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Inzaghi “La nuova Champions è un tutti contro tutti”

“Vincere è difficile, rivincere ancora di più. I ragazzi stanno lavorando con il massimo impegno, ci manca quella continuità avuta lo scorso anno ma tante squadre stanno avendo difficoltà. Anche noi stiamo cercando di migliorarci, stiamo lavorando e sono fiducioso”. Lo ha detto il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, alla vigilia della sfida casalinga di Champions League contro i serbi della Stella Rossa. “La nuova formula della Champions? Se l’anno scorso dopo le prime due partite potevi fare dei bilanci o capire come sarebbe andato il girone, adesso è un tutti contro tutti. E’ una formula molto più avvincente”, ha aggiunto il mister nerazzurro in conferenza stampa.

“L’Inter si era già rivista con Manchester, Atalanta e Lecce, non solo domenica a Udine – ha proseguito Inzaghi – Dobbiamo ritrovare la continuità di risultati, senza concedere nulla. Questo è un momento in cui dobbiamo prestare più attenzione contro gli avversari di valore che si trovano in Champions”. La formazione anti Stella Rossa è ancora in cantiere: “Per quanto riguarda gli attaccanti, devo ancora decidere ma tutti e quattro domani potrebbero giocare, non so chi dall’inizio. Io intendo il turn-over nel senso che abbiamo bisogno di tutti, devo fare delle scelte alle volte più o meno semplici. Frattesi? Sto valutando se partirà o meno titolare, di sicuro giocheranno da subito Zielinski e Dumfries”.

Per quanto riguarda la sfida di domani, Inzaghi ha assicurato che “sarà una partita con delle insidie, dovremo stare attenti”. Infine, in merito all’indagine che ha portato all’arresto di diversi capi ultras di Inter e Milan, l’allenatore dei campioni d’Italia ha preferito non commentare: “La società ci ha chiesto di non dire niente sull’accaduto, c’è un’indagine in corso”. Presente in conferenza anche il difensore olandese Stefan de Vrij. “Sapevamo che era importante rialzarci subito su un campo difficile e contro una squadra in salute, che ha ottenuto risultati.

Abbiamo fatto cose molto positive e altre da migliorare, però siamo stati squadra e abbiamo portato a casa una vittoria importante – ha ammesso il difensore dell’Inter tornando sul successo in campionato sul terreno dell’Udinese – Dobbiamo lasciarci il passato alle spalle, questo è un nuovo anno in cui il nostro inizio poteva essere migliore, ma la stagione sarà lunghissima”. “La nuova formula della Champions? E’ tutto nuovo per noi giocatori, ci hanno spiegato bene come è cambiata e ci rendiamo conto che ogni partita è importantissima e può essere fondamentale. Come sempre, penseremo ad una partita per volta, pensando a vincere”, ha concluso l’ex laziale.
– Foto Ipa Agency –

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Navratilova contro la WADA: sostegno a Sinner e critiche al sistema Antidoping

L’attenzione nel mondo del tennis è rivolta a Jannik Sinner dopo la richiesta di squalifica da parte della WADA, che ha riaperto un capitolo controverso della sua carriera. L’altoatesino, recentemente scagionato dall’ITIA, si trova ora a fronteggiare un’ulteriore sfida a causa di un’accusa legata a una presunta negligenza in merito a un positivo per Clostebol.

L’episodio ha suscitato una serie di reazioni nel panorama sportivo, tra cui quella di Martina Navratilova, ex numero 1 del ranking mondiale. Attraverso i social media, Navratilova ha espresso il suo disappunto nei confronti della WADA, definendo la situazione “una follia” e criticando l’ente per il suo approccio, evidenziando il contrasto tra le regole vigenti e il comportamento di altri atleti, in particolare i nuotatori cinesi, che continuano a competere nonostante le controversie legate al doping.

Nonostante le critiche, c’è chi sostiene che le regole debbano essere rispettate in ogni caso. Questo scambio di opinioni ha sollevato interrogativi sulla rigidità del sistema antidoping e sulla sua capacità di distinguere tra colpevole e innocente. Navratilova ha condiviso un’esperienza personale, raccontando di come abbia evitato situazioni compromettenti durante la sua carriera, rimarcando la paura e la pressione che gli atleti vivono quotidianamente.

La vicenda di Sinner sembra destinata a continuare a far discutere, con il rischio che questa situazione influisca non solo sulla carriera del giovane tennista, ma anche sull’immagine di un sistema che molti considerano inadeguato.

