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Liguria

Genova | Due nuovi treni Rock per il servizio regionale di Trenitalia e ora fanno 48

Con i nuovi treni Rock numero 47 e numero 48, questa mattina alla stazione di Piazza Principe a Genova si è conclusa la consegna dei 48 treni regionali previsti Contratto di Servizio firmato nel 2018 tra Regione Liguria e Trenitalia del Gruppo FS.

Il lotto complessivo prevede quindi 5 nuovi treni Jazz, 15 Pop e 28 Rock a cui vanno aggiunti i 20 complessi Vivalto a 5 o 6 carrozze trainate da locomotore 464. Grazie al suo completo rinnovo, la flotta ligure è tra le più moderne della nazione, abbassando l’età media dei treni a 4 anni e mezzo contro gli oltre 25 del 2017.

“Siamo fieri che la consegna sia avvenuta nei tempi previsti dal contratto sottoscritto nel 2018 dal mio omologo predecessore Gianni Berrino e Trenitalia: possiamo dire con grande orgoglio di avere in Liguria la flotta di treni regionali tra le più moderne e più giovani d’Italia. Oltre all’età media, notevolmente abbassata rispetto a prima, tutti questi treni hanno elevati standard di sicurezza, di comfort e di affidabilità che si traducono nella riduzione dei costi di intervento e di manutenzione. In parole povere: avere materiale nuovo vuol dire praticamente annullare la probabilità di guasti e quindi ritardi a tutto vantaggio dell’utenza”, ha detto l’assessore regionale ai Trasporti Augusto Sartori.

Il vigente Contratto di servizio (2018-2032) prevede investimenti per un valore complessivo di 557,9 milioni di euro, di cui 518,1 milioni a carico di Trenitalia e 39,8 milioni a carico della Regione. Tra gli investimenti si evidenziano: 390,5 milioni per il rinnovo della flotta con i 48 nuovi elettrotreni, 50,6 milioni per l’ammodernamento del reticolo manutentivo in Liguria e 31 milioni per ristrutturazione della flotta esistente (installazione di sistemi antincendio e conteggio viaggiatori, controllo della manutenzione predittiva e della videosorveglianza, modifica delle toilette e miglioramento dell’illuminazione interna).

Il Rock è un treno del gruppo Hitachi (che ha rilevato la gloriosa divisione ferroviaria Ansaldo) completamente costruito in Italia: può raggiungere i 160 km/h di velocità massima e ospitare circa 1.100 persone, con oltre 600 sedute. Elevato il comfort a bordo con maggiore spazio per le gambe, postazioni bici, il “poggiabimbo” nella toilette universale, predisposizione alla rete Wi-Fi di bordo, prese Usb. Le postazioni per le sedie a rotelle sono collocate nelle immediate vicinanze delle porte di accesso, così da ridurre al minimo il tragitto all’interno del rotabile. A bordo, infine, è presente un sistema di videocamere di sorveglianza a circuito chiuso per garantire maggiore sicurezza ai passeggeri.

Liguria

Ventimiglia (IM) | Arrestati sei passeur, volevano accompagnare clandestini oltre il confine di Stato

Sei passeur che tentavano di trasportare una ventina di stranieri irregolari dall’Italia in Francia sono stati arrestatati a Ventimiglia in diverse operazioni nelle ultime settimane dalla squadra mista italo-francese della polizia di frontiera. Devono rispondere di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. A finire in manette un francese senza patente sorpreso in autostrada alla guida di un’autovettura sulla quale viaggiavano quattro migranti irregolari, un francese di origine tunisina che a bordo di un’auto di lusso trasportava altri quattro stranieri, un francese che tentava di trasportare illegalmente tre egiziani privi dei documenti necessari.
Due tunisini sono stati intercettati nei pressi della barriera autostradale di Ventimiglia mentre a bordo di un’auto trasportavano quattro stranieri irregolari, mentre un algerino alla guida di un’auto elettrica di lusso con targa francese è stato arrestato mentre nei pressi di un bar di Ventimiglia faceva salire quattro stranieri irregolari dirigendosi verso il confine. “Il reparto misto italo-francese formato dalle rispettive polizie di frontiera è presente a livello nazionale solo su questo confine – spiega il dirigente della polizia di frontiera di Ventimiglia Martino Santacroce -, rappresenta un sistema innovativo ed efficace per contrastare l’immigrazione irregolare e consentire un continuo scambio di informazioni, anche sotto il profilo info investigativo”. “La squadra mista è ormai una realtà consolidata e a breve sarà firmato dai ministri dell’Interno – annuncia – un protocollo operativo che disciplinerà l’impiego e le funzioni attualmente stabilite da accordi locali e dal regolamento d’impiego firmato dai capi delle rispettive polizie nel 2019”.

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Liguria

Savona | A fuoco uno scooter in corso Colombo, incendio spento dai pompieri

Rogo di scooter nella notte appena trascorsa in corso Colombo, nei pressi della piscina comunale. La richiesta di intervento ai vigili del fuoco del comando provinciale è arrivata intorno all’1,30. I pompieri, intervenuti con una squadra, hanno domato le fiamme e messo in sicurezza l’area. Restano da accertare le cause che hanno originato il rogo che fortunatamente non ha provocato né feriti né coinvolto altri mezzi.

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Liguria

Casella (GE) | Ossa nello Scrivia, ora i resti hanno un nome

Ad una svolta le indagini sul ritrovamento, nell’agosto 2022 di alcune ossa vicino al greto del torrente Scrivia e da allora senza un nome. Le indagini dei Ris di Parma avrebbero chiarito che le ossa, una parte di mandibila e altri frammenti, appartengono a Giovanni Trucco, 85 anni, scomparso a Montoggio nel 2007 e mai più ritrovato. Un cold case che aveva tenuto con il fiato sospeso i residenti di Casella ma ancha alcune famiglie che hanno perso un loro caro e non ne hanno mai più trovato traccia.

Il ritrovamento delle ossa, nel greto del torrente Scrivia, aveva suscitato molta apprensione e inizialmente si era temuto un omicidio. Del caso si era occupata anche la trasmissione Chi l’ha visto ed un suo inviato, girando un servizio sul posto, aveva trovato altri frammenti ossei.

Era il 29 agosto del 2022 ed è stato necessario attendere sino ad ora prima che il Ris di Parma riuscisse ad isolare tracce di dna tali da poter dare un nome ed un cognome ai miseri resti. Alla fine si è convenuto che il dna trovato appartiene a Giovanni Trucco, un anziano pensionato scomparso nel nulla nell’autunno 2007 e di cui si erano perse tutte le tracce.

Residente a Montoggio, non lontano dal luogo del ritrovamento, Trucco era uscito di casa sparendo nel nulla. La sua auto era stata ritrovata in zona Busalletta ma del pensionato nessuna traccia. Recentemente l’indagine si era arenata sulla dubbia attribuzione dei resti umani ritrovati. Il cerchio si era ristretto a Trucco, a Riccardo Lorenzelli, 93 anni, scomparso dalla sua abitazione nel quartiere genovese di San Fruttuoso nel 2008, molto lontano dal luogo del macabro ritrovamento e Maria Imparato, una donna scomparsa proprio a Casella nel febbraio del 1995.

Ora le perizie e gli esami sembrano aver chiarito che i poveri resti appartengono a Giovanni Trucco e i familiari hanno ora una “risposta” alle loro domande e un corpo da seppellire. Per le altre famiglie restano i dubbi e le speranze che anche per loro, un giorno, arrivino delle risposte.

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