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Calabria

Cassano (CS) | Il prestanome dei Forastefano diventano collaboratore della Dda

Gravato da pesanti debiti, un vivaista residente a Spezzano Albanese, si è volontariamente proposto per fare da prestanome per la cosca, simulando la titolarità della locazione di due aziende. Dai documenti dell’inchiesta Kossa emerge chiaramente il ruolo di Luca Talarico, 43 anni, come “uomo di paglia” al servizio della cosca Forastefano. Le indagini, condotte dall’ex procuratore antimafia Nicola Gratteri, insieme all’aggiunto Vincenzo Capomolla e al pm antimafia Alessandro Riello, si sono protratte per tre anni (dal 2016 al 2019) coinvolgendo complessivamente 26 indagati. Esse hanno dimostrato l’attività operativa della cosca Forastefano, che dopo le indagini giudiziarie del 2008 si era riorganizzata infiltrandosi nuovamente nell’economia della Sibaritide, soprattutto nei settori agroalimentare e dei trasporti, avvalendosi di una presunta tregua mafiosa stipulata con il clan degli Zingari, anch’esso coinvolto in parte nell’inchiesta stessa. Talarico, in virtù della sua mancanza di precedenti penali, veniva presentato – per volontà di Pasquale Forastefano e Domenico Massa – come il mero affittuario delle società agricole “Agricola Torre della Chiesa” e “A.GRI.” con sede a Cassano, sebbene in realtà fossero controllate dalla cosca sibarita. Secondo quanto emerso dall’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia, Talarico era anche incaricato della riscossione del pizzo dalle vittime dell’attività estorsiva.

La Compagna si dissocia

Daniela Surugiu, ex compagna di Luca Talarico, ha dichiarato attraverso lo studio legale Mortati e Calderaro di prendere le distanze dalla decisione dell’ex compagno di collaborare con la giustizia, resa nota durante la precedente udienza del processo “Kossa”, un’inchiesta della Dda di Catanzaro che riguarda le ‘ndrine nella Sibaritide. Secondo una nota rilasciata dallo studio legale, che rappresenta Daniela Surutgiu, si precisa che la donna si dissocia formalmente dagli atti e dai comportamenti di Talarico come collaboratore di giustizia nel contesto del processo “Kossa”. Si sottolinea che Daniela Surutgiu è sempre stata all’oscuro delle attività e delle relazioni di Talarico nell’ambito criminale della Sibaritide. Gli avvocati Rosita Mortati, Sergio Mortati e Maria Calderaro affermano che Daniela Surutgiu e i suoi figli ribadiscono la loro totale volontà di dissociarsi dalle attività criminali dell’ex compagno e dalle sue relazioni con pregiudicati della zona, poiché tali comportamenti non appartengono né a lei né ai suoi figli.

Calabria

Bagnara Calabra (RC) | Denunciate Quattro Persone per Furto di Energia Elettrica, Arrestato un Commerciante

I Carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra, in collaborazione con il personale dell’Enel, hanno denunciato quattro persone residenti nella località Solano per furto aggravato di energia elettrica. Le indagini, condotte nell’ambito di un’attività mirata di controllo, hanno rivelato che gli indagati avevano realizzato allacci abusivi alla rete pubblica per alimentare illegalmente le proprie abitazioni.

Nel corso dello stesso controllo, le forze dell’ordine hanno scoperto che un commerciante locale, titolare di un panificio, utilizzava un bypass per alimentare il proprio esercizio commerciale. Questo stratagemma ha causato un danno economico significativo alla società erogatrice del servizio, stimato in circa 100.000 euro. Il commerciante è stato immediatamente arrestato, e il suo arresto è stato convalidato dal GIP del Tribunale di Reggio Calabria.

Tutti gli indagati, oltre ad essere chiamati a risarcire il consumo di energia stimato, dovranno rispondere del reato di furto aggravato. L’operazione rientra nelle attività di controllo e monitoraggio che l’Arma dei Carabinieri svolge costantemente per contrastare gli allacci abusivi e il furto di energia elettrica, reati che causano danni economici rilevanti e compromettono la corretta erogazione dei servizi pubblici essenziali.

Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari e, come previsto dalla legge, per tutti gli indagati vale il principio di non colpevolezza fino a sentenza definitiva.

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Calabria

Crotone | 31 arresti per associazione mafiosa, estorsione e traffico di droga

I Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone, con il supporto delle unità di Catanzaro, Vibo Valentia, Cosenza e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno eseguito un’importante operazione contro la criminalità organizzata, portando all’arresto di 31 persone. L’operazione è stata condotta sulla base di un provvedimento cautelare emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA).

Le persone arrestate sono accusate, a vario titolo, di “associazione per delinquere di tipo mafioso”, “estorsione”, “usura”, “danneggiamento”, “traffico di stupefacenti” e reati legati al possesso e uso di armi e sostanze esplodenti. Per 15 degli indagati è stata disposta la custodia in carcere, per 7 gli arresti domiciliari, mentre per 9 è stato imposto l’obbligo di dimora.

L’operazione rappresenta un duro colpo alle attività criminali della mafia locale, in particolare per quanto riguarda il controllo del traffico di droga e le pratiche di estorsione. Le indagini, attualmente nella fase preliminare, proseguiranno per accertare ulteriori dettagli sulle attività del gruppo mafioso coinvolto.

I particolari dell’operazione verranno illustrati durante una conferenza stampa che si terrà oggi, 20 settembre, alle ore 11:00 presso la Procura della Repubblica di Catanzaro.

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Calabria

Lamezia Terme (CZ) | Arrestato 37enne per spaccio di droga

Nella giornata odierna, i Carabinieri della Stazione di Lamezia Terme Sambiase hanno arrestato un uomo di 37 anni in flagranza di reato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’operazione è scaturita da una perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione dell’individuo, che ha portato al rinvenimento di circa 30 grammi di cocaina, insieme a piccole quantità di hashish e marijuana.

Durante la perquisizione, i militari hanno anche trovato materiale per il taglio, il peso e il confezionamento della droga. Tutto il materiale sequestrato è stato inviato per ulteriori analisi per confermare la composizione e la quantità esatta delle sostanze stupefacenti.

L’arrestato è stato inizialmente trasferito alla Casa Circondariale di Catanzaro. Successivamente, in sede di udienza di convalida, il Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.) del Tribunale di Lamezia Terme ha confermato la validità dell’arresto. Su richiesta della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, l’indagato è stato sottoposto a misure cautelari che includono l’obbligo di dimora nel Comune di residenza e l’obbligo di presentazione periodica alla Polizia Giudiziaria.

Questa operazione dimostra il continuo impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e il benessere della comunità. Si ricorda che l’indagato, come previsto dalla legge, non può essere considerato colpevole fino alla pronuncia di una sentenza definitiva.

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