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Scienza e Salute

“Viva la pancia”, per educare i bambini su igiene e alimentazione

In occasione del Purpose Day 2024, l’evento annuale di Opella, Business Unit Consumer Healthcare di Sanofi, che rappresenta un’opportunità importante per mettere in pratica l’impegno sociale aziendale attraverso un’attività di volontariato che coinvolge anche i collaboratori, parte la campagna di comunicazione a supporto dell’iniziativa “Viva la Pancia”. Questa è stata lanciata da Enterogermina Integratori Alimentari, brand dedicato al benessere intestinale, e Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro.

Formare i bambini e le famiglie che vivono in contesti difficili su come condurre un sano stile di vita, partendo da una corretta nutrizione e pratiche igieniche costanti, è l’obiettivo di “Viva la Pancia”, progetto lanciato a fine 2023 e che dal 24 settembre scorso è oggetto di una campagna di comunicazione digitale sui principali network che proseguirà per 4 settimane. La campagna avrà il supporto di 2 ambassador d’eccezione: Chiara Maci e I Soldi Spicci che racconteranno l’iniziativa sui loro canali.
Il progetto si sviluppa in 10 giornate durante le quali sono organizzate attività di intrattenimento educativo volte ad insegnare alle bambine e ai bambini l’importanza di igiene e nutrizione per mantenere l’intestino in salute. Le attività ricreative si svolgono all’interno di 10 Punti Luce di Save the Children, spazi ad alta densità educativa che sorgono nei quartieri e nelle periferie maggiormente svantaggiate delle città italiane, per offrire opportunità formative ed educative gratuite a bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni.

I 10 Punti Luce coinvolti nell’iniziativa sono: Milano Giambellino e Milano Quarto Oggiaro, Ancona, Napoli Chiaiano, Palermo ZEN e ZISA, Casal di Principe, Platì, Scalea e San Luca.
Articolato in 10 laboratori in ciascun Punto Luce, per un totale di 100 appuntamenti, da svolgersi nel corso del 2024, con una frequenza di circa una sessione al mese, il progetto “Viva la Pancia” è stato organizzato per approfondire argomenti importanti legati soprattutto alla salute e al benessere e, dopo quasi 1 anno, ha permesso di raggiungere e formare circa 1600 minori.
Ogni lezione è composta da 2 parti: nella prima, grazie al sostegno dell’associazione “Arte Bambini”, una casa editrice accreditata dal MIUR con oltre trent’anni di esperienza nel settore della formazione, e attraverso alcune storie raccontate con la tradizionale tecnica narrativa giapponese del Kamishi Bai – che permette di ascoltare le storie guardando solo tavole illustrate facilitandone la comprensione -, i bambini potranno scoprire la differenza tra batteri “buoni” e “cattivi” imparando le norme basilari di igiene personale e alimentazione sana.
Nella seconda parte, è previsto un laboratorio, a cura di Scienza Divertente, in cui i bambini sperimenteranno giocando quello che hanno appena imparato.

L’iniziativa coincide con l’avvio del Purpose Day 2024 di Opella Italia, che coinvolge la quasi totalità dei dipendenti, rappresentando una giornata di impegno sociale per generare un impatto positivo sostenendo le comunità. I materiali prodotti nel corso della giornata del Purpose Day – tra cui carte memory e poster -, saranno poi utilizzati e distribuiti nelle sedi di progetto di Save the Children in Italia e saranno lo strumento con cui gli educatori sensibilizzeranno minori, adolescenti e adulti sulle corrette pratiche dell’igiene personale e igiene della propria famiglia.
Inoltre, tutti i dipendenti possono dedicare, nel corso dell’anno una ulteriore giornata di lavoro al volontariato sociale, partecipando attivamente alle attività previste nei Punti Luce, affiancando gli educatori di Save the Children nello svolgimento dell’attività educativa “Viva la Pancia”.

