che invita a una riflessione più profonda sulla memoria, la cultura e l’identità.

“Da oggi la GAM ospiterà queste foto, raccontando ai visitatori le emozioni del Festino e la devozione verso la patrona della Città, espressione delle tante comunità che la abitano – afferma Maria Francesca Martinez Tagliavia, Direttore della Galleria d’Arte Moderna -. Un percorso fotografico che si aggiunge alle opere della collezione permanente che ritraggono il Monte Pellegrino e momenti del culto di Santa Rosalia. Nei prossimi mesi torneremo a valorizzare queste opere con ulteriori eventi creando un continuum tra linguaggi artistici differenti, passato e presente, insieme a una serie di visite guidate e laboratori didattici legata alla mostra”.
– foto xd8 Italpress –

Attualità

Ucraina, dal Parlamento Ue sì all’uso di armi in territorio russo

Il Parlamento Europeo chiede ai Paesi dell’UE di eliminare le restrizioni che impediscono all’Ucraina di utilizzare i sistemi di armamento occidentali contro obiettivi militari legittimi in Russia.
Nella risoluzione, non vincolante, adottata giovedì con 425 voti a favore, 131 contrari e 63 astensioni, si afferma che senza l’abolizione delle attuali restrizioni all’uso dei sistemi d’arma occidentali, l’Ucraina non può esercitare pienamente il suo diritto all’autodifesa e rimane esposta ad attacchi contro la popolazione e le infrastrutture.

Il Parlamento sottolinea che “le forniture insufficienti di munizioni e le restrizioni sul loro uso rischiano di annullare l’impatto degli sforzi compiuti finora e deplora la diminuzione del volume degli aiuti militari bilaterali all’Ucraina da parte dei Paesi dell’UE”. I deputati ribadiscono l’invito agli Stati membri a rispettare l’impegno assunto nel marzo 2023 di consegnare un milione di munizioni all’Ucraina e ad accelerare la consegna di armi, sistemi di difesa aerea e munizioni, compresi i missili TAURUS.
Ribadiscono inoltre la loro posizione secondo cui “tutti i Paesi UE e gli alleati della NATO dovrebbero impegnarsi collettivamente e individualmente a fornire all’Ucraina un sostegno militare annuale non inferiore allo 0,25% del loro PIL”.

Nella risoluzione si chiede agli Stati membri di mantenere ed estendere la politica di sanzioni UE contro la Russia, la Bielorussia e i Paesi e le entità non appartenenti all’UE che forniscono alla Russia tecnologie militari e a doppio uso. I deputati condannano il recente trasferimento di missili balistici dall’Iran alla Russia e chiedono un rafforzamento delle sanzioni contro Teheran e la Corea del Nord per il loro coinvolgimento nel sostegno alla guerra della Russia contro l’Ucraina. Inoltre, auspicano l’aggiunta di un maggior numero di individui ed entità cinesi all’elenco delle sanzioni dell’UE, nonchè misure più severe per affrontare sistematicamente la questione dell’elusione delle sanzioni da parte di società con sede nell’UE, di terzi e di Paesi non UE.

Pur invitando l’UE e i suoi Stati membri a lavorare attivamente per ottenere il più ampio sostegno internazionale possibile per l’Ucraina e individuare una soluzione pacifica alla guerra, i deputati affermano che qualsiasi risoluzione del conflitto deve basarsi sul pieno rispetto dell’indipendenza, della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Ritengono inoltre che la responsabilità per i crimini di guerra russi e i risarcimenti e altri pagamenti da parte di Mosca siano aspetti essenziali di qualsiasi soluzione. A tal fine, i deputati chiedono all’UE e ai partner che condividono la stessa posizione di stabilire un regime giuridico per la confisca dei beni statali russi congelati dall’UE come parte degli sforzi per compensare l’Ucraina per gli ingenti danni subiti.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Straripano fiumi in Emilia Romagna e Marche, 800 interventi vigili del fuoco

