Liguria

Tangentopoli in Liguria | Signorini lascia il carcere e va ai domiciliari

A poco più di due mesi Paolo Emilio Signorini può lasciare il carcere e andare ai domiciliari. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni che ha accolto la richiesta degli avvocati Enrico e Mario Scopesi, i difensori dell’ex presidente dell’Autorità portuale ed ex ad di Iren. Era stato il Riesame a sottolineare come il manager pubblico potesse lasciare Marassi dopo avere trovato una casa idonea e una persona in grado di provvedere per lui. Anche i pubblici ministeri Federico Manotti e Luca Monteverde avevano dato parere favorevole. Per l’accusa Signorini avrebbe accettato regali (vacanze pagate in alberghi di lusso a Montecarlo, fiches, borse e gioielli griffati per le fidanzate) dall’imprenditore Aldo Spinelli e dal manager Mauro Vianello in cambio di favori.

L’allora presidente dell’Autority avrebbe, insieme al governatore Giovanni Toti (anche lui ai domiciliari dal 7 maggio), accelerato l’iter per il rinnovo della concessione trentennale del Terminal Rinfuse. Spinelli, sempre per la procura, avrebbe foraggiato il Comitato di Toti.

Nel frattempo il giudice per le indagini preliminari ha autorizzato gli incontri tra il presidente Giovanni e il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.   Autorizzati anche quelli con i due assessori Giacomo Giampedrone e Marco Scajola.

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