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Cronaca

Udine | Un cippo in memoria di Lorenzo Parelli a Udine: Un monito per la sicurezza sul lavoro

Oggi, al Parco Moretti di Udine, è stato inaugurato un cippo in pietra piasentina dedicato a Lorenzo Parelli, lo studente 18enne dell’Istituto Bearzi, tragicamente scomparso il 22 gennaio 2022 nell’ultimo giorno del suo tirocinio presso un’azienda friulana. La cerimonia di inaugurazione ha visto la partecipazione dei genitori di Lorenzo, Maria Elena Dentesano e Dino Parelli, e della sorella Valentina.

Il cippo è stato realizzato dall’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro (Anmil) di Udine, che ha voluto commemorare la vita di Lorenzo e sensibilizzare sull’importanza della formazione per la sicurezza sul posto di lavoro. Nel 2023, l’Italia ha registrato 1041 morti sul lavoro, di cui 22 nel Friuli Venezia Giulia.

La scelta di utilizzare una frase del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “Il segno di Lorenzo è destinato a rimanere nella vita di chi lo ha conosciuto, di chi lo ha amato, di chi ha apprezzato la sua passione”, rende omaggio al giovane e sottolinea l’impatto che la sua breve vita ha avuto sulla comunità.

Il presidente Anmil Udine, Luigi Pischiutta, ha sottolineato l’importanza della formazione continua e differenziata per la sicurezza sul lavoro nelle scuole, enfatizzando la necessità di aggiornamenti costanti.

Il cippo, una colonna ‘interrotta’ che simbolicamente rappresenta “una vita spezzata”, è stato completato alla sommità da un lavoro realizzato dagli allievi della Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo. Il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, ha richiamato l’attenzione sulla Carta di Lorenzo, un documento di intenti firmato da associazioni, sindacati e istituzioni, che si propone come decalogo per la prevenzione degli incidenti sul lavoro.

La cerimonia ha suscitato riflessioni sulla necessità di un impegno collettivo per garantire la sicurezza sul lavoro e prevenire tragedie simili in futuro.

Calabria

Bagnara Calabra | Allacci abusivi alla rete pubblica, 4 denunce

Un’operazione congiunta tra i carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra e il personale dell’Enel ha portato alla denuncia di quattro residenti della località Solano per aver effettuato allacci abusivi alla rete elettrica. Queste manovre illecite permettevano loro di alimentare le proprie abitazioni senza pagare per il servizio.

Inoltre, durante le verifiche, è emerso che un commerciante locale, titolare di un panificio, stava utilizzando un bypass per alimentare la sua attività, causando un danno economico significativo alla società fornitrice di energia. Il valore del danno è stato stimato attorno ai 100mila euro.

L’arresto del panificatore è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria. Tutti gli indagati, oltre ad affrontare le conseguenze penali per furto aggravato, dovranno anche risarcire il consumo elettrico stimato.

Questo episodio evidenzia l’importanza della vigilanza nel settore energetico e le misure necessarie per contrastare comportamenti fraudolenti che danneggiano non solo le aziende ma anche i cittadini che rispettano le norme.

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Calabria

Corigliano Rossano (CS) | Maltrattamenti in famiglia, offese alla moglie e costrizione a lasciare il posto di lavoro, arrestato

Un episodio inquietante si è concluso con l’arresto di un uomo di 40 anni, ritenuto responsabile di maltrattamenti nei confronti della sua compagna. L’operazione, condotta dai carabinieri della Stazione di Corigliano Scalo in collaborazione con il Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, ha visto il coinvolgimento della Procura della Repubblica di Castrovillari.

Le indagini hanno rivelato un quadro drammatico: la vittima, una giovane madre, ha vissuto per lungo tempo sotto un regime di vessazioni sistematiche. Le umiliazioni subite si sono manifestate in comportamenti aggressivi e denigratori, volti a minare la sua autostima e a creare una forte dipendenza economica. La situazione è degenerata fino a spingerla a chiedere aiuto, determinata a liberarsi da una condizione insostenibile per sé e per i suoi figli.

Grazie alla collaborazione tra le forze dell’ordine e il supporto della Procura, è stata predisposta una misura cautelare in carcere per l’arrestato. Questa decisione è stata presa per prevenire ulteriori atti di violenza e garantire la sicurezza della donna e dei suoi bambini, che ora si trovano in una comunità protetta, lontani da ogni pericolo.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha accolto le richieste della Procura, emettendo un’ordinanza di custodia cautelare, e l’uomo è stato trasferito nel carcere di Castrovillari. Questo intervento sottolinea l’importanza della tutela delle vittime di violenza domestica e il ruolo cruciale delle istituzioni nel combattere tali fenomeni.

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Cronaca

Lazio | Estorsioni nel Reatino: due arresti

CC Rieti

Negli ultimi giorni, la Stazione Carabinieri di Rieti ha portato a termine un’importante operazione contro l’estorsione, arrestando un trentaseienne e denunciando un sessantaquattrenne. I due sono accusati di aver minacciato un uomo per anni, costringendolo a pagare somme significative di denaro, superando i 30.000 euro, attraverso intimidazioni e aggressioni, anche nei confronti della compagna disabile della vittima.

L’indagine è partita dalla denuncia della vittima, che ha finalmente trovato il coraggio di segnalare le minacce subite. I militari hanno predisposto un servizio di osservazione e, durante un incontro programmato con gli estorsori, hanno colto in flagranza di reato l’autore del ritiro di una somma di denaro. L’operazione ha portato all’identificazione del secondo complice, che è stato denunciato.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato l’arresto e, a fronte delle prove raccolte, ha disposto misure cautelari: uno dei due estorsori è stato trasferito in carcere, mentre l’altro è agli arresti domiciliari. Questa azione segna un passo significativo nella lotta contro l’estorsione e la protezione delle vittime, evidenziando l’importanza della denuncia per combattere tali reati.

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