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Attualità

ANRP “Dal Parlamento sì a giornata per memoria internati militari”

ROMA (ITALPRESS) – “Il Parlamento italiano si propone di onorare gli Internati Militari Italiani con l’istituzione di una Giornata a loro dedicata, il 20 settembre di ogni anno. L’ANRP sostiene da sempre la necessità di istituire una Giornata dedicata alla celebrazione, alla riflessione e alla memoria degli Internati Militari Italiani. Per questo ha appoggiato con convinzione la proposta di legge presentata dal Vicepresidente della Camera, onorevole Giorgio Mulè, e plaude all’unanime approvazione della proposta da parte della Commissione Difesa della Camera, che ha visto convergere tutti i gruppi parlamentari”. Lo afferma in una nota l’Associazione nazionale reduci dalla prigionia
dall’internamento, dalla guerra di liberazione e loro familiari.
“L’unanimità politica di oggi riflette come in uno specchio l’unanime rifiuto di massa di circa 650mila militari italiani i quali, dopo la cattura e la deportazione nei lager del Terzo Reich da parte dei nazisti, scelsero la prigionia invece di un ritorno a casa, condizionato però dall’obbligo di combattere con l’esercito tedesco o con il costituendo esercito della Repubblica Sociale Italiana, come Mussolini e Graziani auspicavano – prosegue l’ANRP -. La loro “Resistenza senz’armi” ha già avuto, dopo decenni di rimozione e di oblio, un primo riconoscimento con la fondamentale legge 211 del 2000, che ha istituito il Giorno della Memoria il 27 gennaio, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Ma la sovrapposizione di esperienze così diverse tra loro ha finito col mettere ai margini e appiattire in forme di generico vittimismo la scelta degli IMI, offuscando il loro consapevole sacrificio e di conseguenza quello delle milioni di famiglie italiane che ne condivisero la sorte”.
“L’ANRP si è sempre battuta per unificare la memoria degli Internati Militari Italiani, custodita nel Museo “Vite di IMI” di via Labicana a Roma, con la storia di tutti i prigionieri della Seconda guerra mondiale, non solo militari, ma anche civili, rastrellati e costretti al lavoro coatto da Hitler con la complicità della Rsi. La proposta di legge dell’On. Mulè va nella medesima direzione, condividendo questa comunione delle memorie nella “Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi” – conclude la nota -. L’ANRP auspica che si possa giungere a una rapida e unanime approvazione della Legge nei due rami del Parlamento, come espresso dal nostro Presidente anziano e anima dell’Associazione, Michele Montagano (103 anni ad ottobre), uno dei pochi protagonisti diretti e reduci dall’Internamento ancora in vita, che ha manifestato il vivo desiderio di poter celebrare di persona la Giornata degli Internati, in un abbraccio ideale con tutti i loro discendenti, il 20 settembre 2024″.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

Attualità

G7 cultura, Giuli accoglie delegazioni a Napoli

Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha accolto al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, le delegazioni che parteciperanno ai lavori del G7 Cultura in programma a Palazzo Reale da domani a sabato.
Dopo una visita al museo, guidata dal Direttore generale Musei, Massimo Osanna, il maestro Gabriele Lavia, leggenda del teatro e del cinema, ha interpretato dinanzi la statua dell’Ercole Farnese un’emozionante lettura in latino di un passo del “De Reditu Suo” di Rutilio Namaziano. La traduzione italiana di Giovanni Pascoli e la versione inglese sono state proiettate su quattro grandi monitor ai lati del palco per consentire a tutti di cogliere il messaggio universale dell’opera.
Al Mann erano anche presenti, tra gli altri, i Sottosegretari Lucia Borgonzoni e Gianmarco Mazzi, il Presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e il Sindaco della città, Gaetano Manfredi.
Il Ministro Giuli ha, successivamente, preso la parola rappresentando la “Roma” del poeta latino come sintesi di tutto ciò che oggi intendiamo per “cultura”: “Fecisti patriam diversis gentibus unam, Hai dato una patria ai popoli dispersi in cento luoghi – ha ricordato il Ministro – in questo solo la cultura può riuscire. E oggi, ai nostri illustri ospiti del G7, diciamo: benvenuti a casa vostra”.

