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Cronaca

Roma | Maxi blitz della squadra mobile: sequestrati 48,5 kg di cocaina e quasi 100.000 euro in contanti

Gli investigatori della Squadra Mobile di Roma hanno messo a segno un’importante operazione antidroga a Mostacciano, quartiere situato nella zona sud della capitale. L’indagine, che ha portato al sequestro di 48,5 kg di cocaina e quasi 100.000 euro in contanti, è scaturita da un’attenta attività di appostamento in una palazzina dove si sospettava che uno dei box potesse essere utilizzato come deposito di sostanze stupefacenti.

L’intuizione si è rivelata corretta quando i poliziotti hanno notato un uomo e una donna, a bordo di un monovolume, fermarsi presso la palazzina. I due, dopo aver aperto un box, hanno prelevato alcuni pacchi. A questo punto, gli agenti sono intervenuti immediatamente, scoprendo che all’interno del box era nascosto un armadio contenente ben 33 confezioni di cocaina. I pacchi prelevati dalla coppia erano stati nascosti in un vano segreto dell’auto, dove sono stati trovati anche 1.200 euro in contanti.

Successivamente, le perquisizioni si sono estese a una delle abitazioni in uso ai due sospetti, dove gli investigatori hanno rinvenuto oltre 96.000 euro in banconote di vario taglio e materiale comunemente usato per il confezionamento dello stupefacente.

L’operazione ha portato al sequestro complessivo di 48,5 kg di cocaina lorda e poco meno di 100.000 euro in contanti. I due arrestati, entrambi italiani, sono un uomo di 29 anni e una donna di 26. Sono stati fermati con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

La Procura di Roma ha richiesto e ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari la convalida dell’arresto. È importante ricordare che, nonostante le accuse, tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti fino a un eventuale definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

Cronaca

Como | Due minori denunciati per vendita illecita di bicicletta e monopattino elettrici

Questura di Como

Ieri mattina, a Como, la Polizia di Stato ha arrestato un 16enne tunisino e denunciato un suo coetaneo per tentata vendita di una bicicletta elettrica e un monopattino ritenuti rubati. Gli agenti sono intervenuti dopo una segnalazione che indicava la presenza dei due giovani in un negozio specializzato della zona.

All’arrivo degli agenti, i minori hanno mostrato segni di sorpresa e non sono stati in grado di fornire spiegazioni convincenti riguardo alla loro disponibilità dei mezzi. Secondo le prime indagini, si erano presentati nel negozio per chiedere una riparazione, prima di proporre la vendita dei veicoli.

Uno dei due, già noto alle forze dell’ordine e ospite di una struttura di accoglienza, ha reagito con violenza all’intervento della polizia, sferrando calci all’auto di servizio e danneggiandola. Gli agenti, costretti a usare lo spray urticante, sono riusciti a immobilizzarlo e a condurlo in Questura insieme al suo complice.

Entrambi i minori, già inseriti nel circuito di gestione dei migranti non accompagnati, sono stati identificati. Il 16enne arrestato è stato accusato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, mentre il secondo è stato deferito per ricettazione. La Questura ha avviato le procedure per la restituzione dei mezzi ai legittimi proprietari, invitando chiunque li riconosca a contattare le autorità competenti.

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Basilicata

Matera | Truffe agli anziani: 6 fogli di via obbligatori a carico di 6 persone

Negli ultimi anni, le truffe ai danni degli anziani hanno assunto dimensioni preoccupanti, spingendo le autorità a intensificare gli sforzi per proteggere questa fascia vulnerabile della popolazione. Recentemente, la Polizia di Stato, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, ha portato a termine un’importante operazione nel territorio della provincia di Matera, identificando sei individui accusati di truffe aggravate.

Questi soggetti, già noti per precedenti penali, sono stati scoperti mentre utilizzavano tecniche ingannevoli per raggirare le loro vittime. Fingendosi avvocati o membri delle forze dell’ordine, inducevano le persone anziane a credere che un loro familiare fosse coinvolto in incidenti o problematiche legali, richiedendo somme di denaro per evitare gravi conseguenze.

In risposta a queste attività illecite, il Questore ha emesso un provvedimento di Foglio di via obbligatorio, vietando ai truffatori di tornare nei comuni di Matera e Irsina per tre anni. Questa misura preventiva è stata adottata dopo un attento monitoraggio della loro pericolosità sociale, considerando anche l’assenza di legittime motivazioni per la loro presenza in zona.

Oltre all’azione repressiva, la Polizia sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione rivolta agli anziani, educandoli su come riconoscere e difendersi dalle truffe. Attraverso incontri informativi e distribuzione di materiali informativi, l’obiettivo è quello di creare una rete di protezione attiva, incoraggiando le vittime a segnalare tempestivamente comportamenti sospetti.

Questo intervento congiunto delle forze dell’ordine non solo mira a reprimere le attività criminose, ma anche a rafforzare la fiducia delle persone anziane nei confronti delle istituzioni, garantendo una maggiore sicurezza nelle loro vite quotidiane. La continua attenzione verso questo fenomeno è fondamentale per tutelare i più fragili e prevenire ulteriori inganni.

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Cronaca

Forte dei Marmi (LU) | Turista Mongola denunciata per furti

Questura di Lucca

Nel pomeriggio di ieri, durante un controllo di routine, gli agenti del Commissariato di Forte dei Marmi hanno fermato una cittadina mongola di 53 anni, in vacanza in un hotel locale. Le verifiche effettuate hanno rivelato che la donna era ricercata per una serie di furti aggravati commessi nel 2023, secondo le indagini del Nucleo operativo dei Carabinieri di Roma.

Il suo profilo criminale ha rivelato precedenti significativi, inclusa un’associazione per delinquere specializzata in furti, sempre in concomitanza con le sue visite in Italia. Di conseguenza, il Questore di Lucca ha emesso un Foglio di Via, vietandole di rientrare nel territorio di Forte dei Marmi per un periodo di tre anni. Un episodio che sottolinea l’importanza della collaborazione tra le forze dell’ordine nel garantire la sicurezza pubblica.

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