Connect with us

Cronaca

Roma | Ecco come il prof di chimica molestava i suoi alunni durante le lezioni

La prima segnalazione è stata fatta lo scorso ottobre. Un quindicenne studente di un liceo nel sud di Roma, nella zona di San Paolo, ha riferito ai genitori di essere stato molestato dal professore di Chimica. Il padre si è recato dai carabinieri, scatenando così una serie di eventi che ha portato all’arresto del docente il 24 aprile, con l’obbligo di rimanere ai domiciliari.

Gli investigatori di via in Selci hanno avviato un’indagine approfondita per verificare se le affermazioni del minore fossero fondate. Grazie anche all’ausilio di dispositivi tecnologici come microfoni ambientali e telecamere nascoste, è emerso che le accuse non erano infondate. Nel corso dei mesi sono pervenute ulteriori segnalazioni, una delle quali proveniente dal dirigente scolastico. Alla fine, sono state cinque le persone che hanno raccontato episodi di molestie subite in classe e nei corridoi, durante e dopo le lezioni.

Le vittime, tutte con età compresa tra i 14 e i 18 anni, sembrerebbero essere tutte di sesso maschile. Sono state soggette a toccamenti inopportuni e molestie da parte del professore di Chimica, un uomo di 42 anni residente in un comune fuori dalla provincia di Roma. Pur essendo cordiale e simpatico, l’insegnante ha mostrato atteggiamenti eccessivamente intimi, generando imbarazzo non solo nelle vittime dirette, ma anche tra gli altri studenti presenti in classe o nei paraggi. Tutto questo durante l’orario scolastico.

Attualmente i carabinieri di via In Selci stanno cercando di determinare se le vittime siano limitate alle cinque già identificate, o se vi siano altri casi, anche al di fuori dell’ambiente scolastico. Le indagini proseguono e si spera di ottenere ulteriori informazioni dall’interrogatorio del professore, fissato per il 29 aprile, che attualmente si trova ai domiciliari. Verranno esaminati anche i dispositivi informatici di sua proprietà, al fine di individuare eventuali prove supplementari riguardanti la sua condotta e le sue abitudini.

Calabria

Dipignano (CS) | Un caso di infezione da virus West Nile, adottate misure preventive

La frazione di Laurignano, nel Comune di Dipignano, ha affrontato un caso di infezione da virus West Nile, spingendo le autorità locali ad adottare misure preventive per contenere il problema. Gli amministratori hanno emanato un’ordinanza che invita i residenti a contribuire attivamente alla lotta contro la proliferazione delle zanzare, vettori principali della malattia.

Il documento sottolinea l’importanza di mantenere puliti gli spazi pubblici e privati, esortando i cittadini a non lasciare oggetti e contenitori in grado di raccogliere acqua piovana. Tra i materiali da evitare ci sono copertoni, bottiglie, lattine e qualsiasi altro contenitore in cui possa accumularsi acqua stagnante. Questa accortezza è fondamentale per prevenire lo sviluppo delle larve di zanzara, che trovano un ambiente ideale in tali condizioni.

In aggiunta alle misure di sensibilizzazione, la comunità ha già avviato interventi di disinfestazione, mirati a ridurre la popolazione di zanzare nella zona. Queste azioni, coordinate con le raccomandazioni delle autorità sanitarie, mirano a tutelare la salute pubblica e a contenere la diffusione del virus.

I cittadini sono invitati a seguire le indicazioni fornite e a collaborare per garantire un ambiente più sicuro e sano per tutti. La situazione richiede un impegno collettivo per affrontare efficacemente questa emergenza sanitaria.

Continua a leggere

Cronaca

Bolzano | Falsificazione di identità alla stazione

Questura di Bolzano

Due cittadini algerini sono stati denunciati dalla Polizia Ferroviaria di Bolzano dopo aver tentato di nascondere la propria identità. L’episodio è avvenuto nella serata di ieri presso la stazione ferroviaria, dove gli agenti, durante i controlli di routine, hanno notato tre giovani che mostrava segni di nervosismo al loro avvicinarsi.

I giovani, che hanno cercato di allontanarsi, sono stati rapidamente fermati dagli agenti. La mancanza di documenti e di un biglietto di viaggio ha spinto gli agenti a portarli in ufficio per un’identificazione più approfondita. Durante il fotosegnalamento, i due uomini hanno fornito false informazioni personali, ma le loro vere identità sono state scoperte grazie alla consultazione della Banca Dati delle Forze di Polizia.

Dopo le verifiche, i due algerini sono stati denunciati alla Procura della Repubblica e ora sono a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura, che provvederà all’adozione di decreti di espulsione e ordini di allontanamento dal territorio nazionale.

Continua a leggere

Calabria

San Ferdinando (RC) | Rapinatori messi in fuga dal sistema di sicurezza dell’ufficio postale

Questa mattina, un tentativo di rapina all’ufficio postale di San Ferdinando è stato rapidamente sventato grazie all’efficace sistema di sicurezza presente nell’edificio. Tre malintenzionati, mascherati per non farsi riconoscere, hanno cercato di mettere in atto il colpo, ma sono stati messi in fuga dai dispositivi di protezione.

I ritardatori di apertura delle casseforti, insieme a un sistema di allarme collegato direttamente alle forze dell’ordine, hanno rappresentato un deterrente cruciale, impedendo così ai rapinatori di completare la loro azione. Durante l’incidente, una decina di utenti si trovava all’interno dell’ufficio postale, ma nessuno è rimasto ferito.

L’episodio sottolinea l’importanza di investire in sistemi di sicurezza efficienti, che non solo proteggono i beni, ma garantiscono anche la sicurezza delle persone. La prontezza delle forze dell’ordine, attivate immediatamente dall’allerta, ha contribuito a mantenere la calma e a garantire che la situazione non degenerasse ulteriormente. Le autorità stanno ora indagando per identificare i responsabili del tentativo di rapina e per prevenire simili eventi in futuro.

Continua a leggere

DI TENDENZA

Riproduzione Riservata - Copyright © Gruppo ADN Italia srl - P.Iva 02265930798 - redazione@adn24.it - PRIVACY