Oltre a “Viva la Pancia”, Enterogermina Integratori Alimentari e Save the Children hanno messo a disposizione di quartieri svantaggiati, due Unità Socio-sanitarie Mobili che opereranno nelle aree limitrofe ai Punti Luce di Ostia e Palermo. Queste offriranno servizi di vario tipo come consulenze psico-sociali e pediatriche, diffusione di buone pratiche d’igiene e alimentazione espressamente dedicati all’infanzia. La prima unità socio sanitaria mobile è attiva in un quartiere della periferia di Palermo. Si tratta di un vero e proprio studio pediatrico su ruote, con l’obiettivo di fornire visite gratuite e garantire ai bambini un accesso diretto alle cure mediche di cui hanno bisogno.
Questi progetti si inseriscono nell’impegno di sostenibilità di Opella Italia, Società Benefit dal 2023 e azienda certificata B Corp da gennaio di quest’anno.
“Enterogermina Integratori Alimentari e Save the Children condividono un obiettivo importante, ovvero quello di proteggere i bambini, prendersene cura e garantire loro un futuro migliore.

Perchè, quando ci prendiamo cura di un bambino, ci prendiamo cura del nostro stesso futuro. L’iniziativa ‘Viva la Pancià è la dimostrazione concreta di questa volontà, perchè mettiamo la nostra esperienza e il nostro supporto al servizio dei minori che vivono in contesti difficili, di vulnerabilità – ha spiegato Raka Sinha, General Manager di Opella Healthcare Italy -. In Italia, più di 1.300.000 bambini vivono al di sotto della soglia di povertà. Opella italia è una Società Benefit e lavora con impegno per supportare le comunità, soprattutto quelle in cui c’è maggior bisogno di aiuto. Per farlo, lavora fianco a fianco a realtà di grande impatto sociale come Save the Children, il cui prezioso contributo è fondamentale affinchè progetti come ‘Viva la Pancià si realizzino concretamente. Una partnership di valore che rende tangibile il nostro impegno come azienda che promuove e sostiene il benessere delle persone”.

Secondo i dati emersi dalla ricerca “Domani (Im)possibili”, realizzata da Save the Children e presentata in occasione dell’apertura di “IMPOSSIBILE 2024”, la biennale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Organizzazione, quasi un adolescente su dieci in Italia (9,4%) tra i 15 e i 16 anni vive in condizioni di grave deprivazione materiale. Il 17,9% afferma che i genitori hanno difficoltà nel sostenere le spese per cibo, vestiti e bollette.
Ovviamente, la condizione di povertà economica grava pesantemente anche sulle aspettative di vita degli adolescenti e sulla loro visione del futuro, condizionandone spesso le scelte.
Per maggiori informazioni sul progetto “Viva la Pancia”, è possibile consultare la pagina web dedicata https://www.enterogermina.com/it-it/i-nostri-valori/la-nostra-missione

– foto ufficio stampa Havas PR –

Attualità

Diabete: retinopatie, lo screening salva la vista di 1 mln di italiani

Il Diabete Mellito (DM) è una delle patologie cronico degenerative più diffuse a livello globale; in Italia si stima che circa 4 milioni di persone siano affette da diabete, con circa 1 milione di casi ancora non diagnosticati.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la prevalenza di questa malattia è destinata ad aumentare nei prossimi anni, soprattutto nei Paesi occidentali, a causa dell’aumento dell’aspettativa di vita e della crescente incidenza di sovrappeso e sedentarietà.
Il Diabete Mellito è particolarmente rilevante per le complicanze che può causare a numerosi organi, influenzando negativamente la qualità della vita dei pazienti e, più in generale, la salute pubblica. In particolare, tra le principali complicanze della patologia vi è la Retinopatia Diabetica (RD), una grave patologia oculare che rappresenta la principale causa di cecità negli adulti in età lavorativa.

