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Cronaca

Asti | Operazione Ghost Ace: Sequestro di Crediti Fiscali per Oltre 300 Milioni di Euro VIDEO

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Asti, nell’ambito dell’operazione Ghost Ace e sotto la supervisione della Procura della Repubblica di Asti, hanno effettuato ieri un sequestro preventivo di crediti fiscali per oltre 300 milioni di euro. Questo intervento, realizzato con la collaborazione di altri reparti del Corpo e con l’ordine del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Asti, ha comportato il blocco dei cassetti fiscali sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate.

Il sequestro è il risultato di complesse indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Asti, che in pochi mesi hanno svelato una vasta frode ai danni dello Stato orchestrata da sei individui operanti tra Lazio, Lombardia, Calabria e Campania, precisamente nelle province di Milano, Roma, Avellino e Reggio Calabria.

Questi individui hanno realizzato una frode creando e gestendo una grande quantità di crediti fiscali falsi. Sono state scoperte oltre 270 “società cartiere”, cioè aziende esistenti solo sulla carta. Queste cartiere hanno prodotto i crediti fiscali per oltre 300 milioni di euro, che sono stati poi venduti a 80 aziende reali per compensare i loro debiti tributari. Queste imprese, effettivamente esistenti e non coinvolte nelle indagini, sono risultate ignare della frode e potrebbero comunque subire danni a causa dell’impossibilità di ottenere la compensazione fiscale, data la scoperta della frode da parte della Guardia di Finanza.

Le indagini hanno rivelato l’intento fraudolento di emettere crediti fiscali inesistenti per:

  • Interventi edilizi simulati, per un totale di 31.900.000 euro;
  • Rimborso IVA non dovuto, per 234.900.000 euro;
  • Falsi interventi per il mezzogiorno, per 1.800.000 euro;
  • Aumenti di capitale fittizi (ACE) per ottenere aiuti alla crescita economica, per 37.200.000 euro.

Un aspetto rilevante delle indagini riguarda la frode sui crediti d’imposta ACE (Aiuti alla Crescita Economica), previsti dal D.L. n. 73/2021. Gli indagati hanno utilizzato oltre 230 intestatari di partita IVA fittizi, privi di struttura economica e sconosciuti al fisco, per dichiarare falsamente un aumento di capitale sociale e ottenere i benefici fiscali. Questi crediti d’imposta sono stati poi trasferiti e scambiati tra numerosi soggetti per rendere difficile tracciare e identificare l’origine della frode. Per evitare i controlli, i crediti non superavano mai i 150.000 euro per ciascun soggetto.

Calabria

Procura di Castrovillari | Bergamini, il calciatore del Cosenza morto nel 1989, chiesti 23 anni di reclusione per l’ex fidanzata

I pubblici ministeri della Procura di Castrovillari hanno chiesto una condanna a 23 anni di reclusione per Isabella Internò, l’ex fidanzata di Donato Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza tragicamente scomparso il 18 novembre 1989 lungo la statale 106 a Roseto Capo Spulico. La donna è accusata di omicidio volontario in concorso con ignoti e il caso è attualmente sotto esame presso la Corte d’Assise di Cosenza.

La richiesta di condanna è stata presentata dal pm Luca Primicerio, supportato dal procuratore di Castrovillari, Alessandro D’Alessio, al termine di una requisitoria che ha avuto inizio ieri. È importante notare che Isabella Internò non era presente in aula durante la formulazione della richiesta. La vicenda, avvolta da un lungo mistero e controversie, continua a suscitare grande interesse e attenzione da parte dell’opinione pubblica e dei media.

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Cronaca

Udine | Arrestato un ladro

GdF Udine

Nella giornata di martedì 17 settembre, la Polizia di Stato di Udine ha arrestato un uomo di 47 anni, originario del Marocco, coinvolto in un furto avvenuto il 4 settembre in via Portogruaro, nel quartiere Gervasutta. L’arresto è avvenuto dopo che la polizia, allertata da segnalazioni di residenti, ha sorpreso il sospettato insieme a un complice all’interno di un furgone, intento a rubare materiale. Durante la perquisizione, sono state trovate tessere per carburante e una bicicletta di valore rubata.

Il G.I.P. aveva inizialmente imposto misure cautelari ai due uomini, ma a causa delle ripetute violazioni da parte del cittadino marocchino, il Tribunale ha disposto la custodia cautelare in carcere. Nella giornata di ieri, grazie a un controllo da parte della Squadra Volante, l’uomo è stato rintracciato e tradotto presso la Casa Circondariale di via Spalato. Le autorità continuano a monitorare la situazione per garantire la sicurezza nella zona.

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Cronaca

Tragico Caso di Vignale: Arrestata la madre di due neonati

Chiara Petrolini, una giovane di 22 anni, è stata arrestata con l’accusa di aver ucciso i suoi due neonati, i cui corpi sono stati trovati sepolti nel giardino della sua abitazione a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma. L’episodio ha suscitato indignazione e shock nella comunità locale.

Le indagini hanno rivelato che la Petrolini, durante la sua seconda gravidanza, avrebbe nascosto la sua condizione per paura del giudizio altrui. Dopo il parto, ha dichiarato di aver sepolto i neonati, sostenendo che entrambi erano nati morti. Tuttavia, le autopsie hanno contraddetto questa versione, indicando che il secondo bambino era nato vivo.

Il procuratore di Parma ha sottolineato che le evidenze raccolte potrebbero suggerire una premeditazione, considerando anche le ricerche fatte online dalla giovane su come nascondere la gravidanza e accelerare il parto. Inoltre, sono emerse informazioni sul suo stile di vita durante la gravidanza, che includeva l’uso di sostanze incompatibili con lo stato di gestazione.

La vicenda ha scosso profondamente la comunità, con commenti di incredulità e dolore da parte di familiari e amici. La madre del fidanzato di Chiara ha espresso un sentimento di sollievo per l’arresto, evidenziando la gravità della situazione.

La storia di Chiara Petrolini solleva interrogativi inquietanti sulla salute mentale e il supporto sociale per le giovani madri, rendendo necessario un dibattito più ampio su questi temi delicati.

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