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Cronaca

Pordenone | Scoperti lavoratori “in nero” in un allevamento di polli, sospesa attività – VIDEO

Un’operazione della Guardia di Finanza di Pordenone ha portato alla luce un caso di lavoro sommerso in un allevamento del Friuli Occidentale. Durante il controllo, effettuato in collaborazione con veterinari dell’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale (A.S.F.O.), sono stati scoperti sei lavoratori impiegati senza contratto regolare mentre si occupavano del caricamento di pollame destinato al macello.

L’intervento si è svolto durante la fase di trasporto dei polli dall’allevamento agli impianti di macellazione, un momento critico che segue il rapido ciclo di accrescimento degli animali. I militari hanno trovato un gruppo di nove braccianti stranieri, assunti tramite una ditta di facchinaggio veneta incaricata della movimentazione. Tuttavia, l’analisi dei documenti forniti ha rivelato discrepanze significative: sei dei lavoratori non erano stati regolarmente comunicati al Centro per l’Impiego, e i loro nomi non corrispondevano a quelli riportati nella documentazione ufficiale.

Per queste irregolarità, alla ditta di facchinaggio è stata inflitta una “maxi sanzione”, il cui importo può variare tra 11.700 e 70.200 euro. Inoltre, è stata proposta la sospensione dell’attività imprenditoriale presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, poiché la percentuale di lavoratori irregolari superava il 10% del personale regolarmente assunto.

Dal 1 gennaio 2024, le operazioni di controllo della Guardia di Finanza di Pordenone hanno portato all’individuazione di 200 lavoratori in nero e 17 irregolari. Sono state verbalizzate 106 aziende, e per 49 di queste è stata proposta la sospensione dell’attività per irregolarità significative.

Questa azione sottolinea l’impegno continuo delle autorità nel combattere il lavoro sommerso e garantire il rispetto delle normative lavorative e fiscali, contribuendo a un mercato del lavoro più equo e regolamentato.

Cronaca

Cagliari | Arrestato 40enne per spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti

Nella notte scorsa, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 40 anni con l’accusa di coltivazione illegale e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Durante un servizio di pattugliamento in via San Benedetto, gli agenti della Squadra Volante hanno fermato l’uomo, residente nell’hinterland cagliaritano, notando il suo comportamento nervoso.

A seguito di un controllo, all’interno dello zaino del sospettato sono stati trovati dieci panetti di hashish, per un totale di circa 1 kg. Successivamente, una perquisizione presso la sua abitazione a Maracalagonis ha portato al ritrovamento di sei piante di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle droghe.

L’uomo è stato arrestato in flagranza e posto agli arresti domiciliari. Stamattina il GIP ha convalidato l’arresto e imposto l’obbligo di dimora.

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Cronaca

Cremona | Violenza domestica e minacce: Arrestato un Uomo

CC Cremona

Il 16 settembre, a Cremona, un uomo con precedenti penali è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’intervento d’urgenza è stato richiesto da una donna spaventata, che ha segnalato alla centrale operativa dei Carabinieri che il marito la stava aggredendo.

Quando i militari sono giunti sul luogo, hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza, mentre la donna era barricata nella stanza da letto. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, l’uomo ha continuato a minacciare la moglie, promettendo di far esplodere la casa. Ha cercato di accendere i fornelli della cucina con un accendino, ma è stato prontamente bloccato dai Carabinieri.

La donna è riuscita a mettersi in salvo all’esterno, mentre l’uomo, furioso e distruttivo, ha danneggiato porte e arredi. I militari hanno arrestato l’uomo per prevenire ulteriori danni e per proteggere la propria sicurezza e quella degli altri. La vittima, dopo aver ricevuto assistenza medica al pronto soccorso, ha confermato che il marito aveva già abusato di lei in passato, ma che aveva ricominciato a vivere con lui sperando in un cambiamento.

L’uomo è stato trasferito al carcere di Cremona, accusato di maltrattamenti e lesioni. La situazione rimane sotto stretta osservazione mentre le autorità continuano a gestire il caso e a garantire la protezione della vittima.

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Cronaca

Latina | Tre stranieri colpiti da DASPO Urbano a Terracina

Questura di Latina

Il Questore di Latina ha recentemente emesso un provvedimento di “DASPO urbano” nei confronti di tre cittadini di origine tunisina coinvolti in una serie di incidenti violenti a Terracina. Questa misura, nota come Divieto di Accesso ai Luoghi di Intrattenimento e Ritrovo (DACUR), si inserisce in un’ampia strategia per contrastare la violenza nelle aree della movida.

L’episodio che ha portato a tale decisione è avvenuto il 26 giugno, quando i tre individui sono stati protagonisti di una violenta rissa davanti a vari esercizi commerciali. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato chiaramente comportamenti aggressivi, inclusi calci, pugni e l’uso di una mazza da baseball. L’intervento delle forze dell’ordine, che ha incluso anche un confronto diretto con i sospetti presso il Commissariato di Polizia, ha visto i poliziotti stessi coinvolti in alterchi fisici, riportando ferite durante la colluttazione.

I tre uomini sono stati denunciati per rissa aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, per garantire un’adeguata risposta ai comportamenti violenti e preservare l’ordine pubblico, il Questore ha disposto il divieto di accesso per due anni ai locali pubblici, come pub, bar, ristoranti e discoteche situati nel centro di Terracina.

Qualora i destinatari violassero questo divieto, rischiano pene detentive da sei mesi a due anni e multe comprese tra 10.000 e 24.000 euro. Questa misura mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire la sicurezza dei luoghi di ritrovo pubblici nella città.

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