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Cronaca

Firenze | Maxi Furto da 300mila euro interrotto dal rientro del proprietario: 5 arresti VIDEO

Un furto pianificato nei minimi dettagli da una banda di professionisti è stato sventato grazie al tempestivo rientro del proprietario di casa. Il colpo, che avrebbe fruttato oltre 300mila euro tra gioielli, capi e accessori di abbigliamento, è stato messo in atto da cinque uomini di nazionalità georgiana. Dopo essere stati arrestati, i membri della banda sono stati condotti in diverse carceri in attesa del processo. Ecco i dettagli dell’operazione e delle indagini che hanno portato alla loro cattura.

La Pianificazione del Colpo

Tra la fine di giugno e i primi di luglio, cinque uomini di origine georgiana, di età compresa tra i 28 e i 55 anni, si sono installati nel quartiere di Campo di Marte a Firenze. Di questi, uno era domiciliato in provincia di Pisa mentre gli altri erano senza fissa dimora. La banda ha eseguito una serie di appostamenti e sopralluoghi meticolosi in un condominio della zona. Hanno annotato orari di ingresso e uscita dei residenti, esaminato serrature e potenziali vie d’accesso.

Il pomeriggio di domenica 7 luglio, approfittando dell’uscita del proprietario dell’appartamento, i ladri sono entrati nel condominio e hanno forzato una porta finestra per accedere all’abitazione. All’interno, hanno messo a soqquadro la casa, cercando gioielli, capi e accessori di valore. Con l’intenzione di aprire la cassaforte con attrezzi da scasso e una mola, erano in procinto di completare il furto quando il proprietario è rientrato.

L’Intervento della Polizia e l’Arresto

Intorno a mezzanotte, il ritorno del proprietario ha sconvolto i piani dei ladri. Uno dei malfattori, appostato fuori come palo, ha avvertito gli altri del rientro del proprietario. I quattro ladri all’interno dell’abitazione si sono dati alla fuga per le scale, mentre il proprietario, salendo con l’ascensore, ha trovato la casa in disordine. Non riuscendo a raggiungere i fuggitivi, ha subito denunciato il furto e fatto la conta dei danni.

Le indagini, condotte dai carabinieri del nucleo operativo, hanno rapidamente portato all’identificazione dei ladri tramite la raccolta di prove, tra cui indumenti e veicoli utilizzati durante il furto. Gli arresti sono avvenuti a Campo di Marte, dove la banda stava già pianificando altri furti, e a domicilio per l’individuo residente in provincia di Pisa.

Il Bilancio e le Conseguenze

Durante le perquisizioni, sono stati sequestrati numerosi attrezzi da scasso e due auto. Parte della refurtiva è stata recuperata, inclusi borse, foulard e profumi, mentre i gioielli rubati rimangono ancora in parte scomparsi, probabilmente già in mano a reti di ricettazione.

Dei cinque arrestati, tre erano già noti alle forze dell’ordine per precedenti colpi in Toscana e nel nord Italia, mentre gli altri due non avevano precedenti. I cinque sono stati trasferiti nelle carceri di Don Bosco a Pisa e Sollicciano a Firenze, dove rimarranno in custodia cautelare in attesa del processo.

Cronaca

Torino | Sospesa licenza di un bar ristorante

Il Questore di Torino ha disposto la sospensione della licenza di un ristorante caffetteria situato in Corso Vercelli per un periodo di 15 giorni, con chiusura immediata dell’esercizio. Questa decisione è stata presa in seguito ai risultati dei controlli effettuati dal Commissariato di Pubblica Sicurezza Dora Vanchiglia, che hanno evidenziato gravi problematiche di sicurezza e ordine pubblico legate al locale.

