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Sport

Varane annuncia il ritiro “Fiero del mio viaggio, resterò al Como”

Raphael Varane ha annunciato il ritiro. Il difensore, campione del mondo nel 2018 con la Francia, ha deciso di lasciare il calcio ad appena 31 anni. A fine luglio aveva firmato un contratto di due anni con il Como di Cesc Fabregas, ma la sua avventura con i lariani durò poco più di 20 minuti quando, un infortunio nel match di Coppa Italia contro la Sampdoria, lo costrinse ad abbandonare il campo. Oggi l’annuncio ufficiale della sua decisione su Instagram. “Dicono che tutte le cose belle devono finire.

Nella mia carriera ho affrontato molte sfide, ho vissuto emozioni incredibili, momenti speciali e ricordi che dureranno per tutta la vita. Riflettendo su questi momenti, è con immenso orgoglio e soddisfazione che annuncio il mio ritiro dal gioco che tutti amiamo”, scrive il difensore ex Lens, Real Madrid e Manchester United. Una decisione che arriva dopo i problemi fisici che lo hanno condizionato nell’ultimo periodo e nonostante la nuova avventura appena iniziata con il Como.

“Voglio uscirne forte, non solo aggrapparmi al gioco. Ci vuole una grande dose di coraggio per ascoltare il proprio cuore e il proprio istinto. Desiderio e bisogni sono due cose diverse. Sono caduto e mi sono rialzato mille volte, ma questa volta è il momento di fermarmi e appendere le scarpe al chiodo, con l’ultima partita vinta e giocata a Wembley”, scrive riferendosi alla FA Cup vinta dal suo Manchester United contro i cugini del City. “Ho amato lottare per me stesso, per i miei club, per il mio paese, per i miei compagni e per i tifosi di ogni squadra per cui ho giocato. Da Lens a Madrid e a Manchester, ho giocato per la Francia, ho difeso ogni squadra con tutto quello che avevod entro e amato ogni minuto del mio viaggio nel calcio.

Il gioco al massimo livello è un’esperienza emozionante. Mette alla prova ogni livello del corpo e della mente. Le emozioni che viviamo non le trovi altrove. Come atleti non ci accontentiamo mai, questa è la nostra natura e ciò che ci alimenta. Non ho rimpianti, non cambierei nulla. Ho vinto più di quanto potessi sognare, ma al di là dei riconoscimenti e dei trofei, sono orgoglioso di essermi attenuto ai miei principi. Spero di avervi resi tutti orgogliosi”.

Lascia il calcio giocato, ma non il mondo del pallone e non il Como. “Ora inizia una nuova vita fuori dal campo. Io rimarrò con il Como, non con le mie scarpe e le mie gambe, ma inizierò un qualcosa che non vedo l’ora di condividere di più presto. Per ora, ai tifosi di ogni club per cui ho giocato, ai miei compagni, agli allenatori e ai loro staff… dal profondo del mio cuore dico grazie per aver reso questo viaggio più speciale di quanto i miei sogni più sfrenati potessero immaginare. Grazie football. Con amore Rapha”, si chiude la lunga lettera dell’ormai ex campione francese. Oltre al Mondiale vinto, con la Francia Varane ha conquistato anche una Nations League, con il Real ha vinto 3 campionati, 3 Supercoppe spagnole, 1 Coppa di Spagna, quattro Champions League, 4 Mondiali per club, 3 Supercoppe europee, mentre con il Manchester United ha conquistato una Coppa di Lega e una FA Cup.
– Foto Image –

Sport

Fonseca “Derby alle spalle, ora conta battere il Lecce”

Una settimana fa sembrava una sorta di dead man walking, dal destino già segnato, poi è arrivato il derby e da capro espiatorio si è ritrovato eroe. “Noi latini siamo così, se vinciamo siamo i migliori, se perdiamo siamo… Meglio che non lo dico – sorride Paulo Fonseca alla vigilia della gara col Lecce – Ma per me non è cambiato nulla, dobbiamo continuare a lavorare, a imparare, a migliorare. Io devo essere equilibrato ma capisco l’irrazionalità dei tifosi”. Di certo il successo sull’Inter può rappresentare la svolta della stagione per il Milan ma anche se “le vittorie portano fiducia, un’altra atmosfera, specie se in un derby dove non si vinceva da tanto, io cerco di essere sempre equilibrato, è solo una partita, dobbiamo dimenticare il derby e focalizzarci sulla prossima gara.

