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Cronaca

Bari | Gli affari del clan Parisi nel business del caffè per riciclare i soldi

Le recenti indagini che hanno condotto all’esecuzione di 130 misure cautelari a Bari, comprendenti detenzioni carcerarie, arresti domiciliari e l’amministrazione giudiziaria delle società Amtab e Maldarizzi Automotive, hanno svelato anche le attività illecite del clan mafioso Parisi nel settore del commercio del caffè. Questo clan ha imposto coercitivamente a bar e attività commerciali di vendere esclusivamente il caffè prodotto dalla criminalità organizzata, spesso dopo averlo acquistato in modo illegale.

Secondo quanto riportato negli atti della Dda di Bari, il settore del caffè è risultato essere un terreno attraente per gli investimenti del clan, in quanto il prodotto finito offre ricavi interessanti con investimenti minimi. Il clan avrebbe guadagnato circa 10 euro per ogni chilo di caffè venduto, investendo denaro sporco nel commercio illegale.

Le imprese Torregina Caffè, Raro srl e Caffè Sartoriale sono state ricondotte al clan dalle autorità investigative. La prima, associata a Tommaso ‘Tommy’ Parisi (figlio del boss ‘Savinuccio’) e a Christopher Luigi Petrone, mentre il fratello del capo, Massimo Parisi, era “socio occulto” della seconda azienda. Tutti e tre sono attualmente detenuti.

Il modus operandi del clan, come sottolineato dal pm, si basa su metodi estorsivi e coercitivi, che permettono di controllare le attività commerciali, garantendo profitti illeciti e sottraendoli alle imposte fiscali. Questa pratica si configura come una vera e propria concorrenza sleale rispetto alla legalità dello Stato, favorendo il clan nei confronti degli imprenditori locali.

Calabria

Cutro (KR) | Accusato di aggressione sessuale era ricercato in Inghilterra, arrestato iracheno

Un cittadino iracheno di 49 anni, residente a Cutro, è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Crotone, poiché ricercato a livello internazionale per reati di aggressione e violenza sessuale. Le accuse risalgono a episodi avvenuti nel 2018 e nel 2019 in Inghilterra, in particolare a Liverpool e Loughborough, dove l’uomo sarebbe stato responsabile di aggressioni nei confronti di due donne.

La cattura è avvenuta a seguito di una segnalazione da parte del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha attivato le indagini necessarie. Grazie a un’attenta attività investigativa, gli agenti sono riusciti a rintracciare l’individuo, che aveva recentemente fatto ingresso in Italia viaggiando in autobus. L’arresto rappresenta un’importante operazione per la sicurezza e il contrasto alla criminalità internazionale, dimostrando l’efficacia della cooperazione tra le forze di polizia nazionali e internazionali.

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Cronaca

Firenze | Arrestati due giovani per truffa

GdF Firenze

Nel quartiere 5 di Firenze, due giovani di origine sinti sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza dopo aver tentato di ingannare un cittadino locale nella compravendita di orologi di lusso. Durante un controllo in un bar, i militari hanno osservato la trattativa tra i ragazzi e il venditore, notando che questi mostrano al potenziale acquirente uno zaino pieno di mazzette di banconote.

Un’accurata ispezione ha rivelato che, mentre alcune banconote erano autentiche, il resto del denaro era falso. In totale, sono state sequestrate 230.500 euro, di cui solo 10.300 in banconote genuine. Inoltre, all’interno di un trolley portato dai giovani, è stata rinvenuta una macchina conta-soldi, evidenziando l’intento fraudolento.

I due arrestati, già con precedenti penali, sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’operazione sottolinea l’importante ruolo della Guardia di Finanza nella lotta contro le frodi e nel proteggere i cittadini onesti, rafforzando la sicurezza del sistema economico. Le indagini sono attualmente in corso per chiarire ulteriori dettagli e responsabilità legali.

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Cronaca

Venezia | Blitz della Guardia di Finanza: sequestrati 2.700 kg di vongole

GdF Venezia

L’operazione della Guardia di Finanza di Chioggia ha portato al sequestro di 2.700 kg di vongole veraci, destinate a un mercato illecito, privo di qualsiasi tracciabilità sanitaria. Il valore commerciale del carico sequestrato si attesta intorno ai 32.000 euro. Durante l’operazione, è stato anche confiscato un natante dotato di un potente motore fuoribordo, e sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di 8.000 euro.

I controlli, che hanno coinvolto diverse unità navali e pattuglie terrestri, si sono concentrati non solo sulle aree di raccolta, ma anche sul trasporto delle vongole, garantendo che ogni partita di molluschi rispettasse le normative vigenti. La mancanza di documentazione sanitaria ha reso impossibile garantire la sicurezza del prodotto, suscitando preoccupazioni per la salute dei consumatori.

L’iniziativa della Guardia di Finanza è parte di un più ampio impegno per la tutela della salute pubblica e per la promozione di pratiche di pesca legali, specialmente in un contesto economico già compromesso dalla presenza del granchio blu, una specie invasiva che sta devastando l’ecosistema lagunare.

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