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Cronaca

Mondo | L’Iran cerca di comprare 300 tonnellate di uranio per il suo piano nucleare

Le autorità iraniane sembrano essere impegnate in negoziati con la giunta militare che ha preso il potere in Niger il 26 luglio scorso, per l’acquisizione di 300 tonnellate di uranio, il cui valore attuale si aggira intorno ai 56 milioni di dollari. In cambio, Teheran si propone di fornire a Niamey droni militari e generatori di grande capacità per affrontare il deficit energetico del paese africano.

Si dice che il primo ministro Ali Lamine Zeine abbia avuto incontri discreti con emissari iraniani durante un viaggio a Bamako, in Mali, nell’agosto del 2023. Nello stesso anno, l’Iran ha accolto delegazioni di attivisti “panafricani” affiliati alle giunte golpiste di Mali, Niger e Burkina Faso, tutti teatri di colpi di stato filo-russi negli ultimi quattro anni.

Nel frattempo, le truppe statunitensi stanno preparando il ritiro dal Niger dopo la sospensione della cooperazione militare firmata con gli Stati Uniti nel 2012. La decisione del Niger di richiedere il ritiro delle truppe statunitensi è arrivata dopo un incontro a metà marzo a Niamey, durante il quale alti funzionari statunitensi hanno sollevato preoccupazioni riguardanti l’arrivo delle forze russe e le voci riguardanti la ricerca di materie prime da parte dell’Iran, tra cui l’uranio.

Questa mossa comporterebbe il coinvolgimento delle truppe statunitensi in una base militare con personale militare russo accanto all’aeroporto internazionale Diori Hamani di Niamey. Costruita dagli Stati Uniti per 100 milioni di dollari, la base aerea è stata utilizzata dal 2018 per operazioni con droni armati contro miliziani dello Stato Islamico e di al Qaeda in Africa.

Gli Stati Uniti e i loro alleati si sono trovati costretti a ritirare le truppe da diversi paesi africani a seguito di colpi di stato che hanno portato al potere gruppi contrari ai governi occidentali. Oltre al Niger, recentemente le truppe statunitensi hanno lasciato anche il Ciad, mentre le forze francesi sono state cacciate dal Mali e dal Burkina Faso.

Contemporaneamente, la Russia sta cercando di rafforzare le sue relazioni con le nazioni africane, presentandosi come un Paese privo di un passato coloniale nel continente. Tuttavia, la scelta del Niger di avvicinarsi all’Iran potrebbe comportare sanzioni da parte degli Stati Uniti e potrebbe essere considerata un obiettivo legittimo da parte di Israele.

Gli Stati Uniti, nel tentativo di limitare la perdita d’influenza in Africa, sembrano puntare sul Kenya. Il presidente del Kenya, William Ruto, è atteso in visita di Stato a Washington il prossimo 23 maggio. Il consolidamento delle relazioni con il Kenya appare strategico in un contesto regionale segnato da continui conflitti interni e crisi diplomatiche. Recentemente, durante la visita a Nairobi del segretario alla Difesa Floyd Austin, gli Stati Uniti hanno firmato con il Kenya un accordo di cooperazione che prevede l’addestramento dei soldati delle Forze di difesa del Kenya (Kdf) e un programma di assistenza finanziaria e tecnica per i prossimi cinque anni.

Cronaca

Caltanissetta | Immigrazione clandestina, fermati 3 irregolari

Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato di Caltanissetta ha intensificato i controlli per contrastare l’immigrazione clandestina, portando all’espulsione di tre cittadini stranieri privi di permesso di soggiorno. L’operazione, parte dell’iniziativa “Oscar 5”, ha avuto luogo nel capoluogo e nelle città di Gela e Niscemi.

Durante i controlli, un cittadino ghanese è stato rintracciato in un’abitazione nel centro storico e trovato in possesso di hashish; era già noto alle forze dell’ordine per reati legati alla droga e contro il patrimonio. Gli altri due, un egiziano e un cingalese, sono stati fermati rispettivamente nel capoluogo e a Niscemi, entrambi risultati irregolari.

Dopo essere stati identificati, sono stati condotti all’Ufficio Immigrazione della Questura, dove sono stati emessi i decreti di espulsione. L’egiziano è già stato rimpatriato nel suo Paese d’origine. Questa operazione riflette l’impegno delle autorità per garantire la sicurezza pubblica e il rispetto delle normative sull’immigrazione.

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Cronaca

Roma | Due arrestati per una rapina in Farmacia

GdF Roma

Due uomini, di 38 e 45 anni, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato per una rapina avvenuta lo scorso dicembre in una farmacia a Roma. Gli agenti del XI Distretto San Paolo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Roma, a seguito di un’attenta indagine che ha portato a raccogliere prove decisive contro i due sospettati.

L’incidente ha avuto luogo in piazza Certaldo, dove uno dei rapinatori, travisato e armato di pistola, ha minacciato la titolare dell’attività e aggredito un dipendente mentre cercava di accedere alla cassa. Dopo aver sottratto circa 500 euro, i due sono fuggiti a bordo di uno scooter.

Grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza e alla testimonianza delle vittime, gli investigatori sono riusciti a identificare i colpevoli. Ulteriori elementi, come chiamate tra i sospettati e foto sui social media che li ritraevano con gli stessi abiti indossati durante la rapina, hanno confermato il loro coinvolgimento.

I due uomini sono attualmente detenuti nel carcere di Regina Coeli, in attesa di ulteriori sviluppi nel procedimento legale.

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Calabria

Tropea | Prodotti surgelati nocivi: sequestro di 108 kg tra prodotti ittici e ortofrutticoli

La polizia ha recentemente sequestrato un carico di 108 chili di prodotti ittici e ortofrutticoli surgelati, trasportati in violazione delle normative igienico-sanitarie. L’operazione è avvenuta a Tropea, una delle località turistiche più rinomate della Calabria, dove il carico era destinato ad alcune attività commerciali.

Il controllo è stato effettuato dagli agenti del Posto Fisso di Tropea, che hanno notato un veicolo con comportamenti sospetti. A supporto delle operazioni, è intervenuto personale specializzato dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, per valutare la situazione dal punto di vista alimentare.

Gli alimenti sono stati considerati non idonei al consumo umano e sono stati posti sotto sequestro, in attesa di un decreto di distruzione. Questa azione si inserisce in un più ampio impegno delle autorità locali per garantire la sicurezza alimentare e prevenire potenziali rischi sanitari per i consumatori. La polizia invita a mantenere alta l’attenzione riguardo alla provenienza e alla conservazione dei prodotti alimentari, soprattutto in aree turistiche dove la qualità è fondamentale.

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