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Curiosità

Tatuaggi: ecco come si rimuovono definitivamente

Rimuovere un tatuaggio può essere un processo complesso e variabile a seconda della dimensione, del colore e della posizione del tatuaggio, nonché del tipo di pelle e dell’età del tatuaggio. Ecco alcune delle opzioni più comuni per la rimozione dei tatuaggi:

1. Laser

  • Come Funziona: Il laser emette impulsi di luce ad alta intensità che frammentano i pigmenti del tatuaggio nella pelle. Questi frammenti vengono poi gradualmente eliminati dal sistema linfatico del corpo.
  • Efficacia: Questa è la tecnica più comune e generalmente efficace, specialmente per i tatuaggi scuri e neri. Tatuaggi colorati possono richiedere tipi di laser diversi.
  • Tempi e Sessioni: Richiede più sessioni per completare il processo, spesso da 6 a 12 o più, a seconda della dimensione e del colore del tatuaggio. Ogni sessione può essere dolorosa e richiede un tempo di recupero.
  • Effetti Collaterali: Possibili effetti collaterali includono arrossamenti, gonfiore, e, in rari casi, cambiamenti nella pigmentazione della pelle o cicatrici.

2. Peeling Chimico

  • Come Funziona: Viene applicata una soluzione chimica sulla pelle che rimuove gli strati superficiali della pelle, eliminando così i pigmenti del tatuaggio.
  • Efficacia: Meno comune e meno efficace rispetto al laser. Può richiedere più sessioni e non è ideale per tutti i tipi di tatuaggi.
  • Effetti Collaterali: Possibili irritazioni e cicatrici. Non adatto per tatuaggi profondi o grandi.

3. Dermabrasione

  • Come Funziona: Consiste nell’abrasione meccanica della pelle, che rimuove gli strati superficiali e i pigmenti del tatuaggio.
  • Efficacia: Meno comune e può essere meno preciso rispetto al laser. Generalmente utilizzato per tatuaggi meno profondi o più piccoli.
  • Effetti Collaterali: Rischio di cicatrici, infezioni e cambiamenti della pigmentazione della pelle.

4. Rimozione Chirurgica

  • Come Funziona: Il tatuaggio viene rimosso chirurgicamente tagliando la pelle che lo contiene. La pelle rimasta viene poi suturata.
  • Efficacia: Efficace per tatuaggi piccoli o meno complessi. Può essere usato anche per tatuaggi più grandi, ma può lasciare cicatrici evidenti.
  • Effetti Collaterali: Rischio di cicatrici significative e infezioni. Generalmente riservato a casi specifici e per tatuaggi di piccole dimensioni.

5. Creme Rimuoventi

  • Come Funziona: Le creme contengono ingredienti che promettono di schiarire o rimuovere il pigmento del tatuaggio.
  • Efficacia: Generalmente considerata poco efficace e può richiedere un lungo periodo di applicazione. I risultati possono essere deludenti e le creme possono causare irritazioni della pelle.
  • Effetti Collaterali: Possibile irritazione della pelle e scarsità di risultati.

6. Tatuaggi di Copertura

  • Come Funziona: Non è una rimozione vera e propria, ma una soluzione per nascondere un tatuaggio indesiderato con uno nuovo, spesso con un design più grande o diverso.
  • Efficacia: Può essere una buona soluzione se desideri semplicemente cambiare l’aspetto del tatuaggio piuttosto che rimuoverlo completamente.
  • Effetti Collaterali: Non rimuove il tatuaggio esistente, ma può mascherarlo.

Considerazioni Finali

  • Consultazione con un Professionista: È importante consultare un dermatologo o uno specialista in rimozione di tatuaggi per determinare la migliore opzione per il tuo caso specifico.
  • Costi: Le procedure di rimozione possono essere costose e variano a seconda della tecnica e della dimensione del tatuaggio.
  • Tempi di Recupero: Ogni metodo ha un diverso tempo di recupero e possibilità di effetti collaterali.

La rimozione di un tatuaggio può essere un processo lungo e può richiedere pazienza e impegno. Scegliere il metodo giusto e seguire le indicazioni del professionista può aiutare a ottenere i migliori risultati con il minimo rischio di complicazioni.

Curiosità

SAI PERCHE’… si sente il mare nelle conchiglie?

Fin dall’infanzia ci è stato insegnato che se mettiamo una conchiglia vicino all’orecchio possiamo sentire il suono rilassante delle onde del mare che si infrangono sulla riva. Questa immagine romantica della natura ha catturato l’immaginazione di molti, ma è davvero accurata?

Quando avviciniamo una conchiglia all’orecchio, non stiamo realmente ascoltando il mare. In realtà, ciò che percepiamo è una combinazione di suoni ambientali circostanti che vengono amplificati e modificati dalla struttura della conchiglia stessa.

