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Calabria

Imperia | Processo Scajola a Reggio Calabria: “Il nostro assistito è innocente”

“Siamo assolutamente convinte che nel nostro caso ci sia la prova positiva dell’insussistenza del fatto”. La lega Elisabetta Busuito, assieme alla collega Patrizia Morello, difende l’ex ministro dell’Interno e attuale sindaco di Imperia Claudio Scajola nel processo “Breakfast” che si sta celebrando davanti alla Corte d’Appello di Reggio Calabria. E’ convinta dell’innocenza del suo assistito.  Il processo è stato aggiornato al 26 giugno quando si concluderanno le arringhe degli avvocati degli altri imputati e, nella stessa giornata, la Corte d’appello dovrebbe emettere la sentenza.

Accusato di procurata inosservanza della pena e condannato in primo grado a 2 anni di reclusione, Scajola è sotto processo con l’accusa di avere commesso il reato in favore dell’ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena, deceduto il 16 settembre 2022 a Dubai, dove si era rifugiato da dieci anni dopo essere stato condannato in via definitiva a tre anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa.

Essendo venuta meno l’aggravante mafiosa, già nella fase del dibattimento di primo grado e su richiesta della stessa Procura, nella precedente udienza la Procura generale aveva chiesto nei confronti di Scajola il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione.
Nell’ultima udienza le avvocate Busuito e Morello hanno contestato l’impianto accusatorio della Direzione distrettuale antimafia e, nonostante la richiesta di prescrizione avanzata dalla Procura generale, hanno chiesto “l’assoluzione nel merito” per Scajola, presente in aula, criticando le intercettazioni che secondo i legali restituiscono “un dato positivo”. Per l’avvocata Morello ci sono “una pletora di elementi fattuali e di diritto per dimostrare l’evidente assenza di responsabilità penale in capo a Scajola”. Secondo la legale, “è completamente assente qualsivoglia contributo materiale posto in essere da Scajola a favore della latitanza di Amedeo Matacena”.  

Calabria

Tropea | Prodotti surgelati nocivi: sequestro di 108 kg tra prodotti ittici e ortofrutticoli

La polizia ha recentemente sequestrato un carico di 108 chili di prodotti ittici e ortofrutticoli surgelati, trasportati in violazione delle normative igienico-sanitarie. L’operazione è avvenuta a Tropea, una delle località turistiche più rinomate della Calabria, dove il carico era destinato ad alcune attività commerciali.

Il controllo è stato effettuato dagli agenti del Posto Fisso di Tropea, che hanno notato un veicolo con comportamenti sospetti. A supporto delle operazioni, è intervenuto personale specializzato dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, per valutare la situazione dal punto di vista alimentare.

Gli alimenti sono stati considerati non idonei al consumo umano e sono stati posti sotto sequestro, in attesa di un decreto di distruzione. Questa azione si inserisce in un più ampio impegno delle autorità locali per garantire la sicurezza alimentare e prevenire potenziali rischi sanitari per i consumatori. La polizia invita a mantenere alta l’attenzione riguardo alla provenienza e alla conservazione dei prodotti alimentari, soprattutto in aree turistiche dove la qualità è fondamentale.

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Calabria

Reggio Calabria | Bottiglia di benzina lasciata come messaggio intimidatorio all’ingresso di un esercizio commerciale

Una bottiglia di benzina è stata trovata all’ingresso di un ristorante nella zona di Spirito Santo a Reggio Calabria, in quello che sembra essere un atto intimidatorio. Il titolare dell’esercizio, Tommaso Marzullo, ha scoperto il messaggio minaccioso, che appare collegato a Davide Bilardi, un nuovo collaboratore di giustizia. La rosticceria, che si appresta ad aprire, si trova vicino agli uffici delle forze dell’ordine.

Gli agenti delle Volanti e della Scientifica sono intervenuti sul posto per raccogliere prove e hanno sequestrato la bottiglia. La squadra mobile ha già avviato indagini e ha informato la Direzione distrettuale antimafia, poiché l’area è controllata dalla cosca Libri, che sta vivendo momenti di tensione a seguito delle dichiarazioni di Bilardi.

Il collaboratore di giustizia ha già menzionato la rosticceria nei suoi verbali, sottolineando un episodio in cui un esponente della cosca si era presentato lamentando di non essere stato avvisato dell’apertura dell’attività commerciale. Questo potrebbe ora essere interpretato come un avvertimento o una ritorsione da parte della cosca nei confronti di Bilardi, che ha scelto di collaborare con le autorità. Le indagini continuano per chiarire la natura di questo gesto intimidatorio e il suo possibile significato per la comunità locale e per le dinamiche mafiose in atto.

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Procura di Castrovillari | Bergamini, il calciatore del Cosenza morto nel 1989, chiesti 23 anni di reclusione per l’ex fidanzata

I pubblici ministeri della Procura di Castrovillari hanno chiesto una condanna a 23 anni di reclusione per Isabella Internò, l’ex fidanzata di Donato Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza tragicamente scomparso il 18 novembre 1989 lungo la statale 106 a Roseto Capo Spulico. La donna è accusata di omicidio volontario in concorso con ignoti e il caso è attualmente sotto esame presso la Corte d’Assise di Cosenza.

La richiesta di condanna è stata presentata dal pm Luca Primicerio, supportato dal procuratore di Castrovillari, Alessandro D’Alessio, al termine di una requisitoria che ha avuto inizio ieri. È importante notare che Isabella Internò non era presente in aula durante la formulazione della richiesta. La vicenda, avvolta da un lungo mistero e controversie, continua a suscitare grande interesse e attenzione da parte dell’opinione pubblica e dei media.

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