Cronaca

Messina | Arrestato l’ulteriore autore dell’aggressione avvenuta a Brolo lo scorso luglio

Una sinergica operazione tra il Commissariato di Polizia di Capo d’Orlando e i Carabinieri di Brolo ha portato all’arresto di un minore, soggetto a una misura cautelare di collocamento in comunità. Questo provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale per i Minorenni di Messina, dott.ssa Rosa Calabrò, su richiesta della Procura della Repubblica diretta dal dott. Andrea Pagano.

L’indagine è scaturita da un grave episodio di aggressione avvenuto il 24 luglio scorso, durante il quale il minore ha partecipato a un attacco violento in concorso con altri quattro individui maggiorenni, già sottoposti a misure cautelari dallo scorso 17 agosto. Le indagini hanno preso avvio immediatamente dopo l’incidente, avvenuto sia all’interno che all’esterno di un locale pubblico sul lungomare di Brolo.

Attraverso la raccolta di testimonianze da parte delle vittime e dei testimoni, nonché l’analisi di registrazioni video diffuse online, gli inquirenti sono riusciti a identificare i responsabili e a ricostruire la dinamica della violenza. L’episodio è emerso come il risultato di un conflitto banale, scaturito da un invito rivolto a uno degli indagati per rispettare la fila per accedere al bagno. Questo ha innescato una violenta aggressione, in cui sono stati utilizzati bicchieri e bottiglie come armi.

Le vittime, gravemente ferite, hanno dovuto ricorrere a cure mediche per le lesioni subite, in particolare al viso e alla testa. Le immagini registrate hanno anche documentato atti di vandalismo su veicoli parcheggiati nelle vicinanze del locale.

Nel pomeriggio di ieri, le forze dell’ordine hanno rintracciato il minore, portandolo presso una comunità per Minori, come disposto dall’Autorità Giudiziaria. Attualmente, il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e tutti gli indagati sono presunti innocenti fino a una eventuale sentenza definitiva, in conformità con l’articolo 27 della Costituzione. Questo caso mette in evidenza la crescente preoccupazione per la violenza giovanile e la necessità di interventi mirati per prevenire tali comportamenti nelle comunità.

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