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Liguria

Genova | Si toglie la vita ingerendo farmaci acquistati sul dark web, aperta un’inchiesta

La procura indaga sulla morte di un uomo di 49 anni che si è tolto la vita ingerendo alcune fiale di un farmaco acquistato con ogni probabilità nel dark web.

Il pubblico ministero Arianna Ciavattini ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio a carico di ignoti. L’uomo è stato trovato morto dalla mamma con cui viveva a Rapallo. Secondo quanto raccontato dall’anziana, il figlio era depresso da due anni dopo la morte del padre. Da quel momento aveva provato a uccidersi più volte senza riuscirci. Si era anche rivolto all’associazione Luca Coscioni per andare in Svizzera ma le sue richieste erano state respinte, visto che non era un malato grave o terminale. In questi mesi, l’uomo avrebbe iniziato a fare ricerche on line per capire come uccidersi. Il pm ha disposto l’autopsia, che verrà effettuata domani dal professore Francesco Ventura, oltre al sequestro delle fiale e dei dispositivi elettronici dell’uomo. I campioni biologici verranno poi spediti dall’obitorio dell’ospedale San Martino al dipartimento di Medicina legale di Pavia dove verranno analizzati per risalire al tipo di sostanza usata. I reperti saranno comparati con i residui trovati dentro una delle fiale.

Il sospetto dei carabinieri è che l’uomo possa avere acquistato le fiale nel dark web visto che non avevano etichetta e quindi difficilmente tracciabili. Non è, tra l’altro, la prima volta che a Genova si registrano casi di suicidi con farmaci acquistati nel darknet: in procura le forze dell’ordine ne hanno segnalati almeno quattro.

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Savona | Ligurian Riviera investe sull’outdoor, nuove guide per bici e trekking

Nuove brochure dedicate all’outdoor sono state realizzate da Ligurian Riviera con descrizioni in italiano e in inglese, rivolte principalmente agli appassionati di trekking e di bike. Con questa iniziativa parte la promozione del turismo all’aria aperta fortemente voluta dal coordinamento del Tavolo provinciale di Ligurian Riviera della Camera di Commercio presieduto da Barbara Bugini. Una rete sentieristica spettacolare che abbraccia tutto l’arco collinare da Varazze a Laigueglia con particolare attenzione agli appassionati di trekking e di bike. Tutte le brochure sono state realizzate tenendo conto delle difficoltà, della lunghezza o dislivello. Un modo semplice per permettere agli escursionisti di pianificare agevolmente il prossimo trekking o un bel giro in bicicletta in aree geografiche differenti ma interessanti dal punto di vista naturalistico ed emotivo.  Le attività outdoor sono mappate e recensite per  dare all’escursionista la possibilità diavere  un’anteprima del percorso o del giro in bici da programmare. «Con questa iniziativa – spiega Barbara Bugini, coordinatrice del Tavolo provinciale di Ligurian Riviera della Camera di Commercio – vogliamo mettere in risalto le attività all’aria aperta che si caratterizzano per alcuni tratti distintivi per il paesaggio mozzafiato e la natura.  Il progetto di Ligurian Riviera è quello di valorizzare al meglio queste caratteristiche uniche del Ponente con l’offerta di servizi attrattivi come possono essere appunto il trekking o il bike. Con questa iniziativa vogliamo sottolineare il nostro impegno verso il turismo esperienziale che rappresenta un importante passo avanti di valorizzazione del territorio e delle sue peculiarità. Le brochure sono rivolte a quei turisti che cercano esperienze autentiche e significative che vadano oltre la semplice visita di un luogo o della vacanza al mare».

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Genova | Notte di devastazione a Pontedecimo, distrutto il piano terra

Tre detenuti, di cui due italiani e un albanese, dalle 19 di ieri (mercoledì 2 ottobre) e fino a dopo mezzanotte hanno devastato l’intero piano terra del carcere di Genova Pontedecimo

Tutti e tre, in carcere per reati di violenza sessuale e riprovazione sociale, sono detenuti appartenenti al circuito protetti/sex-offender e “hanno praticamente reso inagibile l’intero reparto, distruggendo l’impianto di videosorveglianza, le suppellettili e alcune celle”. A darne notizia è Fabio Pagani, segretario regionale della Uilpa, sindacato di Polizia penitenziaria. 

Ogni giorno nelle carceri si registra “un vero e proprio bollettino di guerra – afferma – con feriti e, talvolta, qualche morto, per la violenza scatenata da detenuti”. Solo dopo circa cinque ore di trattativa non andata a buon fine, quando i tre detenuti hanno tentato di appiccare fuoco nel reparto, tentando di far esplodere una bombola d’ossigeno, presa dall’infermeria, il Direttore ha ordinato l’uso della forza con l’intervento della polizia penitenziaria, con il supporto del nucleo di Marassi. 

I tre detenuti sono stati bloccati e posti in isolamento, riferisce il sindacalista e si è evitato il peggio solo grazie alla professionalità della Polizia penitenziaria, che ha dovuto liberare l’intero piano, reso inagibile, spostando in quelli superiori gli altri 16 presenti, “evitando una carneficina”. 

“Servono dunque interventi urgenti ed equilibrati, quanto tangibili, nei maggiori penitenziari che consentano di affermare la presenza dello Stato. Certo è che non si può continuare a restare inermi a fronte di omicidi, suicidi e disumane aggressioni. Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, il Ministro della Giustizia e il Governo tutto, non possono abdicare al rispettivo ruolo. E’ necessario un decreto carceri per affrontare l’emergenza, fatta soprattutto di un vuoto organico della Polizia penitenziaria di 18 mila unità, di sovraffollamento detentivo”, conclude Pagani.

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Savona | Affitti in nero: ricavi non dichiarati per 280 mila euro

L’attività di controllo del comando provinciale della guardia di finanza di Savona ha rivelato importanti irregolarità nel settore immobiliare, con particolare attenzione agli affitti in nero e alle locazioni turistiche. Durante l’estate, sono stati scoperti ricavi non dichiarati per un totale di 280 mila euro. Le indagini hanno evidenziato che molte unità immobiliari non possedevano le necessarie autorizzazioni da parte della Regione Liguria e del Comune per operare come bed and breakfast. Inoltre, diversi proprietari non avevano presentato le dichiarazioni fiscali annuali, mentre altri immobili venivano affittati senza alcun contratto. Queste attività abusive non solo violano le normative fiscali, ma creano anche una concorrenza sleale rispetto alle strutture alberghiere regolarmente autorizzate, che forniscono servizi analoghi in modo conforme alle leggi. Le Fiamme Gialle continuano quindi a monitorare il settore per garantire un ambiente competitivo e leale.

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