Connect with us

Cronaca

Confermato lo stop alle manifestazioni della “Madonna di Trevignano”: respinto l’appello della veggente Gisella

Il Consiglio di Stato ha deciso di porre fine alle manifestazioni della “Madonna di Trevignano”, respingendo l’appello presentato dalla difesa della veggente Gisella Cardia. La decisione conferma il provvedimento del Comune di Trevignano Romano, situato a circa mezz’ora da Roma, che aveva ordinato la cessazione degli incontri mensili. Durante questi incontri, ogni tre del mese, migliaia di persone si radunavano per assistere alle presunte visioni della Madonna proclamate dalla veggente.

Il Comune di Trevignano Romano aveva giustificato il provvedimento sottolineando l’abuso edilizio e la destinazione d’uso impropria del terreno utilizzato per le manifestazioni. Il sindaco ha espresso soddisfazione per la decisione del Consiglio di Stato, affermando che si tratta di “un servizio alla collettività”. Ora, l’associazione guidata da Gisella Cardia dovrà rimuovere tutte le attrezzature e cessare le attività, pena la confisca del terreno a favore del patrimonio comunale.

Il Pronunciamento del Vaticano

Già a giugno, la vicenda aveva attirato l’attenzione del Vaticano, che aveva confermato la posizione della diocesi di Civita Castellana. Il 6 marzo, il vescovo Marco Salvi aveva dichiarato non soprannaturali le apparizioni rivendicate da Gisella Cardia e suo marito Gianni. In un documento ufficiale, il vescovo aveva avvertito i fedeli dell’obbligo di astenersi dall’organizzare o partecipare a incontri che promuovessero la verità sovrannaturale degli eventi di Trevignano.

Il vescovo Salvi aveva inoltre sottolineato il carattere disciplinare e spirituale del pronunciamento ecclesiale, chiedendo ai fedeli di non fare pressione sul vescovo diocesano per modificare le decisioni sugli eventi. Questo intervento aveva già segnato un significativo passo verso la conclusione delle manifestazioni, ora definitivamente fermate dalla decisione del Consiglio di Stato.

La conferma del Consiglio di Stato rappresenta un punto di svolta nella controversa vicenda delle apparizioni di Trevignano. La chiusura di queste manifestazioni potrebbe influenzare altre situazioni simili, dove apparizioni non riconosciute ufficialmente dalla Chiesa cattolica attirano grandi folle. La decisione ribadisce l’importanza di rispettare sia le normative edilizie che le direttive ecclesiastiche, garantendo la sicurezza e la legalità degli eventi religiosi.

Calabria

Bagnara Calabra | Allacci abusivi alla rete pubblica, 4 denunce

Un’operazione congiunta tra i carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra e il personale dell’Enel ha portato alla denuncia di quattro residenti della località Solano per aver effettuato allacci abusivi alla rete elettrica. Queste manovre illecite permettevano loro di alimentare le proprie abitazioni senza pagare per il servizio.

Inoltre, durante le verifiche, è emerso che un commerciante locale, titolare di un panificio, stava utilizzando un bypass per alimentare la sua attività, causando un danno economico significativo alla società fornitrice di energia. Il valore del danno è stato stimato attorno ai 100mila euro.

L’arresto del panificatore è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria. Tutti gli indagati, oltre ad affrontare le conseguenze penali per furto aggravato, dovranno anche risarcire il consumo elettrico stimato.

Questo episodio evidenzia l’importanza della vigilanza nel settore energetico e le misure necessarie per contrastare comportamenti fraudolenti che danneggiano non solo le aziende ma anche i cittadini che rispettano le norme.

Continua a leggere

Calabria

Corigliano Rossano (CS) | Maltrattamenti in famiglia, offese alla moglie e costrizione a lasciare il posto di lavoro, arrestato

Un episodio inquietante si è concluso con l’arresto di un uomo di 40 anni, ritenuto responsabile di maltrattamenti nei confronti della sua compagna. L’operazione, condotta dai carabinieri della Stazione di Corigliano Scalo in collaborazione con il Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, ha visto il coinvolgimento della Procura della Repubblica di Castrovillari.

Le indagini hanno rivelato un quadro drammatico: la vittima, una giovane madre, ha vissuto per lungo tempo sotto un regime di vessazioni sistematiche. Le umiliazioni subite si sono manifestate in comportamenti aggressivi e denigratori, volti a minare la sua autostima e a creare una forte dipendenza economica. La situazione è degenerata fino a spingerla a chiedere aiuto, determinata a liberarsi da una condizione insostenibile per sé e per i suoi figli.

Grazie alla collaborazione tra le forze dell’ordine e il supporto della Procura, è stata predisposta una misura cautelare in carcere per l’arrestato. Questa decisione è stata presa per prevenire ulteriori atti di violenza e garantire la sicurezza della donna e dei suoi bambini, che ora si trovano in una comunità protetta, lontani da ogni pericolo.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha accolto le richieste della Procura, emettendo un’ordinanza di custodia cautelare, e l’uomo è stato trasferito nel carcere di Castrovillari. Questo intervento sottolinea l’importanza della tutela delle vittime di violenza domestica e il ruolo cruciale delle istituzioni nel combattere tali fenomeni.

Continua a leggere

Cronaca

Lazio | Estorsioni nel Reatino: due arresti

CC Rieti

Negli ultimi giorni, la Stazione Carabinieri di Rieti ha portato a termine un’importante operazione contro l’estorsione, arrestando un trentaseienne e denunciando un sessantaquattrenne. I due sono accusati di aver minacciato un uomo per anni, costringendolo a pagare somme significative di denaro, superando i 30.000 euro, attraverso intimidazioni e aggressioni, anche nei confronti della compagna disabile della vittima.

L’indagine è partita dalla denuncia della vittima, che ha finalmente trovato il coraggio di segnalare le minacce subite. I militari hanno predisposto un servizio di osservazione e, durante un incontro programmato con gli estorsori, hanno colto in flagranza di reato l’autore del ritiro di una somma di denaro. L’operazione ha portato all’identificazione del secondo complice, che è stato denunciato.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato l’arresto e, a fronte delle prove raccolte, ha disposto misure cautelari: uno dei due estorsori è stato trasferito in carcere, mentre l’altro è agli arresti domiciliari. Questa azione segna un passo significativo nella lotta contro l’estorsione e la protezione delle vittime, evidenziando l’importanza della denuncia per combattere tali reati.

Continua a leggere

DI TENDENZA

Riproduzione Riservata - Copyright © Gruppo ADN Italia srl - P.Iva 02265930798 - redazione@adn24.it - PRIVACY