In Italia, oltre 1 milione di persone con Diabete Mellito soffre di una forma di Retinopatia Diabetica, e il numero è in costante aumento. E’ quindi fondamentale aumentare la frequenza e la diffusione di controlli ed esami per favorire la diagnosi precoce.
“E’ fondamentale adottare un approccio multidisciplinare nella gestione del diabete, con una stretta collaborazione tra diabetologo e oftalmologo. La gestione del diabete richiede un team di professionisti adeguatamente formati, che rispondano a tutte le necessità dei pazienti, soprattutto per la prevenzione delle complicanze associate – ha commentato Angelo Avogaro, Presidente della Società Italiana di Diabetologia – Il danno alla retina, spesso silente e asintomatico, rende la retinopatia diabetica sotto diagnosticata. Quando il paziente nota un calo della visione, la malattia è già in stadio avanzato. E’ vitale motivare le persone con diabete a sottoporsi a screening periodici oculari per permettere una diagnosi precoce e limitare la perdita della visione”.

Ancora oggi in Italia non vi è un’attività di screening continuativa e protocolli strutturati per tutti i pazienti di riferimento, molti dei quali, spesso, ignorano la gravità della malattia e le gravi conseguenze connesse. Per affrontare questo tema e consentire il confronto tra i principali attori di sistema sull’importanza di screening, diagnosi precoce e approccio multidisciplinare, oggi, presso Palazzo Ferrajoli, a Roma, si è tenuto l’evento istituzionale “Retinopatia diabetica: importanza della prevenzione e diagnosi precoce del paziente di riferimento” realizzato con il patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanita, Società Italiana Diabetologia- SID, Associazione Medici Diabetologi sezione Lazio, SISO, APMO, COMITATO MACULA, AIMO, organizzato da Cencora-Pharmalex e realizzato con il contributo non condizionato di Abbvie Italia.L’evento ha sottolineato l’importanza cruciale di aumentare la frequenza e la diffusione di controlli ed esami per favorire la diagnosi precoce. Lo screening è uno strumento cardine per intervenire tempestivamente con cure adeguate, gestire il livello glicemico nel paziente diabetico, e prevenire gravi conseguenze come la Retinopatia Diabetica (RD).

Durante l’incontro è stato presentato ufficialmente lo Studio “VALUE BASED EYECARE: documento sulla prevenzione delle complicanze oculari nel paziente diabetico” che inquadra la patologia richiamando l’attenzione sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce della retinopatia diabetica (RD).
“Si stima che quasi tutti i pazienti affetti da diabete mellito (DM) di tipo 1 e oltre il 60% di individui con DM di tipo 2 sperimentino forme di gravità variabile di retinopatie in un arco temporale di circa 20 anni dalla diagnosi. Data l’importanza di questi numeri, dobbiamo mettere in campo tutte le strategie di prevenzione disponibili. Per esempio, la digitalizzazione e la telemedicina possono diventare validi alleati, offrendo nuove opportunità per la diagnosi precoce dei disturbi della macula – afferma Massimo Nicolò, Professore Associato Malattie Apparato Visivo, Università di Genova; Responsabile Centro Retina e Maculopatie Clinica Oculistica Università di Genova DINOGMI Ospedale Policlinico San Martino Genova -. E’ necessario sfruttare la tele-consultazione in remoto per intercettare i cittadini con problemi visivi, offrendo loro la possibilità di sottoporsi a un controllo in un centro specializzato. Grazie all’OCT (Tomografia Ottica Computerizzata) possiamo eseguire esami a distanza, riducendo il rischio di deterioramento visivo e limitando gli accessi inutili in ospedale. Questo modello avvicina l’ospedale al paziente, migliorando l’accessibilità e l’efficacia delle cure”.

