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Cronaca

Udine | Arrestato un cittadino egiziano per la violazione del divieto di avvicinamento con braccialetto antistalking

La sera del 20 agosto, un equipaggio della Squadra Volante di Udine è intervenuto in zona San Domenico a seguito di una violazione di una misura cautelare. Un cittadino egiziano di 35 anni, regolarmente residente in Italia, è stato trovato a minacciare l’ex compagna e la madre di quest’ultima, nonostante fosse sottoposto a un divieto di avvicinamento.

L’uomo era soggetto a una misura cautelare disposta dal GIP di Udine nell’ambito di un procedimento per violenza domestica, che gli imponeva di rimanere a una distanza di almeno 500 metri dall’abitazione delle vittime e dai luoghi abitualmente frequentati da esse. Questa misura è destinata a proteggere le vittime da contatti ravvicinati con chi è accusato di averle aggredite, impedendo loro di avvicinarsi agli spazi frequentati dalle vittime.

Nonostante il divieto e l’obbligo di indossare un braccialetto elettronico, l’uomo è stato visto sotto casa della vittima, minacciandola e poi allontanandosi prima dell’arrivo della Polizia. Gli agenti, purtroppo, non sono riusciti a rintracciarlo immediatamente, ma hanno confermato la sua presenza nell’area interdetta.

Grazie alle recenti modifiche al codice di procedura penale introdotte nel novembre 2023, è stato possibile considerare l’uomo in stato di flagranza differita. Questa normativa consente di perseguire il reato anche se il soggetto viene rintracciato entro 48 ore dall’atto illecito, a condizione che ci sia una prova video o altra documentazione telematica che dimostri la violazione. In questo caso, il braccialetto elettronico, gestito dai carabinieri di Udine, ha fornito la prova necessaria.

Successivamente rintracciato, l’uomo è stato arrestato e il GIP di Udine ha convalidato l’arresto, accogliendo la richiesta del PM di custodia cautelare in carcere.

Cronaca

Catania | Irregolarità e sanzioni in un ristorante nel centro storico

La Polizia di Stato continua a intensificare i controlli nei quartieri storici di Catania, seguendo le direttive del Questore. Recentemente, gli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza “Centrale” hanno condotto un’operazione mirata a garantire il rispetto delle normative sulla salute pubblica, esaminando vari esercizi di ristorazione nel centro città.

In collaborazione con il Corpo Forestale della Regione Siciliana e l’Asp Dipartimento di igiene pubblica, i controlli si sono concentrati in particolare su un ristorante situato nelle vicinanze del Teatro Vincenzo Bellini. Durante l’ispezione, sono emerse numerose irregolarità, tra cui la mancanza di tracciabilità degli alimenti, omissioni nell’informazione sugli allergeni e scarsa pulizia degli ambienti, in particolare nella cucina, dove sono stati trovati accumuli di sporcizia.

Il titolare del locale ha ricevuto sanzioni per un totale di 8.000 euro, includendo anche la violazione delle norme sull’occupazione del suolo pubblico, in quanto il ristorante aveva esteso il proprio spazio oltre i limiti concessi. Tale violazione potrebbe portare, in caso di reiterazione, alla revoca della concessione per l’uso dello spazio.

Questa operazione rientra in un programma più ampio di controlli attuati dalla Polizia di Stato in tutta la provincia, con ulteriori verifiche già in programma per i prossimi giorni, al fine di garantire la sicurezza e il rispetto delle normative nella zona.

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Cronaca

Catania | Tenta di partire con documenti falsi, arrestata 22enne

Un episodio inquietante è avvenuto all’aeroporto di Catania, dove una giovane di 22 anni, di origini albanesi, ha tentato di partire per Dublino utilizzando una carta d’identità italiana falsificata. Gli agenti della Polizia di Stato, impegnati in controlli di routine sui documenti dei passeggeri, hanno notato alcune discrepanze nel documento presentato dalla giovane.

Grazie a strumenti avanzati di verifica, i poliziotti hanno approfondito l’accertamento, scoprendo che il documento era effettivamente un falso. La giovane, dopo essere stata fermata, ha fornito le sue vere generalità, rivelando così la sua identità.

L’accusa mossa nei suoi confronti include l’uso di un documento falso e la sostituzione di persona. Dopo l’intervento del Pubblico Ministero, che ha convalidato l’arresto, la giovane è stata rimessa in libertà, ma la vicenda solleva interrogativi sulle modalità di controllo e sulla sicurezza nei trasporti aerei.

Questo episodio mette in evidenza l’importanza dei controlli di frontiera e il lavoro delle forze dell’ordine nel contrasto ai tentativi di frode.

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Calabria

Bagnara Calabra | Allacci abusivi alla rete pubblica, 4 denunce

Un’operazione congiunta tra i carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra e il personale dell’Enel ha portato alla denuncia di quattro residenti della località Solano per aver effettuato allacci abusivi alla rete elettrica. Queste manovre illecite permettevano loro di alimentare le proprie abitazioni senza pagare per il servizio.

Inoltre, durante le verifiche, è emerso che un commerciante locale, titolare di un panificio, stava utilizzando un bypass per alimentare la sua attività, causando un danno economico significativo alla società fornitrice di energia. Il valore del danno è stato stimato attorno ai 100mila euro.

L’arresto del panificatore è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria. Tutti gli indagati, oltre ad affrontare le conseguenze penali per furto aggravato, dovranno anche risarcire il consumo elettrico stimato.

Questo episodio evidenzia l’importanza della vigilanza nel settore energetico e le misure necessarie per contrastare comportamenti fraudolenti che danneggiano non solo le aziende ma anche i cittadini che rispettano le norme.

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