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Calabria

Reggio Calabria | Operazione di confisca beni per un valore di circa 700 mila euro

Le forze dell’ordine hanno eseguito un’importante operazione di confisca che ha coinvolto beni per un valore complessivo di circa 700 mila euro. Il provvedimento ha colpito un imprenditore di Reggio Calabria con significativi interessi nel centro Italia, attivo principalmente nel settore delle scommesse e dei giochi online. L’operazione è stata condotta dai Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria e dello S.C.I.C.O. di Roma, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, Direzione Distrettuale Antimafia, diretta da Giovanni Bombardieri.

Il focus dell’operazione è stato l’illecita raccolta di scommesse online tramite bookmakers esteri con sede in Austria e Malta, presunti contatti con la ‘ndrangheta. Le indagini hanno rivelato che l’organizzazione criminale forniva una sorta di “protezione” all’impresa di gaming, facilitando l’espansione e il recupero dei crediti di gioco mediante intimidazioni. In cambio, la ‘ndrangheta otteneva una percentuale sui profitti e un canale preferenziale per il riciclaggio di denaro sporco, integrandosi nella rete commerciale e beneficiando dei profitti illeciti.

L’imprenditore in questione risulta essere il principale responsabile di questa rete illecita, accusato di essere il capo e promotore di un’associazione criminale che si inseriva in questo sistema. L’operazione, denominata “Galassia”, ha portato alla luce il coinvolgimento di questa figura di spicco nell’ambito di un vasto procedimento penale.

Questa azione rappresenta un significativo passo avanti nella lotta contro il crimine organizzato e il gioco d’azzardo illegale, dimostrando l’impegno delle autorità nel combattere le infiltrazioni mafiose e i flussi di denaro sporco.

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Reggio Calabria | Bottiglia di benzina lasciata come messaggio intimidatorio all’ingresso di un esercizio commerciale

Una bottiglia di benzina è stata trovata all’ingresso di un ristorante nella zona di Spirito Santo a Reggio Calabria, in quello che sembra essere un atto intimidatorio. Il titolare dell’esercizio, Tommaso Marzullo, ha scoperto il messaggio minaccioso, che appare collegato a Davide Bilardi, un nuovo collaboratore di giustizia. La rosticceria, che si appresta ad aprire, si trova vicino agli uffici delle forze dell’ordine.

Gli agenti delle Volanti e della Scientifica sono intervenuti sul posto per raccogliere prove e hanno sequestrato la bottiglia. La squadra mobile ha già avviato indagini e ha informato la Direzione distrettuale antimafia, poiché l’area è controllata dalla cosca Libri, che sta vivendo momenti di tensione a seguito delle dichiarazioni di Bilardi.

Il collaboratore di giustizia ha già menzionato la rosticceria nei suoi verbali, sottolineando un episodio in cui un esponente della cosca si era presentato lamentando di non essere stato avvisato dell’apertura dell’attività commerciale. Questo potrebbe ora essere interpretato come un avvertimento o una ritorsione da parte della cosca nei confronti di Bilardi, che ha scelto di collaborare con le autorità. Le indagini continuano per chiarire la natura di questo gesto intimidatorio e il suo possibile significato per la comunità locale e per le dinamiche mafiose in atto.

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Procura di Castrovillari | Bergamini, il calciatore del Cosenza morto nel 1989, chiesti 23 anni di reclusione per l’ex fidanzata

I pubblici ministeri della Procura di Castrovillari hanno chiesto una condanna a 23 anni di reclusione per Isabella Internò, l’ex fidanzata di Donato Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza tragicamente scomparso il 18 novembre 1989 lungo la statale 106 a Roseto Capo Spulico. La donna è accusata di omicidio volontario in concorso con ignoti e il caso è attualmente sotto esame presso la Corte d’Assise di Cosenza.

La richiesta di condanna è stata presentata dal pm Luca Primicerio, supportato dal procuratore di Castrovillari, Alessandro D’Alessio, al termine di una requisitoria che ha avuto inizio ieri. È importante notare che Isabella Internò non era presente in aula durante la formulazione della richiesta. La vicenda, avvolta da un lungo mistero e controversie, continua a suscitare grande interesse e attenzione da parte dell’opinione pubblica e dei media.

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Cutro (KR) | Accusato di aggressione sessuale era ricercato in Inghilterra, arrestato iracheno

Un cittadino iracheno di 49 anni, residente a Cutro, è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Crotone, poiché ricercato a livello internazionale per reati di aggressione e violenza sessuale. Le accuse risalgono a episodi avvenuti nel 2018 e nel 2019 in Inghilterra, in particolare a Liverpool e Loughborough, dove l’uomo sarebbe stato responsabile di aggressioni nei confronti di due donne.

La cattura è avvenuta a seguito di una segnalazione da parte del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha attivato le indagini necessarie. Grazie a un’attenta attività investigativa, gli agenti sono riusciti a rintracciare l’individuo, che aveva recentemente fatto ingresso in Italia viaggiando in autobus. L’arresto rappresenta un’importante operazione per la sicurezza e il contrasto alla criminalità internazionale, dimostrando l’efficacia della cooperazione tra le forze di polizia nazionali e internazionali.

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