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Calabria

Cosenza | Dopo partita Cosenza-Catanzaro scontri tra tifosi e forze dell’ordine: 13 feriti


Dopo una giornata di festa, il derby calabrese ha avuto un brutto epilogo con scontri tra i tifosi del Catanzaro e le forze dell’ordine al termine della partita. I disordini sono iniziati dopo che i tifosi giallorossi hanno lasciato lo stadio San Vito, con i primi scontri che hanno avuto luogo nei pressi della Polisportiva Real Cosenza, a breve distanza dallo stadio. Altri momenti di tensione si sono verificati vicino allo svincolo di Cosenza Nord, con scontri tra le due fazioni di tifosi e le forze dell’ordine.

I pullman dei tifosi giallorossi, provenienti dalla curva nord dello stadio San Vito, sono stati fatti transitare verso lo svincolo di Cosenza Nord dell’autostrada A2, per poi essere diretti verso Catanzaro. Nei pressi del Mc Donald’s di Quattromiglia, sono scoppiati nuovi scontri, con i tifosi cosentini che hanno lanciato torce e pietre contro il pullman giallorosso. Questo è stato il momento più critico, con i tifosi del Catanzaro che sono scesi dal pullman dando inizio agli scontri con le forze dell’ordine. Un uomo è rimasto ferito e è stato soccorso all’interno del Mc con alcuni punti di sutura, mentre tredici agenti sono rimasti feriti o contusi. Alcuni tifosi del Catanzaro sono stati identificati dalle forze dell’ordine. È stato notato che i tifosi del Catanzaro erano in numero maggiore rispetto ai 800 ai quali era stato limitato l’accesso allo stadio. Il settore ospite del Cosenza ha una capienza di oltre 1900 posti ed era quasi pieno.

Prima della partita, i dirigenti della società del Catanzaro, oggetto di contestazioni da parte dei tifosi di casa, hanno dovuto lasciare il settore loro assegnato per assistere alla gara per motivi di sicurezza, venendo accompagnati in un’altra area dello stadio. Attualmente, gli investigatori stanno analizzando i video provenienti dal sistema di sorveglianza del centro commerciale e altri girati da privati cittadini, che circolano sui social media. Questi video potrebbero fornire una ricostruzione definitiva degli eventi.

Calabria

Bagnara Calabra (RC) | Denunciate Quattro Persone per Furto di Energia Elettrica, Arrestato un Commerciante

I Carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra, in collaborazione con il personale dell’Enel, hanno denunciato quattro persone residenti nella località Solano per furto aggravato di energia elettrica. Le indagini, condotte nell’ambito di un’attività mirata di controllo, hanno rivelato che gli indagati avevano realizzato allacci abusivi alla rete pubblica per alimentare illegalmente le proprie abitazioni.

Nel corso dello stesso controllo, le forze dell’ordine hanno scoperto che un commerciante locale, titolare di un panificio, utilizzava un bypass per alimentare il proprio esercizio commerciale. Questo stratagemma ha causato un danno economico significativo alla società erogatrice del servizio, stimato in circa 100.000 euro. Il commerciante è stato immediatamente arrestato, e il suo arresto è stato convalidato dal GIP del Tribunale di Reggio Calabria.

Tutti gli indagati, oltre ad essere chiamati a risarcire il consumo di energia stimato, dovranno rispondere del reato di furto aggravato. L’operazione rientra nelle attività di controllo e monitoraggio che l’Arma dei Carabinieri svolge costantemente per contrastare gli allacci abusivi e il furto di energia elettrica, reati che causano danni economici rilevanti e compromettono la corretta erogazione dei servizi pubblici essenziali.

Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari e, come previsto dalla legge, per tutti gli indagati vale il principio di non colpevolezza fino a sentenza definitiva.

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Calabria

Crotone | 31 arresti per associazione mafiosa, estorsione e traffico di droga

I Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone, con il supporto delle unità di Catanzaro, Vibo Valentia, Cosenza e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno eseguito un’importante operazione contro la criminalità organizzata, portando all’arresto di 31 persone. L’operazione è stata condotta sulla base di un provvedimento cautelare emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA).

Le persone arrestate sono accusate, a vario titolo, di “associazione per delinquere di tipo mafioso”, “estorsione”, “usura”, “danneggiamento”, “traffico di stupefacenti” e reati legati al possesso e uso di armi e sostanze esplodenti. Per 15 degli indagati è stata disposta la custodia in carcere, per 7 gli arresti domiciliari, mentre per 9 è stato imposto l’obbligo di dimora.

L’operazione rappresenta un duro colpo alle attività criminali della mafia locale, in particolare per quanto riguarda il controllo del traffico di droga e le pratiche di estorsione. Le indagini, attualmente nella fase preliminare, proseguiranno per accertare ulteriori dettagli sulle attività del gruppo mafioso coinvolto.

I particolari dell’operazione verranno illustrati durante una conferenza stampa che si terrà oggi, 20 settembre, alle ore 11:00 presso la Procura della Repubblica di Catanzaro.

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Calabria

Lamezia Terme (CZ) | Arrestato 37enne per spaccio di droga

Nella giornata odierna, i Carabinieri della Stazione di Lamezia Terme Sambiase hanno arrestato un uomo di 37 anni in flagranza di reato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’operazione è scaturita da una perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione dell’individuo, che ha portato al rinvenimento di circa 30 grammi di cocaina, insieme a piccole quantità di hashish e marijuana.

Durante la perquisizione, i militari hanno anche trovato materiale per il taglio, il peso e il confezionamento della droga. Tutto il materiale sequestrato è stato inviato per ulteriori analisi per confermare la composizione e la quantità esatta delle sostanze stupefacenti.

L’arrestato è stato inizialmente trasferito alla Casa Circondariale di Catanzaro. Successivamente, in sede di udienza di convalida, il Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.) del Tribunale di Lamezia Terme ha confermato la validità dell’arresto. Su richiesta della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, l’indagato è stato sottoposto a misure cautelari che includono l’obbligo di dimora nel Comune di residenza e l’obbligo di presentazione periodica alla Polizia Giudiziaria.

Questa operazione dimostra il continuo impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e il benessere della comunità. Si ricorda che l’indagato, come previsto dalla legge, non può essere considerato colpevole fino alla pronuncia di una sentenza definitiva.

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