Il diabete e le complicanze oculari ad esso correlate rappresentano un onere importante per l’assistenza sanitaria. Pertanto, oggi risulta fortemente necessario investire nella prevenzione delle complicanze oculari del diabete, migliorare il trattamento di tutti i pazienti diabetici, ottimizzarne l’assistenza sanitaria e valutare pienamente l’impatto e il beneficio degli screening, agevolando l’accesso dei pazienti a questa buona pratica di prevenzione.
“L’oculista ha un ruolo molto importante nella gestione delle complicanze del diabete. Le persone diabetiche hanno un rischio elevato di sviluppare problemi di vista. La glicemia alta può danneggiare i minuscoli vasi sanguigni degli occhi e causare complicazioni come la retinopatia diabetica. Questo può accadere purtroppo anche a coloro la cui glicemia è sotto controllo. Per questo la diagnostica di primo livello può essere determinante per curare precocemente la patologia. Lo screening è uno strumento che va utilizzato e diffuso in tutti i luoghi adeguati” – afferma Francesco Bandello, Presidente Associazione Pazienti Malattie Oculari – APMO; Direttore Clinica Oculistica Università Vita Salute IRCCS Ospedale San Raffaele Milano -. “Per esempio, la farmacia può divenire un punto di contatto per la realizzazione degli screening oculari rappresentando uno strategico punto di raccordo tra paziente e specialista, avendo il farmacista un contatto diretto e frequente con il paziente è in grado di inviarlo verso il più corretto percorso di diagnosi e cura. Per questo le istituzioni competenti dovrebbero favorire lo screening anche all’interno delle farmacie”.

La necessità di migliorare l’accessibilità alle cure ha anche una finalità economica. Si stima che circa il 13% del carico dell’ipovisione possa essere attribuito alle forme più gravi di Retinopatia Diabetica. Con circa 108.856 persone aventi diritto ad esenzioni correlate ad alterazioni visive, si prevede che, nel periodo 2015-2030, solo la RD produrrà un aggravio di costi statali pari a 4,2 miliardi di euro.
Per Giovanni Satta, 10^ Commissione Affari Sociali, Sanità, Lavoro Pubblico e Privato, Previdenza Sociale, Senato della Repubblica, “lo screening oftalmologico nei pazienti diabetici è l’unica strategia che permette la presa in carico precoce nei pazienti diabetici ed evitare l’insorgenza delle gravi complicanze della retinopatia che possono portare a gravi deficit funzionali o addirittura alla cecità. Da oftalmologo diventato Senatore, sto lavorando in Parlamento insieme agli altri colleghi per far approvare il prima possibile il DDL 483 che prevede disposizioni a tutela delle persone affette da patologie oculari cronico degenerative in particolare la promozione della prevenzione, l’adeguatezza e l’innovazione delle terapie per patologie che devono rappresentare una priorità nelle politiche di salute pubblica per gli alti costi sociali e clinici che comportano”.

– foto ufficio stampa Pharmalex –

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Scienza e Salute

Il Grano Khorasan: Un Alleato per la Salute e la Giovinezza

Il grano khorasan, noto anche con il nome commerciale di Kamut, è un cereale dalle straordinarie proprietà nutritive che sta guadagnando popolarità nel panorama alimentare moderno. Originario della regione del Khorasan, situata tra Iran, Turkmenistan e Afghanistan, questo cereale si distingue per il suo alto contenuto di proteine, che supera del 30% quello del grano duro comune, rendendolo un’opzione eccellente per chi desidera rinforzare i muscoli e tonificare i tessuti.

Una delle caratteristiche più interessanti del grano khorasan è la sua capacità di fornire un’energia duratura grazie ai carboidrati complessi di cui è ricco. Questo lo rende ideale per chi pratica sport o per chi ha bisogno di mantenere alti livelli di energia durante la giornata. Abbinato a verdure fresche, il khorasan diventa un piatto equilibrato e nutriente.

In aggiunta, il grano khorasan è un’ottima fonte di vitamine, sali minerali e antiossidanti, tra cui la vitamina E e il selenio. Questi nutrienti non solo aiutano a combattere i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento, ma supportano anche il sistema immunitario e la salute del cuore. Il selenio, in particolare, svolge un ruolo fondamentale nella protezione delle cellule dagli stress ossidativi, contribuendo al mantenimento della salute tiroidea e alla riduzione dell’infiammazione.

Dal punto di vista digestivo, il grano khorasan si rivela molto più digeribile rispetto ad altri cereali, grazie alla sua struttura del glutine, che risulta meno problematica per l’organismo. Tuttavia, è importante notare che contiene glutine e non è adatto a celiaci o a chi soffre di allergie al grano.

