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Cronaca

Torino |  Furti di auto: tradito dal GPS delle cuffie

Un giovane marocchino di ventotto anni è stato identificato come sospettato di tentato furto, mentre tre minori sono stati denunciati in stato di libertà: due per furto e uno per ricettazione. Questo è il risultato di un’indagine condotta dagli agenti del commissariato Madonna di Campagna sugli atti di furto su veicoli nelle zone circostanti al centro commerciale Area 12 di strada Altessano, dove negli ultimi tempi si erano verificati vari furti su auto con targa straniera.

Durante le loro attività di sorveglianza, gli agenti in borghese hanno individuato un’auto sospetta e hanno richiesto i documenti ai due giovani a bordo, scoprendo che erano minorenni. Sono stati denunciati per possesso di strumenti atti allo scasso, come un frangi vetro e un martello, oltre che per circolazione senza assicurazione su un veicolo sottoposto a sequestro amministrativo.

Il terzo minorenne è stato identificato successivamente, dopo la denuncia di furto presentata da due turisti francesi. Le vittime avevano segnalato il furto delle cuffie AirPods lasciate nell’auto, e la polizia è riuscita a individuare il ladro grazie al segnale GPS dei dispositivi. Quest’ultimo è stato denunciato per ricettazione.

Infine, nella notte del 10 maggio, un ventiquattrenne marocchino è stato sorpreso mentre cercava di smontare la plancia di un SUV parcheggiato nei pressi di corso Venezia. Nonostante cercasse di nascondersi alla vista degli agenti, il suo tentativo è stato vanificato dall’esperienza degli operatori, che hanno notato il deflettore destro rotto. Il soggetto è stato fermato e trovato in possesso di un coltello a serramanico lungo circa 15 cm.

Campania

Giugliano in Campania | 4 misure cautelari per associazione di tipo mafioso

I Carabinieri della Compagnia di Giugliano hanno arrestato quattro persone in un’operazione contro la criminalità organizzata, in particolare contro il clan Mallardo, attivo nel territorio di Giugliano in Campania. L’operazione è stata effettuata in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

I soggetti arrestati sono accusati di associazione di tipo mafioso e di tentate estorsioni aggravate, mirate a intimidire imprenditori per garantirsi pagamenti illeciti, consentendo loro di continuare a operare senza subire ritorsioni.

È importante notare che il provvedimento è una misura cautelare nell’ambito delle indagini preliminari. Gli arrestati sono considerati presunti innocenti fino a una eventuale condanna definitiva e hanno la possibilità di impugnare l’ordinanza.

Questa operazione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare le attività mafiose e tutelare la legalità e la sicurezza economica nella regione, sostenendo le imprese oneste e riducendo l’influenza delle organizzazioni criminali sul territorio.

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Cronaca

Padova | Scoperta frode sul Reddito di Cittadinanza

GdF Padova

Un’importante operazione della Guardia di Finanza di Padova ha portato alla luce un caso di indebita percezione del reddito di cittadinanza, con un ammontare di oltre 130.000 euro. I militari, in collaborazione con l’INPS, hanno avviato indagini su diversi residenti dell’Alta padovana che, tra il 2021 e il 2023, hanno usufruito di questo sostegno economico.

Le indagini hanno rivelato irregolarità significative, tra cui la mancata comunicazione di informazioni cruciali necessarie per la corretta erogazione del beneficio. In alcuni casi, è emerso il possesso di beni di valore, come autoveicoli di grossa cilindrata, che avrebbero dovuto essere dichiarati.

Di conseguenza, 17 individui sono stati segnalati alla Procura di Padova per possibili violazioni. L’operazione sottolinea l’impegno della Guardia di Finanza nel monitorare l’uso delle risorse pubbliche e combattere le frodi ai danni dei cittadini bisognosi. Si precisa che gli indagati sono presunti innocenti fino a eventuale condanna definitiva.

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Calabria

Calabria | ‘Ndrangheta: Operazione nel crotonese, 31 misure

I Carabinieri del Comando provinciale di Crotone, supportati da unità provenienti da altre province calabresi, hanno eseguito un’operazione di vasta portata che ha portato all’arresto di 31 individui legati a cosche mafiose del territorio. Il provvedimento, richiesto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro e convalidato dal Gip, prevede 15 custodie in carcere, 7 arresti domiciliari e 9 obblighi di dimora.

Le indagini sono iniziate dopo un episodio estorsivo ai danni di un imprenditore di Cutro, rivelando una rete complessa di attività illegali tra cui estorsione, usura e traffico di stupefacenti. Questo scenario si è delineato dopo l’arresto del boss Nicolino Grande Aracri e ha messo in luce la rivalità tra la famiglia Martino, già legata a Grande Aracri, e un’altra cosca locale.

L’inchiesta, condotta attraverso intercettazioni e attività di osservazione, ha fatto emergere la capacità della famiglia Martino di esercitare il controllo sul territorio mediante intimidazioni, estorsioni e traffico di droga. Inoltre, i militari hanno documentato la disponibilità di armi da parte degli indagati, confermando l’operatività dell’associazione mafiosa in questione.

La scoperta di danneggiamenti a veicoli appartenenti a membri di spicco della famiglia Martino ha fornito ulteriori elementi per comprendere le dinamiche interne e le relazioni tra le varie cosche della provincia. Questo intervento dei Carabinieri rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata nella regione.

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