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Sport

Volley | Gli azzurri sconfiggono il Brasile campione olimpico con una prestazione magistrale

Sul parquet della “Defence”, la nazionale italiana di pallavolo ha ottenuto una vittoria di prestigio battendo il Brasile, campione olimpico in carica, con un netto 3 a 1. La partita, carica di intensità e colpi spettacolari, ha mantenuto tutte le promesse di spettacolo e battaglia sportiva.

Primo Set

Il Brasile inizia con determinazione, dominando i primi scambi e portandosi rapidamente in vantaggio (4-1 e 11-7). Gli azzurri, guidati da Fefé De Giorgi, sembrano inizialmente in difficoltà, ma Giannelli riesce a mantenere viva la squadra con vari tentativi di gioco, anche se senza successo immediato contro il solido muro brasiliano. Nonostante ciò, gli attacchi di Romanò e Michieletto mantengono l’Italia in partita. Un ‘monster block’ di Galassi sul 19 pari dà agli azzurri la fiducia necessaria per continuare a lottare. Con un colpo decisivo di Michieletto, l’Italia si porta in vantaggio e chiude il set con un muro a tre, vincendo 25-23.

Secondo Set

Sull’onda dell’entusiasmo, gli italiani iniziano il secondo set con forza, costruendo un vantaggio iniziale di 5-1 e 7-4. Tuttavia, il Brasile, grazie a Darlan e Lucas, recupera fino a pareggiare sul 12. Gli azzurri mostrano una grande solidità, difendendo con tenacia e variando il gioco, portandosi avanti 19-14. Nonostante due set ball sprecati, l’Italia mantiene la calma e chiude il set 27-25 con un altro muro decisivo di Michieletto.

Terzo Set

Forse rilassati dalla doppia vittoria, gli azzurri iniziano il terzo set con meno intensità, commettendo errori in battuta e ricezione. Il Brasile ne approfitta, volando sul 12-7. Con Giannelli sostituito da Sbertoli e un calo di Michieletto, il set sfugge rapidamente di mano agli italiani. Il Brasile, guidato da Lucarelli, prende il controllo e vince facilmente 25-18.

Quarto Set

Determinati a evitare il tie break, gli azzurri ritrovano la concentrazione. Entrambe le squadre lottano punto a punto, mostrando grande abilità sia in attacco che in difesa. Sul 6-6, la partita rimane equilibrata, con Giannelli che torna a ispirare i suoi compagni. A questo punto, è il muro italiano a fare la differenza: Galassi è quasi impeccabile e le alzate di Giannelli mettono in difficoltà la difesa brasiliana. L’Italia si porta avanti 15-11 e mantiene il vantaggio, vincendo il set 25-21 grazie a un errore in battuta del Brasile.

Con questa vittoria per 3 a 1, la squadra di Fefé De Giorgi inizia alla grande il cammino olimpico, mostrando di essere una delle formazioni da battere in questo torneo. Il percorso verso il secondo turno ora appare più agevole, con gli azzurri pronti a continuare a dare spettacolo sul campo.

Sport

L’Argentina guida sempre il ranking Fifa, Italia decima

Nessuna variazione nella Top Ten del ranking Fifa pubblicato oggi. Le sconfitte rimediate rispettivamente contro Colombia e Italia non hanno influito sulle posizioni di Argentina e Francia, che si confermano al primo e secondo posto. Alle loro spalle Spagna e Inghilterra, con Brasile e Belgio che occupano la quinta e sesta piazza. A seguire ci sono Olanda, Portogallo, Colombia e Italia, che rispetto allo scorso luglio conserva dunque la decima casella. Andando oltre le prime 15, i salti più importanti li hanno fatti Egitto (31°), Costa d’Avorio (33°), Tunisia (36°) e Algeria (41°) che hanno scalato cinque posizioni, addirittura sei per la Grecia (48°). Il prossimo ranking Fifa sarà pubblicato il 24 ottobre. Queste le prime 10 posizioni:

1. Argentina 1889.02 punti (–)
2. Francia 1851.92 (–)
3. Spagna 1836.42 (–)
4. Inghilterra 1817.28 (–)
5. Brasile 1772.02 (–)
6. Belgio 1768.14 (–)
7. Olanda 1759.95 (–)
8. Portogallo 1752.14 (–)
9. Colombia 1738.72 (–)
10. ITALIA 1726.31 (–)

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Gp Emilia-Romagna, Bagnaia “Misano 2 più competitiva”

“Proverò a fare di tutto per portare a casa la vittoria. E’ il mio centesimo gran premio e, in caso di primo posto, per la Ducati arriverà anche il centesimo successo in MotoGP. Conosciamo già il setup e quali gomme usare, ma la competitività sarà maggiore rispetto all’ultima volta”. Queste le parole di Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo), nel corso della conferenza stampa piloti del Gran Premio dell’Emilia-Romagna, sul circuito di Misano.

