Cronaca
Bolzano | Violenta lite tra padre e figlio in presenza della nipote: deve intervenire la Polizia
Le richieste di intervento per episodi di violenza intra-familiare continuano a crescere, segnalate tramite il numero di emergenza “112 NUE”. L’ultimo caso si è verificato ieri sera in una abitazione del centro cittadino, dove una violenta lite tra padre e figlio ha richiesto l’intervento immediato delle pattuglie della Squadra Volanti della Polizia di Stato.
All’arrivo sul posto, i poliziotti hanno trovato la situazione apparentemente calma, ma con la casa completamente a soqquadro e una bambina visibilmente scossa dagli eventi appena accaduti. Dopo essersi assicurati delle condizioni della piccola, gli agenti hanno separato il padre, un 50enne bolzanino, per ascoltare la sua versione dei fatti.
L’uomo ha raccontato che i rapporti con il padre, il nonno della bambina, erano ormai deteriorati da tempo. La tensione tra i due sarebbe nata quando il figlio, preoccupato per la salute del padre anziano, aveva fatto ritirare il suo porto d’armi e le armi da lui detenute, attraverso l’intervento dell’Ufficio Armi della Questura. L’anziano, contrariato dall’iniziativa, aveva reagito diseredando, per quanto possibile, il figlio. Da quel momento, il clima familiare era divenuto insostenibile, con frequenti ostilità e reciproche aggressioni.
Le continue tensioni tra padre e figlio hanno inevitabilmente avuto ripercussioni sulla bambina, tanto che, spaventata dalla lite, aveva chiamato la sorella, che in quel momento si trovava fuori casa con la madre. Quest’ultima, giunta sul posto, ha confermato agli agenti la difficile e complessa situazione familiare.
Una volta rassicurata la piccola, i poliziotti hanno invitato il genitore a mantenere un comportamento più consono all’interno della casa, al fine di evitare ulteriori episodi simili.
Il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano, Paolo Sartori, insieme ai competenti uffici della Questura, sta valutando l’adozione di eventuali misure di prevenzione, come l’ammonimento. Sono stati inoltre allertati i servizi sociali per garantire la sicurezza e il benessere della minore.
Cronaca
Emergenza maltempo nelle Marche e in Emilia Romagna: oltre 300 interventi
Nelle ultime ore, le Marche sono state colpite da una serie di eventi atmosferici estremi che hanno richiesto oltre 300 interventi da parte dei vigili del fuoco per affrontare le conseguenze del maltempo. Tra le zone maggiormente interessate ci sono stati vari comuni della provincia di Ascoli Piceno, come Ponterotto, situato tra San Benedetto del Tronto e Acquaviva Picena, dove le squadre di soccorso sono intervenute per salvare automobilisti bloccati a causa di acqua e fango che avevano invaso la strada provinciale SP36. Anche in altre località costiere, come Cupra Marittima e Grottammare, sono stati segnalati numerosi allagamenti che hanno richiesto l’intervento immediato delle squadre di soccorso.
Situazione critica anche in Emilia Romagna
Il maltempo non ha risparmiato nemmeno l’Emilia Romagna, dove la situazione più delicata si è verificata nella provincia di Ravenna. Qui, due elicotteri dei vigili del fuoco sono stati impiegati per evacuare cinque persone rimaste bloccate nelle loro abitazioni a causa dell’acqua che ha raggiunto livelli pericolosi nelle aree di Bagnacavallo, Lugo e Cotignola. L’utilizzo degli elicotteri è stato fondamentale per consentire un’evacuazione rapida e sicura degli abitanti in pericolo.
Evacuazioni e frane ad Ancona e Pesaro
Nella provincia di Ancona, la situazione è risultata altrettanto preoccupante. In tarda serata, sei famiglie sono state evacuate dalla località di Osimo, dove una frana in via Montecesa metteva a rischio l’incolumità degli abitanti. Anche nella provincia di Pesaro e Urbino, il maltempo ha creato disagi, con l’esondazione del torrente Arzilla che ha reso impraticabile la SP144.
Il potenziamento dei soccorsi
Vista la gravità della situazione, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco ha potenziato il dispositivo di soccorso, inviando personale specializzato nel salvataggio in acqua e in ambienti fluviali. Squadre provenienti da Lombardia, Toscana e Campania sono state chiamate a rinforzare le operazioni in corso, garantendo un intervento tempestivo nelle zone maggiormente colpite.
La situazione resta complessa e in continua evoluzione, con le autorità locali e i vigili del fuoco che stanno monitorando attentamente le condizioni meteo e la sicurezza della popolazione.
Cronaca
Fermo | Intensificati i controlli estivi: sicurezza e legalità al centro dell’azione
Durante l’estate, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Fermo ha intensificato i controlli per contrastare l’illegalità economico-finanziaria nel territorio, con particolare attenzione alle località turistiche. L’obiettivo era garantire concorrenza leale tra le imprese e sicurezza per residenti e turisti.
Il piano operativo ha coinvolto numerosi settori, dalla lotta al lavoro irregolare ai controlli sui prezzi dei carburanti e al contrasto del traffico di stupefacenti, con il supporto delle unità cinofile. Le operazioni hanno portato all’identificazione di quasi 2.000 persone e alla verifica di oltre 1.200 veicoli, oltre a diverse denunce per violazioni del codice della strada e segnalazioni per traffico di droghe. Importanti anche i sequestri di prodotti non conformi agli standard di sicurezza e le verifiche fiscali su diverse attività.
Cronaca
Besate (MI) | Scoperta piantagione illegale di cannabis lungo le rive del Ticino
Un’importante operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Milano ha portato alla scoperta di una vasta piantagione illegale di cannabis lungo le rive del fiume Ticino. Le autorità, nel corso dell’intervento, hanno sequestrato un totale di 57 piante, alcune delle quali raggiungevano un’altezza considerevole, arrivando fino a 2,5 metri.
Il quantitativo complessivo di sostanza stupefacente recuperata è stato stimato attorno ai 240 chilogrammi, evidenziando le dimensioni rilevanti della coltivazione. Questo sequestro rappresenta un risultato significativo nella lotta al traffico di droga nella regione lombarda e riflette l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare attività illecite legate alla produzione di stupefacenti.
L’operazione si è svolta con il supporto di un’indagine meticolosa e il monitoraggio del territorio, che ha permesso di individuare l’area utilizzata per la coltivazione illegale. Il lavoro degli agenti si è rivelato fondamentale per fermare un’attività che avrebbe potuto alimentare il mercato locale della droga. Le piante sequestrate sono state prontamente rimosse e poste sotto sequestro, mentre le indagini proseguono per individuare i responsabili dell’operazione illegale.
La zona del Ticino, per via della sua conformazione naturale e delle aree difficilmente accessibili, si presta purtroppo ad essere sfruttata per attività di questo tipo, ma l’intervento tempestivo delle autorità ha dimostrato come il controllo sul territorio resti una priorità costante per prevenire fenomeni di illegalità.
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