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Buyunchaokete, il prodigio del tennis cinese: Oggi sfida Jannik Sinner

Il tennis cinese vive un momento di grande entusiasmo grazie alla straordinaria performance di Buyunchaokete, un giovane talento di 22 anni, che ha recentemente conquistato un posto nelle semifinali dell’Open di Pechino. La sua vittoria contro il russo Andrey Rublev, attualmente sesto nel ranking mondiale, ha fatto scalpore e lo ha proiettato nell’élite del tennis, nonostante un passato segnato da sfide personali.

Buyunchaokete, originario di Bortala nella provincia dello Xinjiang, ha dimostrato fin da giovane di avere un talento straordinario, affermandosi a livello giovanile con successi significativi, tra cui una vittoria contro il danese Holger Rune. La sua carriera ha subito un’accelerazione dopo aver intrapreso un lungo viaggio verso est per coltivare la sua passione, iscrivendosi a una scuola sportiva all’età di otto anni. I suoi successi nei tornei junior hanno attirato l’attenzione, portandolo a vincere ben 13 competizioni e a segnare la sua prima apparizione nel circuito senior nel 2022.

La vittoria contro Rublev non è stata solo una sorpresa, ma un chiaro segnale delle sue potenzialità. Con un punteggio di 7-5, 6-4, Bu ha mostrato una grande maturità sul campo, conquistando così l’affetto del pubblico di casa. Questo giovedì, affronterà il numero uno del mondo Jannik Sinner, in un match che si preannuncia avvincente.

Riflettendo sulla loro precedente sfida, avvenuta oltre sette anni fa, Buyunchaokete ha ricordato con nostalgia la sconfitta subita, ma ora si presenta con una nuova determinazione e un obiettivo chiaro: vincere e fare la storia del tennis cinese.

In un periodo in cui il tennis cinese sta emergendo con nomi promettenti come Juncheng Shang, Buyunchaokete si distingue non solo per il suo talento, ma anche per la sua resilienza. La sua storia è un esempio ispiratore di come si possano superare le difficoltà e raggiungere vette impensabili, mentre il mondo del tennis guarda con interesse al suo futuro.

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Zoff “Troppo presto per dire chi è il padrone del campionato”

“E’ ancora troppo presto per dire chi è il padrone del campionato. Il Napoli deve scrollarsi di dosso qualche ruggine dell’anno passato, ma si presenta con le big. L’Inter gode dei favori del pronostico, perchè ha vinto e ha un grande rosa. Poi ci sono Milan e Juventus, che mi sembra molto prudente, ma efficace. La prudenza porta vantaggi sempre, in ogni ambito della vita”. Così Dino Zoff, capitano della Nazionale campione del mondo del 1982 e leggenda de calcio italiano, ospite di “Radio Anch’io Sport”, su Rai Radio 1, sull’avvio della Serie A e sul Napoli di Conte in testa alla classifica dopo sei giornate.

“La Juve è una squadra che certamente può sviluppare molto in avanti. Se è così prudente da non prendere gol, credo sia un vantaggio, fin qui lo ha dimostrato. Ci sono stati dei momenti di partite che potevo giocare anch’io. Di grandi impegni non ce sono stati. L’Inter viene dalla vittoria del campionato, qualcosa di superficiale lo fa. E’ tutto in evoluzione, anzi può essere interessante lo sviluppo futuro di queste squadre così nuove, diverse, da studiare”, ha aggiunto Zoff.

“Napoli senza coppe, sarà un fattore decisivo? Le grandi squadre arrivano in fondo in coppa e in campionato. Le partite sono tante, ma con le rose odierne si possono fare. E’ brutto pensare che si possa scegliere tra campionato e coppe: poi non vinci nè l’uno nè l’altro. Bisogna sempre cercare di giocare al massimo”, ha detto ancora l’ex portiere ed ex allenatore azzurro.
“Ci sono tante squadre ancora alla ricerca di un’identità. La Lazio ha un indirizzo abbastanza chiaro, è più avanti rispetto alle altre. Baroni sta facendo più che bene, si porta un importante bagaglio di esperienze. Per le altre ci sono stati tanti cambiamenti in panchina, le valutazioni vanno fatte più avanti”, ha precisato Zoff.

“Caprile si è presentato bene, per il poco che si è visto mi sembra che sia un ragazzo che può far bene. Arrivare lì, sostituire Meret in una squadra di vertice come il Napoli, vuol dire che la personalità ce l’ha. L’inizio è promettente”, ha continuato l’ex portiere ed ex allenatore azzurro.
Infine, sull’esonero di De Rossi: “Non voglio entrare in queste cose, perchè non si sanno bene le cose. Non mi voglio schierare, ci sono responsabilità da parte di tutti. Non ho certezze, non metto bocca”.
– foto Image –

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