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Cronaca

A Milano in vigore l’obbligo dei sensori che segnalano l’angolo cieco sui camion.

Camion e mezzi pesanti dal 2 ottobre possono circolare a Milano solo con gli appositi sensori per il rilevamento dell’angolo cieco. Il capoluogo lombardo è la prima città in Italia che introduce quest’obbligo e lo fa per aumentare la sicurezza di pedoni e soprattutto ciclisti per le strade. Sono infatti già cinque quelli rimasti uccisi dall’inizio dell’anno dai mezzi pesanti. Una scia d’incidenti che ha spinto il sindaco, Giuseppe Sala, e la sua amministrazione ad anticipare l’obbligo europeo, modificando la disciplina di Area B, la ztl che corrisponde a quasi tutta la città .

A Milano sensori obbligatori sui camion per segnalare l’angolo cieco

 Come stabilito dal pacchetto mobilità approvato dalla giunta milanese a luglio, dal 2 ottobre i mezzi pesanti che vogliono entrare a Milano lo possono fare solo con appositi sensori per il rilevamento dell’angolo cieco.

“Per la prima volta in Italia – conferma l’assessora alla Mobilità Arianna Censi – Milano introduce l’obbligo di installazione del sensore per l’angolo cieco per i mezzi pesanti a protezione dei pedoni, dei ciclisti e di tutti gli utenti più deboli sulla carreggiata. Ma anche di coloro che utilizzano i mezzi pesanti, perché riteniamo che un incidente di questa natura sia un evento drammatico anche per loro e, di fatto, un incidente sul lavoro”.

Dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30, i veicoli per il trasporto di persone con più di otto posti e una massa massima superiore a 5 tonnellate e quelli per il trasporto merci con massa massima superiore a 12 tonnellate, potranno circolare solo se dotati di sistemi di rilevamento della presenza di pedoni e ciclisti, che emettono un segnale di allerta, sia in prossimità della parte anteriore del veicolo sia sul lato del marciapiede. Dovranno inoltre avere un adesivo che segnala il pericolo dovuto all’angolo cieco

Per andare incontro ai proprietari di questi veicoli, il Comune ha previsto delle deroghe: se sono in possesso di un contratto di acquisto dei sensori, potranno circolare fino alla loro installazione e non oltre il 31 dicembre del 2024. A chiedere più sicurezza sulle strade e di accelerare su questa misura sono anche ciclisti e pedoni, che la scorsa settimana hanno bloccato la città in diversi punti con una grande manifestazione a cui hanno partecipato oltre un migliaio di persone per dire stop ai morti sulle strade. Uno dei prossimi provvedimenti del Comune per garantire più sicurezza a pedoni e ciclisti potrebbe essere quello di installare nuovi autovelox in città, soprattutto nelle zone più sensibili come quelle nei pressi delle scuole. Proprio di questa possibilità hanno parlato, nel corso di un faccia a faccia, il ministro ai Trasporti Matteo Salvini e il sindaco di Milano Giuseppe Sala.

Calabria

Reggio Calabria | Bottiglia di benzina lasciata come messaggio intimidatorio all’ingresso di un esercizio commerciale

Una bottiglia di benzina è stata trovata all’ingresso di un ristorante nella zona di Spirito Santo a Reggio Calabria, in quello che sembra essere un atto intimidatorio. Il titolare dell’esercizio, Tommaso Marzullo, ha scoperto il messaggio minaccioso, che appare collegato a Davide Bilardi, un nuovo collaboratore di giustizia. La rosticceria, che si appresta ad aprire, si trova vicino agli uffici delle forze dell’ordine.

Gli agenti delle Volanti e della Scientifica sono intervenuti sul posto per raccogliere prove e hanno sequestrato la bottiglia. La squadra mobile ha già avviato indagini e ha informato la Direzione distrettuale antimafia, poiché l’area è controllata dalla cosca Libri, che sta vivendo momenti di tensione a seguito delle dichiarazioni di Bilardi.

Il collaboratore di giustizia ha già menzionato la rosticceria nei suoi verbali, sottolineando un episodio in cui un esponente della cosca si era presentato lamentando di non essere stato avvisato dell’apertura dell’attività commerciale. Questo potrebbe ora essere interpretato come un avvertimento o una ritorsione da parte della cosca nei confronti di Bilardi, che ha scelto di collaborare con le autorità. Le indagini continuano per chiarire la natura di questo gesto intimidatorio e il suo possibile significato per la comunità locale e per le dinamiche mafiose in atto.

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Cronaca

Trieste | Arresto di un giovane Pakistano per rapina

GdF Trieste

Un giovane pakistano di 18 anni è stato arrestato a Trieste per il presunto reato di rapina in concorso. L’episodio si è verificato la sera del 12 settembre, quando un ragazzo siriano ha informato la Polizia di essere stato minacciato da due individui armati di un taglierino.

Secondo la testimonianza della vittima, gli aggressori lo hanno bloccato contro un muro, costringendolo a consegnare circa 200 euro. Gli agenti, impegnati in un servizio di pattuglia, hanno immediatamente avviato la ricerca dei sospetti, che si erano dati alla fuga in direzioni opposte.

Uno dei presunti rapinatori è stato rintracciato e fermato poco dopo. Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato 180 euro, parte della somma rubata. Il giovane, tuttavia, si è mostrato agitato durante il fermo, danneggiando la camera di sicurezza e provocando ulteriori complicazioni legali.

Il pakistano è stato quindi condotto nel carcere di Trieste, mentre la Questura sta valutando misure di prevenzione in relazione al suo profilo di pericolosità. La situazione rimane in fase di indagine, nel rispetto della presunzione di innocenza.

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Calabria

Procura di Castrovillari | Bergamini, il calciatore del Cosenza morto nel 1989, chiesti 23 anni di reclusione per l’ex fidanzata

I pubblici ministeri della Procura di Castrovillari hanno chiesto una condanna a 23 anni di reclusione per Isabella Internò, l’ex fidanzata di Donato Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza tragicamente scomparso il 18 novembre 1989 lungo la statale 106 a Roseto Capo Spulico. La donna è accusata di omicidio volontario in concorso con ignoti e il caso è attualmente sotto esame presso la Corte d’Assise di Cosenza.

La richiesta di condanna è stata presentata dal pm Luca Primicerio, supportato dal procuratore di Castrovillari, Alessandro D’Alessio, al termine di una requisitoria che ha avuto inizio ieri. È importante notare che Isabella Internò non era presente in aula durante la formulazione della richiesta. La vicenda, avvolta da un lungo mistero e controversie, continua a suscitare grande interesse e attenzione da parte dell’opinione pubblica e dei media.

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