Cronaca
Ladispoli | Si chiamava Maria Cesaria Petracca, la donna annegata a Torre Flavia
Una giornata che doveva essere di relax e svago si è trasformata in tragedia per Maria Cesaria Petracca, conosciuta da tutti come Sara, insegnante di lingue di 62 anni. Dopo aver terminato gli scrutini, Sara si era concessa una giornata al mare insieme a un’amica, anche lei insegnante, nella zona di Torre Flavia a Ladispoli. Purtroppo, intorno alle 14, le due donne sono state sorprese da onde violente che le hanno scaraventate contro gli scogli.
Nonostante il tempestivo intervento di tre agenti della polizia locale, che pattugliavano le spiagge della Riserva Naturale di Torre Flavia, per Sara non c’è stato nulla da fare. Anche il personale della Capitaneria e il 118 sono accorsi sul luogo dell’incidente, ma ogni tentativo di rianimazione è stato vano. L’amica di Sara, invece, è stata tratta in salvo e trasportata in stato di choc all’Aurelia Hospital.
Maria Cesaria Petracca, per gli amici Sara, insegnava lingue e aveva una lunga e apprezzata carriera alle spalle. Aveva aiutato numerosi studenti a ottenere certificati Cambridge e Trinity, e nel corso degli anni aveva insegnato in diverse scuole, tra cui quelle di Ronciglione e Capranica. Appassionata del Regno Unito e dell’Irlanda, Sara aveva dedicato la sua vita a preparare i giovani per il futuro, come raccontava lei stessa sui social: “Dal mio trasferimento a Ronciglione, non esagero, centinaia di ragazzi sono stati certificati e attrezzati per la vita con uno strumento importantissimo, le certificazioni linguistiche.”
La comunità scolastica e coloro che la conoscevano sono profondamente scossi dalla notizia. La procura di Civitavecchia ha aperto un’indagine per chiarire le circostanze esatte della tragedia, ma per ora resta il dolore per la perdita di un’insegnante stimata e una persona amata da molti.
Cronaca
Grottaferrata (RM) | Arrestato un giovane per maltrattamenti e tentata estorsione nei confronti del padre anziano
Un drammatico episodio si è verificato a Grottaferrata, dove un uomo di 32 anni è stato arrestato dai Carabinieri con l’accusa di maltrattamenti familiari e tentata estorsione. L’intervento delle forze dell’ordine è stato sollecitato da una chiamata al 112, che ha segnalato una violenta aggressione avvenuta in un’abitazione.
Secondo quanto riportato, il giovane avrebbe aggredito il padre, un anziano, dopo che quest’ultimo si era rifiutato di dargli denaro per acquistare sostanze stupefacenti. L’anziano ha riferito di aver subito in passato altre violenze da parte del figlio, senza però mai denunciarle. A seguito dell’aggressione, il padre è stato medicato presso l’ospedale di Frascati, dove gli sono state riscontrate contusioni con una prognosi di sette giorni.
Il 32enne, privo di occupazione e con precedenti penali, è stato arrestato e trasferito nel carcere di Velletri. Il Tribunale ha successivamente convalidato l’arresto, ma si sottolinea che l’indagato rimane presunto innocente fino a prova contraria. Questo episodio mette in luce un grave problema di violenza domestica, che merita attenzione e intervento.
Cronaca
Firenze | Incendio di un’auto: intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco
Nella prima mattinata di oggi, i Vigili del Fuoco di Firenze sono stati chiamati per domare un incendio che ha interessato un’autovettura parcheggiata in Via del Giglio. L’intervento, avvenuto intorno alle 5:25, ha permesso di spegnere rapidamente le fiamme, evitando il propagarsi del rogo ad altri veicoli o strutture circostanti. Fortunatamente, non ci sono stati feriti, e sul posto è intervenuta anche la Polizia di Stato per gestire la situazione. I dettagli sull’origine dell’incendio sono ancora in fase di accertamento.
Cronaca
Bolzano | Lite per un parcheggio: intervento della Polizia in Via Napoli
Nella serata di ieri, un episodio di violenza è stato segnalato al numero di emergenza “112NUE” in via Napoli. Un uomo ha contattato la polizia dopo essere stato aggredito, scaturita da una lite legata a un veicolo mal parcheggiato che bloccava il passaggio.
Le pattuglie della Polizia di Stato sono arrivate prontamente sul posto, dove il richiedente ha raccontato di aver fatto una battuta polemica a un passeggero del furgone. La situazione è rapidamente degenerata: il passeggero è sceso dal veicolo e ha iniziato a colpire l’uomo con calci e pugni. Nel frattempo, il conducente del furgone, accortosi della situazione, ha cercato di allontanare l’aggressore e ha fatto ritorno con il veicolo.
Grazie alla dettagliata descrizione fornita dalla vittima, le forze dell’ordine hanno avviato una rapida ricerca nella zona, riuscendo a fermare il furgone poco dopo. A bordo era presente solo il conducente, che ha dichiarato di essere impiegato in un’azienda di consegne e non ha fornito ulteriori informazioni sull’episodio.
Gli agenti hanno successivamente identificato e denunciato l’aggressore all’Autorità Giudiziaria. La vittima, nel frattempo, ha ricevuto le cure necessarie sul posto. L’accaduto evidenzia come situazioni quotidiane possano degenerare in atti di violenza, richiamando l’attenzione sull’importanza della
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