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Curiosità

SAI CHE… E’ stata riscoperta la USS Stewart: la Nave Fantasma del Pacifico Riemerge Dopo 80 Anni?

Una straordinaria scoperta nel cuore del Pacifico ha riportato alla luce la USS Stewart, un cacciatorpediniere americano scomparso nel nulla dopo la Seconda guerra mondiale. Questo relitto, noto anche come “nave fantasma del Pacifico”, è stato rinvenuto a oltre 1.000 metri di profondità al largo della costa californiana, dopo un’attenta esplorazione condotta da un team di esperti e appassionati di storia marittima.

Costruita nel 1919, la USS Stewart non ha mai visto azioni durante la Prima guerra mondiale, ma ha giocato un ruolo cruciale nella lotta contro l’imperialismo giapponese nelle acque del Pacifico. Dopo essere stata danneggiata in combattimento nel 1942 e abbandonata dal suo equipaggio durante un’incursione nemica, la nave cadde nelle mani giapponesi, che la ripararono e la utilizzarono per i propri scopi militari. Alla fine della guerra, fu nuovamente ceduta alla Marina americana, ma il suo viaggio di ritorno si concluse tragicamente quando fu affondata a causa dei danni subiti.

La scoperta della USS Stewart rappresenta un’importante opportunità per lo studio di questo cacciatorpediniere e per la comprensione delle complessità della Guerra del Pacifico. Gli esperti hanno utilizzato droni subacquei avanzati per scandagliare il fondale oceanico, in un’impresa che ha richiesto tempo e precisione.

James Delgado, vicepresidente senior di SEARCH, ha sottolineato l’importanza di questo ritrovamento, evidenziando come la nave simboleggi la ricca e complessa storia navale di quel periodo. La USS Stewart si unisce così a un numero crescente di relitti, con oltre 8.000 navi affondate durante il secondo conflitto mondiale, un tema che solleva preoccupazioni per la salute degli oceani e la conservazione del patrimonio storico marittimo.

Curiosità

SAI CHE… Origini possiede il Gioco più Amato dagli Italiani ossia il Fantacalcio?

Negli ultimi giorni, il termine “Fantacalcio” è tornato a risuonare tra gli appassionati di sport, mentre gli amanti del calcio si preparano per le aste e le sfide tra amici. Ma quali sono le origini di questo fenomeno che ha rivoluzionato il modo di vivere il weekend sportivo?

Il Fantacalcio, una forma di gioco fantasy che coinvolge i calciatori di Serie A, è nato nel 1990, quando Riccardo Albini ha deciso di trarre ispirazione da un gioco simile popolare negli Stati Uniti, il Fantasy Football. La sua introduzione in Italia ha segnato l’inizio di un’epoca in cui i tifosi non si limitavano più a seguire le partite, ma diventavano protagonisti attivi nella creazione delle proprie squadre.

La sua diffusione, tuttavia, non è stata immediata. Negli anni successivi, la Gazzetta dello Sport ha giocato un ruolo cruciale nel far conoscere il gioco, iniziando a pubblicare le valutazioni dei calciatori nel 1994. Questo passaggio ha dato la possibilità ai fantallenatori di calcolare i punteggi delle proprie squadre in base alle prestazioni reali dei giocatori in campo.

Il cuore del Fantacalcio risiede nell’asta, un momento di grande entusiasmo e competizione. Un gruppo di amici si riunisce per selezionare i propri calciatori, ciascuno con un budget di partenza. Da quel momento in poi, la sfida continua durante le partite di campionato, con ogni gol e ogni assist che può portare punti preziosi.

Oggi, il Fantacalcio è diventato un rito collettivo che coinvolge milioni di italiani, unendo la passione per il calcio con la strategia del gioco. Con le sue regole semplici ma coinvolgenti, il Fantacalcio continua a regalare emozioni e sfide, rendendo ogni weekend un’opportunità per divertirsi e competere con amici e familiari.

Preparati, quindi, a dare il via alla tua avventura nel Fantacalcio: l’asta ti aspetta!