Foto: Ufficio stampa Ministero della Cultura

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Attualità

Grins, Cervellati “Al lavoro per costruire un ecosistema per il Paese”

“L’obiettivo della piattaforma Amelia è di facilitare la condivisione del dato, la verifica della sua qualità e soprattutto offrire dei servizi di analisi che forniscano dei servizi utili a imprese, famiglie e pubbliche amministrazioni”. Lo ha detto Matteo Cervellati, professore dell’Università di Bologna e Presidente della Fondazione Grins, ospite di Focus ESG, format tv dell’Italpress. “La fondazione Grins è stata creata all’interno dell’unica iniziativa PNRR per la sostenibilità economico-finanziaria dei territori italiani: il partenariato pubblico-privato ha risposto alla richiesta dell’Italia e dell’Europa di costruire una piattaforma che metta assieme dati per studiare e accompagnare imprese, famiglie e pubbliche amministrazioni nelle loro scelte e nella predisposizione delle politiche”, ha spiegato.

“Andremo a costruire un ecosistema digitale, una piattaforma che sarà disponibile online e che tratterà dati di diverso tipo, amministrativi, climatologici, di sentiment analysis, dati presi dal web e non strutturati”.
La piattaforma “verrà ospitata dai server del Cineca e del Tecnopolo, quindi sarà una infrastruttura nazionale e molto sicura”. Gli ecosistemi digitali, anche quelli più piccoli, “richiederebbero un periodo più lungo, di almeno 5 anni” ma “i tempi del PNRR ci costringono a comprimere il lavoro: l’obiettivo è arrivare alla fine del terzo anno con una piattaforma funzionante, che nelle componenti di base sia sicura, in cui i dati vengano riconosciuti vengono analizzati e soprattutto in un ambiente che offra dei servizi e che possa essere scalabile”.

La fondazione Grins “è stata creata come hub del progetto: il nostro ha nove ‘spokè di diversa natura che studiano le famiglie, le imprese, le pubbliche amministrazioni, la decarbonizzazione, l’economia circolare, la sostenibilità dei territori e vengono coordinati da una fondazione di ricerca che mette assieme attualmente 25 enti. Sono coinvolti nominalmente 350 ricercatori delle università pubbliche e private, altrettanti ricercatori fanno parte dei gruppi di ricerca e poi abbiamo assunto circa 300 giovani: l’obiettivo di questo migliaio di persone è lavorare insieme alle imprese e alle pubbliche amministrazioni per capire come costruire queste infrastrutture e far sì che i dati utili per studiare i problemi economici e finanziari siano disponibili. Il lavoro quindi è duplice: la costruzione di un’infrastruttura, la raccolta e il trattamento di dati e, soprattutto, la predisposizione di meccanismi di analisi di questi dati”, ha sottolineato. “Quello che stiamo cercando di realizzare è uno strumento aperto, che permetta di fare scelte sulla base dei dati disponibili, idealmente in tempo reale o comunque in tempo sufficientemente utile”.

La speranza, conclude Cervellati, “è di lasciare al Paese un sistema solido e funzionante, con qualche progetto già avviato e che offra già alcuni servizi: questo poi ovviamente richiederà la ricerca di ulteriori finanziamenti nei tre anni successivi”.

– foto Italpress –

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La Russa “Non sono complottista, centrodestra non è accerchiato”

“Io non sono un complottista, non lo sono mai stati, credo che sia più corretto parlare di un’evoluzione di eventi. Succede una cosa e poi magari qualcuno cerca di utilizzarla. Ma quello non è un complotto, un complotto è quando la cosa viene pensata prima, organizzata nei dettagli”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”, su Raitre, intervistato da Piero Chiambretti.
“Normalmente non sono un complottista e non mi sento accerchiato, e non sono convinto, magari qualcuno sì, anche nel centrodestra, che il centrodestra sia accerchiato – ha aggiunto -. Vedo che qualunque cosa sia stata detta e fatta, finchè il popolo dà un consenso a una linea politica trasparente e chiara il complotto non solo non esiste, ma se anche esistesse non avrebbe effetto”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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