In conclusione, il grano khorasan rappresenta un’alternativa salutare e nutriente, ideale per chi desidera integrare la propria dieta con alimenti che favoriscono il benessere generale e combattono i segni del tempo. Con il suo sapore unico e le sue proprietà benefiche, questo cereale può arricchire i pasti quotidiani, offrendo un apporto energetico e nutrizionale prezioso.

Ricetta: Spaghetti di Khorasan con Verdure

Ingredienti (per 2 persone):

  • 120 g di spaghetti di grano khorasan
  • 1 spicchio d’aglio
  • 8 pomodorini
  • 1 carota
  • Cavolo riccio
  • Prezzemolo
  • 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
  • Sale marino integrale e pepe bianco q.b.

Preparazione:

  1. Lessare gli spaghetti in acqua bollente salata.
  2. In una padella, scaldare l’olio e rosolare l’aglio; toglierlo e aggiungere pomodorini, carota e cavolo riccio.
  3. Regolare di sale e saltare in padella.
  4. Unire la pasta scolata, saltare per 2 minuti e servire con pepe bianco e prezzemolo.

Questo piatto rappresenta un’ottima soluzione per un pasto nutriente, perfetto prima di un allenamento o per un pranzo energico.

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Scienza e Salute

Innovazione cardiovascolare, Bayer al centro della cura

Le patologie cardiovascolari sono responsabili, ancora oggi, di circa il 40% dei decessi in Italia. Malattie come la fibrillazione atriale, lo scompenso cardiaco e l’amiloidosi cardiaca continuano a rappresentare un significativo problema di salute pubblica, richiedendo risposte sempre più innovative ed efficaci.
Bayer Italia, azienda leader nel settore, dedica il proprio impegno costante nello sviluppo di terapie all’avanguardia, come le nuove molecole nell’ambito dello scompenso a frazione di eiezione ridotto e preservata, il recente avanzamento di una molecola per il trattamento dell’amiloidosi cardiaca da transtiretina e le nuove ricerche sulle terapie geniche per lo scompenso cardiaco. Con oltre un secolo di esperienza nel campo, l’azienda continua a investire nella ricerca, dedicando nel 2023 ben 5,8 miliardi di euro, così da esplorare nuove frontiere nella cura delle malattie cardiache.

Un aspetto fondamentale è il ruolo cruciale del paziente all’interno del sistema di cura. Il concetto di “prossimità” si è rivelato centrale: Bayer Italia ha ribadito l’importanza di porre il paziente al centro di ogni strategia terapeutica, con un dialogo costante tra Istituzioni, medici e pazienti stessi. Programmi di supporto personalizzati, come il Patient Support Program (PSP), rappresentano un modello virtuoso per migliorare l’aderenza terapeutica che, spesso, non riesce ad essere correttamente seguita dalle persone affette da malattie croniche, aumentando così i rischi per la loro salute.

La collaborazione tra istituzioni, comunità medica e pazienti è stata da sempre al centro delle discussioni. Le associazioni di pazienti, ritenute da Bayer Italia attori fondamentali per il miglioramento del sistema sanitario, svolgono un ruolo chiave nel promuovere il dialogo, permettendo di migliorare la qualità delle cure e di rendere più efficaci le strategie di prevenzione e trattamento delle patologie. Alla luce di ciò, tra le iniziative promosse, nasce TeraPiù, un’app per smartphone scaricabile gratuitamente, concepita con l’obiettivo di ottimizzare la gestione dell’assunzione di farmaci, monitorando i progressi nella condizione del paziente.

La Giornata Mondiale del Cuore 2024 ha riaffermato quindi l’importanza di un approccio integrato che metta innovazione e pazienti al centro. Solo attraverso una stretta collaborazione tra ricerca, medici e pazienti sarà possibile affrontare in modo efficace le sfide poste dalle malattie cardiovascolari, migliorando sia la qualità della cura che la vita dei pazienti.
-foto ufficio stampa Esperia Advocacy –

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