Cronaca
Taormina | Operazione di Capitaneria e Carabinieri: denunciati per occupazione abusiva e traffico di reperti archeologici
Una significativa operazione congiunta tra la Capitaneria di Porto di Messina e la Compagnia Carabinieri di Taormina ha portato alla tutela del demanio marittimo, dell’ambiente e alla salvaguardia della vita umana in mare, oltre a un’efficace azione di prevenzione e contrasto dei reati comuni.
L’intervento ha avuto luogo all’interno della Riserva Naturale Orientata, una destinazione popolare tra turisti e bagnanti per le sue spiagge, acque limpide e bellezze paesaggistiche. L’area è ricca di attività commerciali che offrono servizi di balneazione, escursioni in barca, noleggio di moto d’acqua, immersioni subacquee e ristorazione tradizionale siciliana.
I Carabinieri e la Guardia Costiera hanno eseguito accertamenti mirati per verificare l’uso abusivo delle aree demaniali marittime, occupate senza titolo concessorio con ombrelloni e cartelloni per servizi escursionistici. Sono stati inoltre controllati i servizi di assistenza ai bagnanti e le dotazioni di sicurezza degli stabilimenti balneari. Parallelamente, le motovedette della Guardia Costiera hanno verificato le certificazioni e le dotazioni di bordo delle imbarcazioni per la sicurezza della navigazione.
L’operazione ha portato alla denuncia di due persone per occupazione abusiva del demanio dello Stato e per ricettazione di reperti archeologici e fossili marini. Sono stati elevati tre verbali amministrativi per mancanza di dotazioni di sicurezza in un lido e per aver superato il numero massimo di passeggeri a bordo di unità noleggiate. Le sanzioni totali ammontano a circa 2000 euro, e sono stati effettuati due sequestri penali di materiali costituiti da corpi di reato, relativi all’occupazione abusiva e al traffico di reperti archeologici.
In particolare, i Carabinieri della Compagnia di Taormina, con il supporto della Sezione Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Siracusa, hanno eseguito il censimento, la messa in sicurezza e il recupero dei reperti archeologici rinvenuti, ubicati in una teca di vetro presso un’azienda vicina all’isola.
I controlli continueranno in sinergia tra i due Comandi, specialmente durante il periodo di alta stagione balneare, quando il numero di turisti aumenterà significativamente, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e la tutela dei cittadini.
Cronaca
Da inizio anno 67 suicidi in carcere, numeri in aumento
Le persone detenute che dall’inizio dell’anno e fino al 16 settembre si sono suicidate in carcere sono 67 (di cui 2 avvenuti all’esterno dell’istituto). E’ quanto rileva il report del Garante nazionale delle persone private della libertà, sottolineando come si tratta di un dato elevato rispetto allo stesso mese di settembre del 2023 in cui si registrarono 48 suicidi (con un aumento di 19 decessi) e al mese di settembre del 2022 di 7 decessi). Analizzando i dati personali, si rileva che delle 67 persone morte per suicidio 65 erano uomini e 2 donne.
Riguardo alla nazionalità, 36 erano italiane (pari al 54 %) e 31 straniere (pari al 46%), provenienti da 15 diversi Paesi. Le fasce d’età più presenti sono quelle tra i 26 e i 39 anni (30 persone) e tra i 40 e i 55 anni (18 persone); le restanti si distribuiscono nelle classi 18-25 anni (7 persone), 56-69 anni (11 persone) e ultrasettantenni (1 persone). Si rileva che l’età media delle persone che si sono suicidate è di circa 40 anni. E’ stata quindi analizzata la durata della permanenza presso l’Istituto nel quale è avvenuto l’evento: risulta che 35 persone, (pari al 52%), si sono suicidate nei primi 6 mesi di detenzione; di queste: 7 entro i primi 15 giorni, 5 delle quali addirittura entro i primi 5 giorni dall’ingresso. Dei 67 eventi suicidari: le regioni maggiormente interessate sono la Campania e la Lombardia con 8; a seguire Campania ed Emilia Romagna e Toscana 7; Veneto 6; Lazio e Sardegna 5; Piemonte e Liguria 4; Abruzzo, Calabria e Sicilia 3; Puglia 2; Marche e Umbria 1.
(ITALPRESS).
Cronaca
Vicenza | Cittadina testimone di un’aggressione chiama la Polizia, denunciato uomo per rapina impropria
Nella notte tra sabato e domenica, 15 settembre, un episodio di violenza ha scosso via Bortolan a Vercelli. La Centrale Operativa della Questura ha ricevuto una segnalazione da una cittadina che, testimone di un’aggressione, aveva tentato di intervenire per fermare i due uomini coinvolti.
L’incidente è avvenuto dopo che i due individui avevano lasciato un bar nelle vicinanze. Durante la colluttazione, uno dei due uomini ha sottratto lo smartphone dell’altro. La situazione è stata mitigata dall’intervento della passante, che ha avvertito i contendenti della chiamata alle forze dell’ordine. Grazie al tempestivo intervento, il proprietario del telefono è riuscito a recuperare il dispositivo rubato, mentre l’aggressore è riuscito a fuggire.
Gli agenti di polizia, giunti sul posto, hanno raccolto le testimonianze dei presenti e ottenuto una dettagliata descrizione del sospetto. Le ricerche hanno avuto esito positivo poco dopo: il responsabile, un cittadino ivoriano di 26 anni, è stato rintracciato in una strada laterale di Viale della Pace.
Il giovane è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per rapina impropria. Questo incidente sottolinea l’importanza della vigilanza e della prontezza nel rispondere a situazioni di emergenza, evidenziando anche il ruolo cruciale dei cittadini nel mantenere la sicurezza pubblica.
Cronaca
Torino | Detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, arrestato 23enne
La notte del 17 settembre 2024, una pattuglia della Polizia di Stato di Torino ha arrestato un cittadino marocchino di 23 anni, accusato di detenzione di sostanze stupefacenti con l’intento di spaccio. L’arresto è avvenuto lungo Lungo Dora Napoli, un’area del centro cittadino.
Durante il turno serale, gli agenti del Commissariato Centro, impegnati in attività di controllo, hanno notato il giovane, già conosciuto alle forze dell’ordine, risalire dalla sponda del fiume e dirigersi verso il ponte Carpanini. I poliziotti hanno deciso di seguirlo e hanno visto il 23enne avvicinarsi a una passerella pedonale, dove tentava di nascondere qualcosa.
Gli agenti sono intervenuti immediatamente e, nonostante il tentativo del giovane di disfarsi della sostanza, sono riusciti a sequestrare tre panetti e mezzo di hashish, per un totale di circa 350 grammi. Il 23enne, con precedenti condanne per reati legati allo spaccio, è stato arrestato e portato in questura.
Il procedimento penale è ora nelle fasi preliminari, e il giovane resta presunto innocente fino a una sentenza definitiva. L’operazione sottolinea l’impegno continuo delle forze dell’ordine nel contrastare il traffico di droga e garantire la sicurezza pubblica.
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