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Attualità

Salute | Alzheimer, nuovo farmaco rallenta progressione malattia


I risultati di una sperimentazione clinica di fase III pubblicati sul Journal of the American Medical Association hanno rivelato che un nuovo farmaco sperimentale, il Donanemab, potrebbe rappresentare una svolta significativa nella lotta contro la malattia di Alzheimer. Questo anticorpo monoclonale mira a rimuovere la beta-amiloide, la proteina responsabile delle placche tipiche della malattia.

Noto come “Trailblazer-Alz 2”, lo studio ha coinvolto oltre 1.700 pazienti affetti da Alzheimer in fase iniziale, che sono stati divisi tra coloro che hanno ricevuto il Donanemab e quelli che hanno assunto un placebo. Dopo circa un anno e mezzo, i risultati hanno dimostrato che la progressione della malattia è stata significativamente rallentata nei pazienti trattati con Donanemab, con un ritardo del 35% nelle forme più precoci e del 22,3% nell’intero gruppo di pazienti. Questo si traduce in un prolungamento del periodo senza aggravamenti di circa 4,36 mesi. Inoltre, circa la metà dei pazienti trattati con il farmaco non ha mostrato segni di peggioramento per almeno un anno, rispetto al 29% dei pazienti nel gruppo del placebo.

Questi risultati giungono pochi giorni dopo l’approvazione completa dell’Fda di un altro farmaco, il lecanemab, che ha un meccanismo d’azione simile al Donanemab. Secondo un editoriale pubblicato sullo stesso numero della rivista, questi farmaci segnano l’inizio di una nuova era nella terapia dell’Alzheimer.

Tuttavia, rimangono ancora molte domande da risolvere, in particolare riguardo alla ponderazione dei benefici clinici rispetto ai rischi associati ai trattamenti. Gli autori dell’editoriale sottolineano l’importanza di una diagnosi tempestiva e accurata, oltre a una valutazione equilibrata dei rischi e dei benefici individuali, insieme a un’attenzione particolare alla gestione delle cure a lungo termine.

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Al via G7 della Cultura a Napoli, Giuli “Pilastro della convivenza civile”

Al via il G7 della Cultura a Napoli. “L’Italia crede che… la cultura sia un pilastro centrale della convivenza civile, un formidabile strumento di comprensione reciproca e di confronto, un antidoto a ogni forma di discriminazione ed estremismo, un formidabile volano di sviluppo sostenibile”. Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, aprendo i lavori.
– foto Agenzia Fotogramma –

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Alluvione in Emilia-Romagna, dal Governo 20 mln dopo stato di emergenza

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha presieduto una riunione in videocollegamento con l’Emilia Romagna sull’emergenza causata dal maltempo che ha colpito la regione. Alla riunione hanno partecipato il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, il vicepresidente facente funzioni della Regione Emilia Romagna, Irene Priolo, il capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabio Ciciliano, e il commissario straordinario di Governo alla ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione verificatasi in Emilia Romagna, Toscana e Marche, Francesco Paolo Figliuolo.

Meloni ha ribadito la solidarietà del Governo alla popolazione colpita dalle violente calamità naturali dei giorni scorsi e ha acquisito le informazioni più recenti sulla situazione degli sfollati e sull’andamento dei soccorsi.
Inoltre, ha assicurato che, non appena giungerà al Governo la richiesta di dichiarazione dello stato d’emergenza da parte della Regione Emilia Romagna, sarà convocato un Consiglio dei ministri che provvederà a stanziare 20 milioni per far fronte alle prime necessità e per il ripristino dei servizi essenziali, e che ulteriori stanziamenti saranno resi disponibili all’esito delle ricognizioni successive all’emergenza.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Castrovillari (CS) | Reparti ospedalieri otorino e pneumologia a rischio chiusura

L’ospedale “Pasquale Ferrari” sta affrontando gravi difficoltà operative, in particolare nei reparti di Otorinolaringoiatria e Pneumologia. Nonostante gli sforzi degli operatori sanitari, la situazione continua a destare preoccupazione: l’Otorino è a rischio di chiusura e la Pneumologia fatica a mantenere un numero adeguato di medici.

A settembre, l’assenza di un potenziamento significativo del personale ha aggravato le emergenze già esistenti. Con due medici in procinto di lasciare il servizio, l’Otorino si trova in una situazione critica, mentre la Pneumologia è in continua ricerca di nuovo personale, sia medico che infermieristico.

Questi problemi non sono nuovi; le difficoltà si accumulano da tempo e necessitano di interventi urgenti. Le lunghe liste d’attesa e la crescente richiesta di servizi ambulatoriali da parte della comunità locale evidenziano l’importanza di una sanità pubblica efficiente e reattiva.

Anche altri reparti, come Neurologia e Gastroenterologia, si trovano in una fase di emergenza. Le attese per le cure sono sempre più pesanti, mentre i lavori previsti per il Pronto Soccorso non sembrano risolvere i problemi strutturali più ampi che affliggono l’ospedale.

Un’altra questione cruciale è la situazione dell’Ortopedia-Traumatologia, chiusa nel 2014 e riaperta solo parzialmente successivamente. Nonostante gli annunci di un nuovo team medico e di piani per ripristinare i ricoveri, l’assenza di azioni concrete da parte dell’Asp ha portato a un immobilismo preoccupante.

In sintesi, il “Pasquale Ferrari” ha bisogno urgente di un rafforzamento del personale per poter ripristinare l’efficacia dei suoi servizi. Solo un investimento mirato e tempestivo nel capitale umano potrà garantire un futuro più stabile e di qualità per la sanità locale.

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