Il fenomeno è spiegato dalla risonanza di Helmholtz: le onde sonore dell’ambiente investono la cavità della conchiglia, creando onde di risonanza che rimbalzano tra le pareti interne. Alcune onde vengono silenziate, altre amplificate, a seconda della forma e delle dimensioni della conchiglia. Questo processo produce un suono ovattato che può ricordare il costante movimento delle onde marine.

Non è solo la conchiglia a potenziare questi suoni: oggetti cavi come bottiglie o bicchieri possono creare effetti simili. La conchiglia agisce come una sorta di cassa di risonanza che modifica e amplifica i suoni ambientali, creando l’illusione del mare.

Quindi, se ascoltiamo il suono delle onde mentre siamo al mare e usiamo una conchiglia, in realtà stiamo udendo la risonanza del suono delle onde stesse. Tuttavia, lo stesso effetto non si verifica altrove, come in città o a casa.

In definitiva, il “suono dell’oceano” che percepiamo con una conchiglia non è tanto legato alla conchiglia in sé, ma piuttosto alla sua capacità di amplificare e modificare i suoni circostanti. È un fenomeno affascinante che ci ricorda la complessità e la bellezza delle onde sonore e della percezione sensoriale.

Quindi, se volete veramente godervi il suono delle onde, niente batte l’esperienza di essere sulla costa e lasciarsi avvolgere dalla magia del mare.

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Curiosità

SAI QUANTA…Uva serve per fare una bottiglia di vino?

Una bottiglia di vino da 0,75 litri, la dimensione più comune, richiede in media 1,2 kg di uva. Ma perché proprio questa misura di bottiglia? Esistono varie teorie al riguardo. La prima spiega che tutto dipendeva dalla forza polmonare degli antichi soffiatori di vetro, che riuscivano a creare bottiglie di questa capacità con un singolo fiato.

La seconda teoria ha radici nel commercio. Gli inglesi, che utilizzavano i galloni come unità di misura del volume, consideravano che una cassa di vino potesse contenere al massimo 2 galloni. Poiché una cassa poteva ospitare 12 bottiglie, ciascuna da 0,75 litri, questa misura divenne standard per motivi di tasse portuali e costi di trasporto.

Un’altra teoria suggerisce che la misura di 0,75 litri fosse ideale perché una bottiglia contiene esattamente 6 bicchieri da 125 ml, comunemente utilizzati nelle osterie. Questo permetteva agli osti di calcolare facilmente quanti bicchieri sarebbero stati serviti ai clienti in base al numero di bottiglie. L’uso del vetro per la conservazione del vino risale al XVIII secolo, quando si comprese l’importanza di questo materiale per preservare il gusto del vino.

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Attualità

SAI CHE…Gli animali che uccidono più persone ogni anno sono le zanzare?

È una di quelle statistiche che fanno sempre colpo: gli animali che uccidono più persone ogni anno non sono squali, orsi o lupi, ma le zanzare. Non perché le loro punture siano pericolose di per sé (al massimo un po’ fastidiose), ma a causa delle gravi malattie che possono trasmettere.

Con il riscaldamento globale e i conseguenti cambiamenti climatici, le zanzare trovano sempre più spazio per espandersi. Un nuovo studio pubblicato sul Journal of Climate Change and Health ha cercato di prevedere l’espansione degli habitat di nove diverse specie di zanzare portatrici di malattie. Il risultato? Nei prossimi anni, molti Paesi finora “tranquilli” potrebbero trovarsi invasi da questi insetti e dalle patologie che trasmettono.

Il modello sviluppato dal team del Los Alamos National Laboratory, in New Mexico, prefigura una situazione potenzialmente esplosiva nei prossimi decenni: l’aumento delle temperature porterà le nove specie studiate a espandere il loro areale o, nella migliore delle ipotesi, a spostarlo altrove.

Le zanzare prosperano al caldo e stanno già migrando verso aree che fino a ora erano troppo fredde per loro. Questa espansione le sta portando verso i Poli, mentre le zone equatoriali potrebbero diventare troppo calde per loro (sembra una buona notizia, ma una zona troppo calda per una zanzara lo è anche per gli umani che ci vivono).

Lo studio sulle nove specie, appartenenti ai generi più diffusi e pericolosi per la salute umana, Culex e Aedes, indica che sei di queste specie allargheranno il loro habitat, colonizzando nuove aree senza abbandonare quelle attuali. Due specie dovrebbero invece traslocare, spostandosi verso nord o sud, mentre in un solo caso l’habitat rimarrà sostanzialmente invariato.

Le malattie gravi trasmesse dalle zanzare, come la dengue, la chikungunya, la febbre West Nile e la Zika, rendono cruciale sapere dove vivranno questi insetti nei prossimi decenni per poter attuare efficaci misure di prevenzione.

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