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Curiosità

SAI CHE…Un Asteroide Gigante Sorvola la Terra?

Il 16 settembre 2024, un asteroide dalle dimensioni straordinarie ha attratto l’attenzione della comunità scientifica mentre sorvolava la Terra. Denominato 2024 ON, questo corpo celeste ha mostrato una forma singolare, simile a un enorme “cacahuete” che rotola nello spazio. La sua traiettoria lo ha portato a una distanza di circa 621.000 miglia dal nostro pianeta, ovvero 2,6 volte la distanza lunare, senza costituire un pericolo immediato.

Rilevato per la prima volta a luglio dal sistema ATLAS situato alle Hawaii, l’asteroide misura circa 350 metri di lunghezza, una dimensione paragonabile a quella dell’Empire State Building. Le indagini radar condotte dal Goldstone Solar System Radar della NASA hanno rivelato che 2024 ON è un “contact binary”, il che significa che è composto da due corpi minori interconnessi. Uno di questi corpi è circa il 50% più grande dell’altro, uniti da un “collo” che ne delinea la forma peculiare.

Curiosamente, questa tipologia di asteroidi non è così rara: si stima che circa il 14% degli asteroidi di dimensioni simili presenti strutture analoghe. Le immagini radar hanno anche mostrato particolari interessanti della superficie dell’asteroide, con massi che appaiono come punti luminosi, aggiungendo un ulteriore fascino a questo evento astronomico.

Questo non è il primo avvistamento di un asteroide dalla forma strana: un altro oggetto simile, 2024 JV33, aveva già effettuato una visita ravvicinata ad agosto. Fortunatamente, la NASA conferma che, sebbene questi asteroidi siano classificati come “potenzialmente pericolosi”, nessuno di essi rappresenta una minaccia imminente per la Terra nel prossimo futuro. Le osservazioni continue e l’analisi di questi fenomeni offrono spunti preziosi per comprendere meglio l’universo che ci circonda.

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Curiosità

SAI CHE… Le persone schizofreniche sentono le voci e perchè?

Recenti ricerche hanno messo in luce un aspetto inedito delle allucinazioni uditive nei pazienti affetti da schizofrenia, suggerendo che la loro origine possa risiedere non solo nel sistema uditivo, ma anche nelle connessioni tra il sistema motorio e quello uditivo del cervello. Questi risultati potrebbero rivoluzionare l’approccio terapeutico attuale.

Tradizionalmente, si pensava che le allucinazioni uditive fossero principalmente legate a disfunzioni del sistema uditivo. Tuttavia, gli scienziati hanno scoperto che molti pazienti schizofrenici faticano a distinguere tra i loro pensieri e le voci esterne, il che suggerisce che la loro percezione delle voci possa essere influenzata da meccanismi più complessi.

Un aspetto chiave di questa ricerca è il concetto di “efference copy” (EC), un segnale generato dal sistema motorio che rappresenta l’intenzione comunicativa di una persona. In situazioni normali, questo segnale permette al cervello di sincronizzare i pensieri con i suoni emessi. Tuttavia, nei pazienti che sentono voci, questo segnale può diventare impreciso, creando disallineamenti che portano a percezioni errate.

Un team di ricercatori ha analizzato l’attività cerebrale di 40 pazienti, suddividendoli tra coloro che sentivano voci e quelli che non ne sperimentavano. I risultati hanno mostrato che, mentre il “corollary discharge” (CD) era compromesso in entrambi i gruppi, solo i pazienti con allucinazioni uditive presentavano un EC “rumoroso”. Questo indica che il segnale non si dirigeva correttamente verso le aree del cervello responsabili della percezione dei suoni, attivando aree non correlate.

Queste scoperte aprono nuove strade per il trattamento della schizofrenia, suggerendo che le terapie dovrebbero considerare anche la componente motoria oltre a quella uditiva. Con un cambio di paradigma nella comprensione della malattia mentale, ci si aspetta che approcci più mirati possano migliorare significativamente la qualità della vita di chi soffre di schizofrenia.

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