Le ispezioni condotte negli ultimi tempi hanno rivelato una frequente presenza di individui con precedenti penali e comportamenti problematici, soprattutto durante le ore notturne. Tra gli episodi più significativi, si è registrata una violenta rissa alla fine di agosto, durante la quale un giovane è stato arrestato per resistenza e lesioni aggravate. Quattro agenti sono rimasti lievemente feriti durante l’intervento. Pochi giorni prima, un altro alterco all’interno del locale aveva causato contusioni multiple a un cittadino straniero.

In aggiunta agli incidenti di violenza, sono stati riscontrati anche problemi di natura amministrativa e igienico-sanitaria. I controlli hanno messo in luce carenze nella gestione dell’esercizio, tra cui la mancanza di un listino prezzi e di una corretta trasmissione telematica dei dati fiscali. Sono state inoltre notate delle irregolarità igieniche, come confermato da verifiche effettuate dalla Polizia Locale e dalla Guardia di Finanza.

Il ristorante, situato in una zona già nota per la sua delicatezza in termini di sicurezza, ha mostrato una persistente turbativa dell’ordine pubblico. Per queste ragioni, il Questore ha ritenuto necessario adottare una misura cautelare, sospendendo l’attività per 15 giorni a partire dall’11 settembre 2024. Il provvedimento mira a garantire la sicurezza pubblica e a contrastare il fenomeno di degrado associato all’esercizio commerciale.

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Cronaca

Milano | Omicidio Sulejmanovic: arrestati due uomini coinvolti nell’agguato di aprile

La Polizia di Stato di Milano, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due uomini, accusati di aver partecipato all’omicidio di Jhonny Sulejmanovic. L’assassinio risale alla notte tra il 25 e il 26 aprile 2023, quando un gruppo di sei persone ha assalito il furgone in cui la vittima dormiva con la moglie, sparando diversi colpi di pistola.

Le indagini, avviate subito dopo l’omicidio, avevano già portato all’arresto di tre uomini a giugno, mentre il quarto sospettato rimane ancora latitante. Ora, grazie a ulteriori approfondimenti, gli investigatori hanno identificato il quinto membro del commando e il conducente dell’automobile usata per compiere l’attacco. Quest’ultimo ha atteso i cinque assalitori durante l’esecuzione dell’agguato e ha garantito la loro fuga immediata.

L’omicidio di Sulejmanovic è stato il culmine di un’aggressione brutale. Giunti in via Varsavia a bordo di un’automobile nera, i sei aggressori hanno frantumato i vetri del furgone con mazze di ferro, per poi colpire la vittima con almeno tre proiettili. Prima di fuggire, il gruppo ha sparato anche colpi intimidatori verso i familiari della vittima, giunti sul posto nel tentativo di fermare l’attacco.

Le indagini hanno rivelato che il movente dell’omicidio risiede in una lite tra la vittima e due dei suoi aggressori, avvenuta poche ore prima del delitto. La complessa operazione investigativa ha permesso di ricostruire nei minimi dettagli la dinamica dell’aggressione e di identificare tutti i componenti del gruppo omicida.

Uno dei due uomini arrestati è stato già trasferito presso la Casa Circondariale Francesco di Cataldo a Milano, mentre il secondo rimane latitante ed è attivamente ricercato a livello internazionale.

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Cronaca

Lecce | Arrestato all’alba il latitante Giovanni Parlageli, esponente del clan Tornese-Padovano

Nelle prime ore del mattino, la Polizia di Stato ha catturato Giovanni Parlageli, latitante dal maggio 2023 e figura di spicco del clan mafioso Tornese–Padovano. L’operazione è stata condotta dalla Squadra Mobile e dalla Sisco di Lecce, in collaborazione con la Sezione Tecnologica Applicata alle Investigazioni (STAI) del Servizio Centrale Operativo, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce.

Parlageli, classe 1981, era destinatario di una misura cautelare in carcere ed è gravemente indiziato di associazione mafiosa, tra altri reati. L’arresto segna un duro colpo al clan mafioso e rappresenta un significativo risultato nella lotta alla criminalità organizzata.

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