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Cronaca

Lignano Sabbiadoro (UD) | Recuperato cadavere senza vita: si chiamava Loris Chittaro

Il tragico destino di Loris Chittaro, un imprenditore di 63 anni originario di Udine, si è concluso nel tardo pomeriggio di martedì, quando il comandante di un peschereccio ha individuato il suo cadavere a circa dieci chilometri al largo di Lignano Sabbiadoro, precisamente in località Punta Tagliamento. La segnalazione alla Guardia Costiera è stata immediata.

Chittaro era scomparso il giorno precedente dopo un tuffo dalla propria imbarcazione. La sua compagna, non vedendolo riemergere, aveva lanciato l’allarme. Le ricerche, che avevano visto coinvolto anche un elicottero dei vigili del fuoco, sono state intense per tutta la giornata. Dopo l’autorizzazione del pubblico ministero, la salma è stata recuperata dalla Guardia Costiera e consegnata all’autorità giudiziaria.

L’identificazione del corpo è avvenuta grazie al costume indossato e alla posizione del ritrovamento. I familiari di Chittaro, convocati sul posto, hanno confermato che il cadavere era proprio del loro congiunto. Il magistrato ora disporrà l’autopsia per chiarire le cause esatte della morte.

Chi era Loris Chittaro

Loris Chittaro, 63 anni, era originario di Pagnacco e inizialmente aveva lavorato nell’azienda di famiglia, l’Edera Costruzioni. Successivamente, aveva cambiato settore, gestendo un locale noto per le grigliate e poi rilevando la piccola osteria “Cjanton diVin” in via Tomadini. Questo locale è diventato un punto di riferimento per molti udinesi.

Carlo Amici, del bar “Dolcemente Amici” situato proprio di fronte al “Cjanton diVin”, descrive Loris come un uomo socievole e amichevole: “Loris era il classico compagnone con cui scambiare quattro chiacchiere. Era sempre pronto a scambiare una parola con tutti”. Un’amica di lunga data aggiunge che “Loris era una persona buona e generosa”. In queste ore, amici e parenti stanno esprimendo messaggi di cordoglio e speranza, mentre attendono notizie dal personale impegnato nelle indagini.

Cronaca

Lazio | Estorsioni nel Reatino: due arresti

CC Rieti

Negli ultimi giorni, la Stazione Carabinieri di Rieti ha portato a termine un’importante operazione contro l’estorsione, arrestando un trentaseienne e denunciando un sessantaquattrenne. I due sono accusati di aver minacciato un uomo per anni, costringendolo a pagare somme significative di denaro, superando i 30.000 euro, attraverso intimidazioni e aggressioni, anche nei confronti della compagna disabile della vittima.

L’indagine è partita dalla denuncia della vittima, che ha finalmente trovato il coraggio di segnalare le minacce subite. I militari hanno predisposto un servizio di osservazione e, durante un incontro programmato con gli estorsori, hanno colto in flagranza di reato l’autore del ritiro di una somma di denaro. L’operazione ha portato all’identificazione del secondo complice, che è stato denunciato.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato l’arresto e, a fronte delle prove raccolte, ha disposto misure cautelari: uno dei due estorsori è stato trasferito in carcere, mentre l’altro è agli arresti domiciliari. Questa azione segna un passo significativo nella lotta contro l’estorsione e la protezione delle vittime, evidenziando l’importanza della denuncia per combattere tali reati.

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Calabria

Dipignano (CS) | Un caso di infezione da virus West Nile, adottate misure preventive

La frazione di Laurignano, nel Comune di Dipignano, ha affrontato un caso di infezione da virus West Nile, spingendo le autorità locali ad adottare misure preventive per contenere il problema. Gli amministratori hanno emanato un’ordinanza che invita i residenti a contribuire attivamente alla lotta contro la proliferazione delle zanzare, vettori principali della malattia.

Il documento sottolinea l’importanza di mantenere puliti gli spazi pubblici e privati, esortando i cittadini a non lasciare oggetti e contenitori in grado di raccogliere acqua piovana. Tra i materiali da evitare ci sono copertoni, bottiglie, lattine e qualsiasi altro contenitore in cui possa accumularsi acqua stagnante. Questa accortezza è fondamentale per prevenire lo sviluppo delle larve di zanzara, che trovano un ambiente ideale in tali condizioni.

In aggiunta alle misure di sensibilizzazione, la comunità ha già avviato interventi di disinfestazione, mirati a ridurre la popolazione di zanzare nella zona. Queste azioni, coordinate con le raccomandazioni delle autorità sanitarie, mirano a tutelare la salute pubblica e a contenere la diffusione del virus.

I cittadini sono invitati a seguire le indicazioni fornite e a collaborare per garantire un ambiente più sicuro e sano per tutti. La situazione richiede un impegno collettivo per affrontare efficacemente questa emergenza sanitaria.

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Cronaca

Bolzano | Falsificazione di identità alla stazione

Questura di Bolzano

Due cittadini algerini sono stati denunciati dalla Polizia Ferroviaria di Bolzano dopo aver tentato di nascondere la propria identità. L’episodio è avvenuto nella serata di ieri presso la stazione ferroviaria, dove gli agenti, durante i controlli di routine, hanno notato tre giovani che mostrava segni di nervosismo al loro avvicinarsi.

I giovani, che hanno cercato di allontanarsi, sono stati rapidamente fermati dagli agenti. La mancanza di documenti e di un biglietto di viaggio ha spinto gli agenti a portarli in ufficio per un’identificazione più approfondita. Durante il fotosegnalamento, i due uomini hanno fornito false informazioni personali, ma le loro vere identità sono state scoperte grazie alla consultazione della Banca Dati delle Forze di Polizia.

Dopo le verifiche, i due algerini sono stati denunciati alla Procura della Repubblica e ora sono a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura, che provvederà all’adozione di decreti di espulsione e ordini di allontanamento dal territorio nazionale.

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