Cronaca
Grosseto | Scoperto giro di fatture false: sequestro da 700 mila euro
Le indagini della Guardia di Finanza di Grosseto hanno portato alla luce un caso di frode fiscale riguardante una società con sedi operative in Toscana e Lazio. La società in questione, attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, ha sottratto al fisco oltre 2,5 milioni di euro, nascondendo una parte significativa dei suoi ricavi reali.
L’operazione è stata condotta dalla Tenenza di Porto Santo Stefano e ha portato al sequestro preventivo di beni per un valore superiore ai 700 mila euro, tra cui auto di lusso, veicoli commerciali e fondi sui conti correnti aziendali e personali dei tre amministratori della società. Questi ultimi sono stati segnalati alla Procura della Repubblica per dichiarazione fraudolenta, con l’accusa di aver inserito nei bilanci aziendali costi inesistenti al fine di ridurre illegalmente il reddito imponibile e l’IVA dovuta.
L’inchiesta ha rivelato un complesso sistema di emissione di fatture false, con la complicità di imprese fittizie localizzate principalmente nell’area campana. Le imprese coinvolte, spesso inconsapevoli o già fallite, hanno contribuito alla creazione di una rete fraudolenta che ha reso difficile il tracciamento delle responsabilità individuali.
Questo intervento si inserisce in un più ampio impegno della Guardia di Finanza e della magistratura per garantire equità fiscale e tutelare le aziende che rispettano la legge. Tuttavia, si ricorda che le indagini sono ancora in corso e le responsabilità definitive verranno accertate nei futuri gradi di giudizio.
Cronaca
Talmassons (UD) | Incendio in un capannone industriale
Nella serata del 2 ottobre 2024, un vasto incendio ha colpito un capannone industriale a Talmassons, in provincia di Udine. L’allarme è stato dato intorno alle 21:20, e sul posto sono prontamente intervenuti i Vigili del Fuoco con diverse squadre provenienti sia dalla sede centrale di Udine che dal distaccamento di Codroipo.
All’arrivo sul luogo, i soccorritori si sono trovati di fronte a un rogo che aveva già intaccato il tetto e si era esteso all’interno della struttura, completamente invasa dal fumo. Una delle priorità dei Vigili del Fuoco è stata quella di eseguire una rapida ispezione per escludere la presenza di persone all’interno del capannone, mentre altre squadre hanno immediatamente avviato le operazioni di spegnimento.
Dopo aver domato le fiamme, è iniziata la fase di bonifica, con la rimozione delle parti compromesse dall’incendio e l’evacuazione del fumo residuo. Le cause del rogo sono ancora in fase di accertamento, ma una prima ipotesi suggerisce che l’incendio possa essere partito dal tetto, dove era installato un impianto fotovoltaico, propagandosi poi all’interno.
Le operazioni si sono concluse nelle prime ore del 3 ottobre, intorno all’una e mezza di notte, dopo che i Vigili del Fuoco hanno messo in sicurezza la struttura.
Cronaca
Bagnone (MS) | Tre escursionisti dispersi trovati al bivacco Fagianelli: stanno bene
Dalla serata di ieri, intorno alle 23.30, i vigili del fuoco del comando di Massa Carrara sono stati impegnati nelle ricerche di tre escursionisti nel comune di Bagnone, località Valle Montale. I tre uomini, che non avevano fatto rientro, avevano lasciato la loro vettura in zona, facendo scattare l’allarme.
L’operazione di ricerca ha coinvolto diverse squadre, inclusi il personale TAS (Topografia Applicata al Soccorso), unità cinofile e il supporto dei Carabinieri e del CAI. Fondamentale anche la partecipazione della Squadra Dedalo del comando di Prato.
Pochi minuti fa, una squadra congiunta di vigili del fuoco e personale del CAI ha raggiunto i tre escursionisti presso il bivacco Fagianelli, lungo il sentiero 112. Fortunatamente, sono stati trovati in buone condizioni. Le operazioni di recupero sono attualmente in corso per riaccompagnarli alla loro auto.
Cronaca
Arezzo | Scoperta Casa di Cura abusiva in Agriturismo: Denunciate Quattro Persone
Nel comune di Cortona, Arezzo, le forze della Guardia di Finanza hanno portato alla luce una struttura illegale di assistenza per anziani operante all’interno di un agriturismo. Durante i controlli, eseguiti in collaborazione con l’ASL locale, è stato accertato che la struttura forniva assistenza a dieci anziani, alcuni dei quali non autosufficienti, senza disporre delle autorizzazioni necessarie né del personale qualificato.
L’attività, camuffata da agriturismo, si configurava in realtà come una casa di cura abusiva, con una retta di circa 2000 euro al mese. Tre lavoratori erano presenti al momento dell’ispezione, due dei quali impiegati senza regolare contratto. Inoltre, è stata riscontrata l’inadeguatezza delle condizioni strutturali dell’edificio, soprattutto in termini di sicurezza.
I responsabili, compreso il proprietario dell’immobile, sono stati denunciati per esercizio abusivo della professione. L’inchiesta è ora in mano alla Procura della Repubblica di Arezzo, mentre continuano le indagini per accertare ulteriori violazioni e per garantire la sicurezza degli ospiti della struttura.
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