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Cronaca

Palermo | Confiscati beni all’imprenditore Giancarlo Iorio Gnisci, imputato per riciclaggio dalle finalità mafiose

La polizia, tramite gli investigatori della Divisione Anticrimine di Macerata e del Servizio Centrale Anticrimine, ha eseguito un provvedimento di confisca di beni e assetti societari per un valore approssimativo di 3 milioni di euro nei confronti di Giancarlo Iorio Gnisci, imprenditore edile ed immobiliare di origine calabrese, residente nelle Marche da circa vent’anni. Iorio Gnisci era già stato sottoposto alla sorveglianza speciale di polizia nel 2020, con obbligo di soggiorno per tre anni, su proposta motivata del questore di Macerata.

La confisca ha interessato le quote e l’attivo aziendale di sei società attive nel settore immobiliare ed edilizio, 15 edifici e 26 terreni, tre veicoli e vari rapporti finanziari, per un valore complessivo stimato di circa tre milioni di euro. Il provvedimento, emesso ai sensi della normativa antimafia dal Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione di Ancona, su proposta congiunta del questore Luigi Silipo e del procuratore di Macerata Giovanni Fabrizio Narbone, segue un precedente sequestro disposto dal medesimo Tribunale nell’ottobre 2022.

Si è appreso dalla Questura che Iorio Gnisci è stato coinvolto in passato in diversi procedimenti giudiziari riguardanti reati tributari, finanziari, fallimentari, contro il patrimonio, la pubblica amministrazione e l’ambiente. È anche imputato al Tribunale di Palermo per riciclaggio aggravato dalle finalità mafiose, con indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo siciliano che hanno rivelato stretti legami con Cosa Nostra nel periodo 2014-2015. Secondo l’accusa, avrebbe utilizzato società controllate per agevolare un membro di spicco del clan mafioso di Resuttana (Palermo) in operazioni immobiliari e finanziarie finalizzate al riciclaggio di denaro sporco in provincia di Roma e in Romania.

Le indagini della polizia hanno dimostrato che Iorio Gnisci, nonostante un reddito contenuto, ha creato un complesso sistema societario operante nel settore immobiliare nelle Marche, anche attraverso la complicità di familiari e prestanome, al fine di nascondere il legame diretto con le sue attività imprenditoriali. Le società, strettamente collegate, sono state utilizzate per trasferire beni e ricchezza, giustificare spese e manipolare profitti, incluso il riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite.

Cronaca

Roma | Due arrestati per una rapina in Farmacia

GdF Roma

Due uomini, di 38 e 45 anni, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato per una rapina avvenuta lo scorso dicembre in una farmacia a Roma. Gli agenti del XI Distretto San Paolo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Roma, a seguito di un’attenta indagine che ha portato a raccogliere prove decisive contro i due sospettati.

L’incidente ha avuto luogo in piazza Certaldo, dove uno dei rapinatori, travisato e armato di pistola, ha minacciato la titolare dell’attività e aggredito un dipendente mentre cercava di accedere alla cassa. Dopo aver sottratto circa 500 euro, i due sono fuggiti a bordo di uno scooter.

Grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza e alla testimonianza delle vittime, gli investigatori sono riusciti a identificare i colpevoli. Ulteriori elementi, come chiamate tra i sospettati e foto sui social media che li ritraevano con gli stessi abiti indossati durante la rapina, hanno confermato il loro coinvolgimento.

I due uomini sono attualmente detenuti nel carcere di Regina Coeli, in attesa di ulteriori sviluppi nel procedimento legale.

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Calabria

Tropea | Prodotti surgelati nocivi: sequestro di 108 kg tra prodotti ittici e ortofrutticoli

La polizia ha recentemente sequestrato un carico di 108 chili di prodotti ittici e ortofrutticoli surgelati, trasportati in violazione delle normative igienico-sanitarie. L’operazione è avvenuta a Tropea, una delle località turistiche più rinomate della Calabria, dove il carico era destinato ad alcune attività commerciali.

Il controllo è stato effettuato dagli agenti del Posto Fisso di Tropea, che hanno notato un veicolo con comportamenti sospetti. A supporto delle operazioni, è intervenuto personale specializzato dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, per valutare la situazione dal punto di vista alimentare.

Gli alimenti sono stati considerati non idonei al consumo umano e sono stati posti sotto sequestro, in attesa di un decreto di distruzione. Questa azione si inserisce in un più ampio impegno delle autorità locali per garantire la sicurezza alimentare e prevenire potenziali rischi sanitari per i consumatori. La polizia invita a mantenere alta l’attenzione riguardo alla provenienza e alla conservazione dei prodotti alimentari, soprattutto in aree turistiche dove la qualità è fondamentale.

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Calabria

Reggio Calabria | Bottiglia di benzina lasciata come messaggio intimidatorio all’ingresso di un esercizio commerciale

Una bottiglia di benzina è stata trovata all’ingresso di un ristorante nella zona di Spirito Santo a Reggio Calabria, in quello che sembra essere un atto intimidatorio. Il titolare dell’esercizio, Tommaso Marzullo, ha scoperto il messaggio minaccioso, che appare collegato a Davide Bilardi, un nuovo collaboratore di giustizia. La rosticceria, che si appresta ad aprire, si trova vicino agli uffici delle forze dell’ordine.

Gli agenti delle Volanti e della Scientifica sono intervenuti sul posto per raccogliere prove e hanno sequestrato la bottiglia. La squadra mobile ha già avviato indagini e ha informato la Direzione distrettuale antimafia, poiché l’area è controllata dalla cosca Libri, che sta vivendo momenti di tensione a seguito delle dichiarazioni di Bilardi.

Il collaboratore di giustizia ha già menzionato la rosticceria nei suoi verbali, sottolineando un episodio in cui un esponente della cosca si era presentato lamentando di non essere stato avvisato dell’apertura dell’attività commerciale. Questo potrebbe ora essere interpretato come un avvertimento o una ritorsione da parte della cosca nei confronti di Bilardi, che ha scelto di collaborare con le autorità. Le indagini continuano per chiarire la natura di questo gesto intimidatorio e il suo possibile significato per la comunità locale e per le dinamiche mafiose in atto.

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