Quella col Lecce è una partita molto importante. Dobbiamo confermare che siamo in crescita, penso che la vittoria nel derby ha senso se battiamo il Lecce e confermiamo che stiamo migliorando. Dobbiamo recuperare dei punti”. A detta di Fonseca quella con i salentini “è una partita pericolosa dopo il derby, dobbiamo stare attenti: dopo che si vincono partite più importanti è più difficile ma non possiamo permetterci di sbagliare. Le vittorie sono le cose più difficili da gestire. Il giorno prima della partita con l’Inter sapevo che i giocatori erano motivati, pronti. Il pericolo ora è la partita con il Lecce, fare capire ai giocatori che dobbiamo giocare allo stesso modo è difficile”.

Fonseca ammette che in questo momento “la parte mentale è molto importante, forse più di quella tattica o tecnica. Bisogna stare bene, equilibrati e motivati”. A livello di formazione il tecnico rossonero vorrebbe dare continuità a quella vista nel derby “ma Morata è in dubbio per una borsite. Non vogliamo prendere però rischi, vediamo domani, Se non ce la fa, in quel ruolo potrebbe giocare Loftus-Cheek o Reijnders”. Infine, su Leao: “Sta lavorando bene difensivamente, può fare meglio ma sta crescendo. Con l’Inter abbiamo difeso da squadra, con tutti i giocatori, Rafa incluso, e ha avuto anche tre opportunità per essere decisivo in attacco. Per me Rafa sta facendo un buon lavoro, sta giocando per la squadra e questa è la cosa più importante”.
– foto Ipa Agency –

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Cronaca

Guerriglia post-derby a Genova, 38 i feriti

Serata di guerriglia a Genova dopo il derby di Coppa Italia vinto dalla Sampdoria ai calci di rigore. Ancora prima della fine del match centinaia di ultras delle rispettive fazioni sono usciti dallo stadio Luigi Ferraris con l’obiettivo di scontrarsi, ma l’imponente dispositivo di sicurezza messo in campo dalle forze dell’ordine ha impedito contatti diretti. Diversi tafferugli sono scoppiati nel quartiere di Marassi. In più occasioni la polizia ha usato idranti e lacrimogeni per allontanare i tifosi armati di caschi e bastoni.

Oltre ai lanci di oggetti, petardi e fumogeni sono state formate barricate coi cassonetti dati alle fiamme. Il bilancio finale è di 38 feriti. Secondo i dati comunicati dagli ospedali cittadini, 15 poliziotti e 11 carabinieri sono stati medicati in seguito ai tafferugli, mentre 12 tifosi sono finiti al pronto soccorso. Nessuno è in pericolo di vita, ma per alcuni le prognosi sono serie. Sul fronte dell’ordine pubblico al momento sono tre le persone arrestate, due giovani marsigliesi (uno già colpito da Daspo per gli incidenti di Ascoli-Genoa nel 2022) e un ultras sampdoriano 50enne, arrestato in flagranza per resistenza a pubblico ufficiale. Il numero, tuttavia, potrebbe salire nelle prossime ore grazie alle indagini e alle numerose immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza, dagli agenti della Digos e dall’elicottero dell’ottavo reparto volo della polizia di Firenze che ha sorvolato i dintorni dello stadio Ferraris per tutto il pomeriggio e la serata.

Stefano Paoloni, segretario generale SAP, ha intanto denunciato che “diversi colleghi sono rimasti feriti, due di loro in modo particolarmente grave, uno dei quali con la frattura di tre costole. A entrambi è stata diagnosticata una prognosi di 30 giorni. Anche per questo ci auguriamo che il DDL sicurezza, approvato alla Camera e adesso in esame al Senato, che prevede sanzioni più gravi per chi usa violenza e resistenza a pubblico ufficiale, venga approvato celermente”.