“Già due settimane fa qui a Misano ho provato a vincere, ma non ci sono riuscito nè nella Sprint nè nella gara lunga. Prima Martin, poi Marquez sono stati per me troppo veloci. Nella gara lunga, però, quando ho visto Martin rientrare ho capito che avrei potuto fare parecchi punti”. Il pilota campione del mondo ha poi continuato: “Ora tra me e Martin ci sono sette punti di distacco. La nostra esperienza ci dà la giusta motivazione e la capacità per reggere la pressione. Il campionato certamente si deciderà a Valencia. Rispetto allo scorso anno mi sento fisicamente più preparato”.

Infine, Bagnaia ha commentato i fischi rivolti a Marquez due settimane fa a Misano: “Gli haters ci saranno sempre. Situazioni di questo tipo non succedono solo in Italia. Anch’io a Barcellona sono stato fischiato. E’ proprio una mancanza di rispetto, perchè noi piloti diamo sempre il massimo in pista. Il nostro sport vorrei che fosse più pulito”.
– Foto Ipa Agency –

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Conte “Livelli diversi ma noi e Juve in cerca di riscatto”

“Ci auguriamo che possa essere una sfida che possa contare qualcosa e avere un valore importante sia per la Juve che per noi. Oggi è presto per dirlo. Si parte su due livelli diversi. Ci sono 18 punti da recuperare rispetto all’anno scorso ma c’è da parte loro e nostra la voglia di rivalsa. Non penso che la Juve si possa accontentare di arrivare terza, così come noi non possiamo pensare di stare a 40 punti dall’Inter”. Così il tecnico del Napoli, Antonio Conte, a due giorni dall’anticipo di sabato in casa della Juventus. “Partiamo da due differenti livelli ma ci auguriamo che nel ritorno si possa parlare avendo più certezze alla mano. Ogni test è un esame. Lo è stato a Cagliari.

A volte può essere un esame tattico, tecnico o temperamentale al di là da chi c’è di fronte”, ha aggiunto mister Conte, ben consapevole della rivalità tra le due tifoserie e le due squadre, anche perchè ha già vissuto tutto questo quando era dall’altra parte. “E’ inevitabile che la mia storia sia legata alla Juventus. Tredici anni da calciatore dove abbiamo vinto tutto e sono stato anche capitano. Poi ho avuto la possibilità di fare tre anni da allenatore in un periodo difficile aprendo un ciclo di successi. Faccio parte della storia della Juve per ciò che ho fatto. E’ inevitabile che da calciatore sia più semplice scegliere la propria squadra. L’hanno fatto Bruscolotti, Maldini, Baresi, Totti.

Poi inizi la carriera da allenatore ed è difficile scegliere. Sono andato in altre piazze. Ho sempre onorato il mio ruolo, diventando il primo a difendere i colori di queste squadre”. Il passato è la Juve, il presente è l’azzurro partenopeo. “Da uomo del Sud ho un piacere immenso nell’allenare il Napoli, ma per me sarà un’emozione tornare allo Stadium, sarà la prima volta con i tifosi. Lo sarà anche tra parecchi anni quando riaffronterò il Napoli da avversario, ma mi auguro tra un bel pò”, ha aggiunto Conte che ha poi rivolto un pensiero a Totò Schillaci, deceduto ieri all’età di 59 anni. “Per noi del Sud Totò rappresentava l’esempio di chi ce l’aveva fatta. E’ un grosso dispiacere. L’ho conosciuto il primo anno alla Juventus, ero alla prima esperienza e lui era già un giocatore molto affermato. Era sempre disponibile. Per me lì alla Juventus erano tutti dei campioni, io gli davo del ‘voì in senso di rispetto. Ma lui era una persona molto umile”.
– Foto Ipa Agency –

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