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Cronaca

Naufragio Bayesian | Chi era Hannah Lynch, la studentessa modello che si accingeva a entrare a Oxford

Hannah Lynch, l’ultima vittima del naufragio del veliero Bayesian avvenuto a Porticello, era una giovane promettente descritta come un esempio di eccellenza accademica e impegno sociale. La 18enne, figlia del magnate americano Mike Lynch, era recentemente diplomata alla Latymer Upper School di Hammersmith, una delle scuole private più prestigiose del Regno Unito. La retta annuale di questa istituzione è di circa 25 mila sterline, sottolineando la posizione di Hannah in un contesto educativo di alto livello.

Hannah si era distinta non solo per il suo eccellente rendimento scolastico, ma anche per la sua passione per la letteratura e la poesia. L’anno precedente, aveva ricevuto il William C Smith Award per la sua eccezionale produzione poetica. La sua dedizione alla lettura e ai temi sociali, inclusi i diritti delle donne, era ben nota tra i suoi insegnanti e compagni.

La giovane aveva recentemente completato i suoi studi alla Latymer Upper e stava per iniziare una nuova avventura accademica alla Oxford University a settembre. Gli amici e conoscenti la descrivono come una persona “supernova”, caratterizzata da determinazione, ostinazione e un senso dell’umorismo contagioso. Il suo entusiasmo e il suo impegno erano evidenti anche nelle donazioni effettuate dai suoi genitori alla scuola che lei frequentava, una tradizione che ricollega la famiglia a ex alunni illustri come gli attori Hugh Grant e Alan Rickman.

La comunità scolastica e gli amici di Hannah sono profondamente scossi dalla tragedia. Una ex compagna di scuola ha espresso al The Independent il suo incredibile shock per la perdita, mentre il Times sottolinea il profondo impatto che la giovane aveva avuto sui suoi amici e sui membri della sua scuola.

Il recupero del corpo di Hannah segna la conclusione di una drammatica ricerca nel mare di Porticello. Le indagini sul naufragio continuano, ma la memoria di Hannah Lynch rimarrà come un ricordo di talento e promessa, interrotta troppo presto.

Calabria

Bagnara Calabra | Allacci abusivi alla rete pubblica, 4 denunce

Un’operazione congiunta tra i carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra e il personale dell’Enel ha portato alla denuncia di quattro residenti della località Solano per aver effettuato allacci abusivi alla rete elettrica. Queste manovre illecite permettevano loro di alimentare le proprie abitazioni senza pagare per il servizio.

Inoltre, durante le verifiche, è emerso che un commerciante locale, titolare di un panificio, stava utilizzando un bypass per alimentare la sua attività, causando un danno economico significativo alla società fornitrice di energia. Il valore del danno è stato stimato attorno ai 100mila euro.

L’arresto del panificatore è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria. Tutti gli indagati, oltre ad affrontare le conseguenze penali per furto aggravato, dovranno anche risarcire il consumo elettrico stimato.

Questo episodio evidenzia l’importanza della vigilanza nel settore energetico e le misure necessarie per contrastare comportamenti fraudolenti che danneggiano non solo le aziende ma anche i cittadini che rispettano le norme.

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Calabria

Corigliano Rossano (CS) | Maltrattamenti in famiglia, offese alla moglie e costrizione a lasciare il posto di lavoro, arrestato

Un episodio inquietante si è concluso con l’arresto di un uomo di 40 anni, ritenuto responsabile di maltrattamenti nei confronti della sua compagna. L’operazione, condotta dai carabinieri della Stazione di Corigliano Scalo in collaborazione con il Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, ha visto il coinvolgimento della Procura della Repubblica di Castrovillari.

Le indagini hanno rivelato un quadro drammatico: la vittima, una giovane madre, ha vissuto per lungo tempo sotto un regime di vessazioni sistematiche. Le umiliazioni subite si sono manifestate in comportamenti aggressivi e denigratori, volti a minare la sua autostima e a creare una forte dipendenza economica. La situazione è degenerata fino a spingerla a chiedere aiuto, determinata a liberarsi da una condizione insostenibile per sé e per i suoi figli.

Grazie alla collaborazione tra le forze dell’ordine e il supporto della Procura, è stata predisposta una misura cautelare in carcere per l’arrestato. Questa decisione è stata presa per prevenire ulteriori atti di violenza e garantire la sicurezza della donna e dei suoi bambini, che ora si trovano in una comunità protetta, lontani da ogni pericolo.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha accolto le richieste della Procura, emettendo un’ordinanza di custodia cautelare, e l’uomo è stato trasferito nel carcere di Castrovillari. Questo intervento sottolinea l’importanza della tutela delle vittime di violenza domestica e il ruolo cruciale delle istituzioni nel combattere tali fenomeni.

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Cronaca

Lazio | Estorsioni nel Reatino: due arresti

CC Rieti

Negli ultimi giorni, la Stazione Carabinieri di Rieti ha portato a termine un’importante operazione contro l’estorsione, arrestando un trentaseienne e denunciando un sessantaquattrenne. I due sono accusati di aver minacciato un uomo per anni, costringendolo a pagare somme significative di denaro, superando i 30.000 euro, attraverso intimidazioni e aggressioni, anche nei confronti della compagna disabile della vittima.

L’indagine è partita dalla denuncia della vittima, che ha finalmente trovato il coraggio di segnalare le minacce subite. I militari hanno predisposto un servizio di osservazione e, durante un incontro programmato con gli estorsori, hanno colto in flagranza di reato l’autore del ritiro di una somma di denaro. L’operazione ha portato all’identificazione del secondo complice, che è stato denunciato.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato l’arresto e, a fronte delle prove raccolte, ha disposto misure cautelari: uno dei due estorsori è stato trasferito in carcere, mentre l’altro è agli arresti domiciliari. Questa azione segna un passo significativo nella lotta contro l’estorsione e la protezione delle vittime, evidenziando l’importanza della denuncia per combattere tali reati.

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