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Campania

Napoli | Condanna a 15 anni per Raffaele Imperiale e confisca dell’isola al largo di Dubai

Raffaele Imperiale, noto boss dei Van Gogh, è stato condannato oggi a 15 anni e 8 mesi di reclusione e alla confisca di un’isola al largo di Dubai, che è stata messa a disposizione delle autorità italiane il 27 novembre 2023. Il giudice Maria Luisa Miranda di Napoli ha emesso questa nuova condanna in seguito a un processo celebrato con rito abbreviato, che ha coinvolto anche altri 19 suoi collaboratori.

La Procura di Napoli, rappresentata dal pm De Marco, aveva richiesto una pena di 15 anni e 10 mesi per Imperiale. Il suo socio, Bruno Carbone, è stato condannato a 14 anni di reclusione.

Imperiale, diventato collaboratore di giustizia, nel 2016 ha facilitato il recupero di due preziosi dipinti di Van Gogh in una villa a Castellammare di Stabia, sua città natale, rubati nel 2002 dal museo olandese dedicato al pittore. Il suo nome è tornato agli onori delle cronache globali quando, durante il procedimento giudiziario in corso fino a poco fa, ha ceduto alle autorità italiane un’isola di sua proprietà chiamata ‘Taiwan’, situata in un arcipelago artificiale di Dubai. Nonostante fosse intestata a una società, l’isola era di fatto di sua proprietà.

Imperiale, dopo un periodo di latitanza a Dubai, è stato arrestato il 4 agosto 2021 e successivamente estradato. In precedenza era stato condannato a 8 anni e 4 mesi di reclusione per traffico internazionale di stupefacenti, pena poi aumentata a 9 anni e 6 mesi dopo il riconoscimento dell’associazione mafiosa.

Attualità

Al via G7 della Cultura a Napoli, Giuli “Pilastro della convivenza civile”

Al via il G7 della Cultura a Napoli. “L’Italia crede che… la cultura sia un pilastro centrale della convivenza civile, un formidabile strumento di comprensione reciproca e di confronto, un antidoto a ogni forma di discriminazione ed estremismo, un formidabile volano di sviluppo sostenibile”. Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, aprendo i lavori.
– foto Agenzia Fotogramma –

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Campania

Avellino | Foglio di Via obbligatorio nei confronti di 3 pregiudicati

Nell’ambito delle operazioni volte a prevenire la criminalità, il Questore della provincia di Avellino ha recentemente adottato tre provvedimenti di allontanamento nei confronti di soggetti con precedenti penali. Questi provvedimenti mirano a garantire una maggiore sicurezza sul territorio, in particolare nel comune di San’Angelo dei Lombardi.

Grazie a mirati servizi di controllo, gli agenti del Commissariato locale hanno identificato un cinquantasettenne e un ventiduenne di Napoli, entrambi a bordo di una Fiat Punto. Alla vista della polizia, i due hanno tentato di fuggire, ma sono stati fermati per un controllo. Non essendo in grado di fornire motivazioni valide per la loro presenza nella zona, sono stati segnalati per ulteriori provvedimenti.

Un altro provvedimento è stato emesso nei confronti di un ventiseienne rumeno, la cui presenza era stata segnalata da residenti preoccupati. Il giovane si era comportato in modo sospetto, cercando di cambiare un gran numero di banconote e aggirandosi per vari negozi senza un apparente motivo.

Queste azioni sottolineano l’importanza del monitoraggio attivo e della collaborazione tra forze dell’ordine e comunità. La segnalazione dei cittadini è fondamentale per garantire un ambiente più sicuro e prevenire potenziali atti criminali. L’impegno della polizia è costante e orientato a tutelare la tranquillità dei cittadini, rendendo così le strade di San’Angelo dei Lombardi più sicure per tutti.

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Campania

Giugliano in Campania | 4 misure cautelari per associazione di tipo mafioso

I Carabinieri della Compagnia di Giugliano hanno arrestato quattro persone in un’operazione contro la criminalità organizzata, in particolare contro il clan Mallardo, attivo nel territorio di Giugliano in Campania. L’operazione è stata effettuata in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

I soggetti arrestati sono accusati di associazione di tipo mafioso e di tentate estorsioni aggravate, mirate a intimidire imprenditori per garantirsi pagamenti illeciti, consentendo loro di continuare a operare senza subire ritorsioni.

È importante notare che il provvedimento è una misura cautelare nell’ambito delle indagini preliminari. Gli arrestati sono considerati presunti innocenti fino a una eventuale condanna definitiva e hanno la possibilità di impugnare l’ordinanza.

Questa operazione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare le attività mafiose e tutelare la legalità e la sicurezza economica nella regione, sostenendo le imprese oneste e riducendo l’influenza delle organizzazioni criminali sul territorio.

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