Preoccupa la situazione legata al maltempo in Emilia Romagna e nelle Marche. Oltre 800 gli interventi di soccorso effettuati dai ieri dai vigili del fuoco nelle due regioni per l’esondazione di fiumi e allagamenti. Tra i comuni messi in ginocchio, quello di Lugo (Ravenna) dove si è verificata l’esondazione del Senio che ha caricato il Canale Emiliano Romagnolo che potrebbe trasportare acqua anche nelle aree di Villa San Martino e Saponara. Lo ha comunicato sul suo profilo Fcebook il comune di Lugo invitando in via precauzionale la popolazione in quelle zone “a salire ai piani alti con acqua, cibo, medicinali, beni di prima necessità, cellulare e caricabatterie”. “La situazione è paragonabile a quella dell’alluvione in Emilia Romagna del 2023 – ha detto la sindaca di Lugo Elena Zannoni in Non Stop News su RTL 102.5 -. Ieri sera in un’ora sono scesi 100 millimetri di acqua e nelle prossime ore continuerà a piovere”, ha concluso il sindaco.

Intanto, prosegue l’attività del corpo nazionale dei vigili del fuoco al lavoro da ieri in Emilia Romagna, dove prosegue l’allerta rossa, per far fronte ai danni causati dall’intensa ondata di maltempo che sta colpendo la regione. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati oltre 500 interventi di soccorso. Situazione più critica nel territorio della provincia di Ravenna, dove sono in azione anche due elicotteri Drago per l’evacuazione di persone bloccate in casa dall’innalzamento del livello dell’acqua causato dall’esondazione del torrente Senio a Cotignola e del Lamone a Bagnacavallo in località Traversara. A Casola Valsenio interventi in atto per diverse frane che hanno ostruito strade di collegamento. Nella provincia di Forlì Cesena i soccorritori acquatici del Corpo nazionale hanno operato in via Zignola, a Forlì, per evacuare 14 persone, di cui 7 disabili in una residenza sanitaria, ed un centinaio di animali minacciati dall’acqua. Sempre a Forlì, nel quartiere di San Benedetto, in via Pelacano e in via Isonzo le squadre stanno operando per assistenza a persone in difficoltà per allagamenti e per il soccorso ad automobilisti in panne.

Preoccupa anche la situazione nelle Marche dove i vigili del fuoco hanno portato a termine da ieri 300 soccorsi per il contrasto ai danni generati dal maltempo. Le squadre hanno operato stanotte ad Ascoli Piceno, nella località di Ponterotto tra San Benedetto del Tronto e Acquaviva Picena, per il soccorso ad automobilisti in difficoltà per acqua e fango lungo la carreggiata della SP36. Svolti soccorsi per allagamenti anche nelle zone di Cupra Marittima e Grottammare. Ad Ancona nella tarda serata di ieri sono state evacuate 6 famiglie a Osimo per una frana che minacciava l’abitato in via Montecesa. Per l’esondazione del torrente Arzilla, in provincia di Pesaro Urbino è interrotta la viabilità sulla SP 144. Potenziato in il dispositivo di soccorso del Corpo nazionale con l’invio di personale esperto nel soccorso acquatico e fluviale dalla Lombardia, Toscana e Campania.

– Foto ufficio stampa vigili del fuoco –

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Minacce ai pm del processo Open Arms, scatta l’allarme sicurezza

Allarme sicurezza per i tre pm del processo Open Arms. Alla procuratrice aggiunta Marzia Sabella ed ai sostituti Geri Ferrara e Giorgia Righi sono giunti migliaia di messaggi di insulti e minacce via social e lettere intimidatorie.
La procuratrice generale di Palermo, Lia Sava, ha lanciato l’allarme al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.

I tre pm, nei giorni scorsi, hanno chiesto la condanna a 6 anni per Matteo Salvini che è imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. La loro requisitoria al processo ha suscitato polemiche politiche.
Intanto, domani, nell’aula bunker del carcere di Pagliarelli, riprende il processo e sarà la volta delle parti civili. L’arringa dell’avvocato difensore di Salvini, Giulia Buongiorno, è fissata per il 18 ottobre.
– foto Agenzia Fotogramma –

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