Cronaca
Operazione contro gli Ultrà: svelati intrighi e estorsioni nel calcio milanese
Un’ampia operazione delle forze dell’ordine ha portato all’arresto di 19 individui, tra cui figure di spicco delle tifoserie di Inter e Milan, svelando un sistema intricato di estorsioni e alleanze illecite. Gli investigatori hanno scoperto un “patto di non belligeranza” tra le due curve, che, a prima vista, sembrava un accordo per una gestione pacifica degli eventi calcistici. Tuttavia, le indagini hanno rivelato legami criminosi finalizzati al profitto, coinvolgendo traffici illeciti e infiltrazioni della ‘ndrangheta.
Tra i nomi noti coinvolti, si segnala Marco Ferdico, leader della Curva Nord dell’Inter, e Luca Lucci, capo degli ultrà milanisti, già noto per le sue condanne precedenti. È emerso anche il coinvolgimento di Christian Rosiello, bodyguard del cantante Fedez. Le accuse spaziano dall’estorsione al metodo mafioso, mentre si indaga anche su un consigliere regionale lombardo per corruzione legata agli appalti per i parcheggi allo stadio di San Siro.
In un contesto di crescente preoccupazione per la sicurezza pubblica, la Procura di Milano ha avviato un procedimento di prevenzione nei confronti delle società calcistiche, richiedendo loro di dimostrare la discontinuità con gli ultras e l’adozione di misure organizzative per prevenire infiltrazioni illecite. Se non dovessero dimostrare tali cambiamenti, potrebbero affrontare severe conseguenze legali, incluso un possibile commissariamento.
L’inchiesta ha rivelato anche pratiche estorsive relative ai servizi di catering e alle vendite di cibo nei pressi dello stadio, confermando l’esistenza di un’operazione criminale radicata che sfrutta la passione calcistica per il profitto. Con un focus su attività come pestaggi e intimidazioni, questa operazione segna un passo significativo nella lotta contro la criminalità organizzata nel mondo del calcio.
Cronaca
Meloni, “Italia in prima linea per la stabilità del Libano e la sicurezza del contingente UNIFIL”
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso profonda preoccupazione per l’evolversi della crisi in Libano, mantenendo un dialogo costante con i vertici dei Ministeri della Difesa e degli Esteri. La priorità del governo italiano rimane la salvaguardia della popolazione civile e la sicurezza del personale italiano impiegato nella missione UNIFIL, situata nel sud del Paese. Meloni ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale per garantire la stabilizzazione del confine tra Israele e Libano e favorire il ritorno degli sfollati alle loro abitazioni. L’Italia, con il suo ruolo di Presidente del G7, ribadisce il proprio impegno per una de-escalation regionale, sottolineando la necessità di misure immediate per evitare un’escalation del conflitto.
Cronaca
Forlì-Cesena | Vincite milionarie nascoste: due persone percepivano il Reddito di Cittadinanza
La Guardia di Finanza di Forlì-Cesena ha scoperto due individui che, nonostante avessero vinto quasi un milione di euro tramite il gioco online, continuavano a percepire il Reddito di Cittadinanza. Le indagini, condotte dalle Fiamme Gialle di Cesena, hanno rivelato che i due soggetti, residenti rispettivamente a Cesena e Bagno di Romagna, avevano ottenuto il beneficio per oltre 41.000 euro complessivi, omettendo di dichiarare le vincite nelle loro Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU).
Le vincite, rispettivamente superiori a 475.000 e 500.000 euro, sono state identificate grazie all’analisi delle movimentazioni dei conti di gioco dei due soggetti. Tuttavia, queste somme non sono mai state riportate alle autorità competenti, con l’intento di continuare a ricevere il sostegno pubblico.
Questo episodio si inserisce in un più ampio quadro di controlli che, nei primi nove mesi dell’anno, ha portato all’individuazione di 25 persone nella provincia di Forlì-Cesena, accusate di aver indebitamente percepito il Reddito di Cittadinanza per un totale di oltre 260.000 euro.
Le persone coinvolte sono state denunciate per indebita percezione del sussidio e segnalate all’INPS per il recupero delle somme non dovute. L’operazione sottolinea l’impegno delle autorità nel contrasto agli abusi delle misure di sostegno economico, a tutela delle risorse destinate ai cittadini realmente bisognosi.
Cronaca
Squinzano (LE) | Scoperta sala slot illegale: maxi sequestro per 90.000 Euro
Nel corso di un’operazione volta a contrastare il gioco illegale nella provincia di Lecce, la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e Monopoli hanno scoperto una sala slot non autorizzata a Squinzano. All’interno di un locale commerciale, le autorità hanno rinvenuto sei apparecchi da gioco privi delle necessarie licenze e non collegati alla rete di controllo statale.
Oltre al sequestro degli apparecchi, che contenevano 1.600 euro in contanti, sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di 60.000 euro. Inoltre, tre computer collegati a internet e utilizzati per il gioco online hanno portato a un’ulteriore multa di 30.000 euro.
L’operazione ha permesso di accertare un’evasione fiscale di oltre 1,3 milioni di euro, con sanzioni tributarie superiori ai 2,8 milioni di euro. Le forze dell’ordine sottolineano come il settore del gioco illegale continui ad attirare l’interesse della criminalità economica, e ribadiscono l’importanza del loro impegno per la tutela delle fasce più vulnerabili della popolazione, come i minori.
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