Il clima tra ultras era già teso da mesi e nelle ultime settimane c’erano stati più tentativi di fronteggiarsi direttamente, motivo per cui l’attenzione è salita sul fronte dell’ordine pubblico. A esacerbare ulteriormente gli animi durante il derby il gesto di esporre in Gradinata Nord, il cuore del tifo rossoblù, gli striscioni blucerchiati rubati nella sede degli Ultras Tito Cucchiaroni durante un blitz avvenuto a maggio scorso in seguito ad altri scontri alla Foce provocati dagli avversari. Nel primo pomeriggio di ieri l’ultima sfida a distanza ravvicinata nei pressi del Ferraris, con le forze dell’ordine a impedire ancora una volta lo scontro e il quartiere finito sotto assedio, con la decisione dei commercianti di chiudere i negozi in anticipo.

– foto xa8/Italpress –

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Sport

Ecco il calendario della MotoGp 2025, si parte dalla Thailandia

Il calendario provvisorio del campionato del motomondiale 2025: 22 Gran Premi in 18 Paesi, si tornerà a correre a Brno, in Repubblica Ceca e, per la prima volta, a Balaton Park, in Ungheria.
Quattro gli eventi lontani dall’Europa in apertura, altrettanti nella parte finale. Così il 2025 verrà caratterizzato da un giusto bilanciamento e ritmo anche per piloti, team e personale del paddock.
Dopo i test pre campionato di Sepang e Buriram si inizierà a fare sul serio con il Gran Premio della Thailandia, che riporterà il Sud-Est asiatico in apertura dopo 25 anni, nel weekend che va dal 28 febbraio al 2 marzo. A seguire Termas de Rio Hondo, in Argentina, e Austin, negli Stati Uniti. Il circus si trasferirà poi a Lusail in Qatar, prima di sbarcare in Europa con Jerez, in Spagna, a precedere Le Mans, in Francia, dove ci si attende un nuovo record assoluto di pubblico. Quindi i GP di Gran Bretagna e di Aragon.

Nella seconda metà di giugno si correrà al Mugello (20-22 giugno), poi ad Assen per celebrare il 100° anniversario del circuito olandese. Via quindi al Sachsenring, in Germania, e poi a Brno, in Repubblica Ceca, prima della pausa estiva. La ripresa coinvolgerà il circuit del Red Bull Ring per il GP d’Austria, seguito dal debutto di Balaton Park,in Ungheria. A seguire l’appuntamento di Barcellona e Misano, con il GP di San Marino (12-14 settembre). Il paddock si preparerà poi per tornare lontano dall’Europa, direzione Asia: prima Motegi, in Giappone, poi l’Indonesia. Un fine settimana di riposo permetterà a tutti di ricaricarsi in vista della trasferta in Australia, a Phillip Island. Una settimana dopo si correrà a Sepang, in Malesia. In novembre il gran finale con il GP del Portogallo, a Portimao, il classico ‘giù il sipariò a Valencia.

Thailandia – Chang International Circuit – 28 febbraio/2 marzo
Argentina – Termas de Rio Hondo – 14/16 marzo
Americhe – Circuit of The Americas – 28/30 marzo
Qatar – Lusail International Circuit – 11/13 aprile
Spagna – Circuito de Jerez Angel Nieto -25/27 aprile
Francia – Le Mans – 9/11 maggio
Gran Bretagna – Silverstone Circuit – 23/25 maggio
Aragon – Motorland Aragon – 6/8 giugno
Italia – Autodromo Internazionale del Mugello – 20/22 giugno
Olanda – TT Circuit Assen – 27/29 giugno
Germania – Sachsenring – 11/13 luglio
Repubblica Ceca – Automotordrom Brno -18/20 luglio
Austria – Red Bull Ring Spielberg – 15/17 agosto
Ungheria – Balaton Park Circuit – 22/24 agosto
Catalogna – Circuit de Barcelona – 5/7 settembre
San Marino – Misano World Circuit Marco Simoncelli – 12/14 settembre
Giappone – Mobility Resort Motegi – 26/28 settembre
Indonesia – Pertamina Mandalika International Circuit – 3/5 ottobre
Australia – Phillip Island – 17/19 ottobre
Malesia – Sepang International Circuit – 24/26 ottobre
Portogallo – Autodromo Internacional de Algarve – 7/9 novembre
Valencia – Circuit Ricardo Tormo – 14/16 novembre

– foto Ipa Agency –

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