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Cronaca

Pordenone | Arrestati due fratelli nascondevano armi e hashish. Uno aveva appena accoltellato un uomo.

Intorno alle ore 15.30 dello scorso martedì giungeva una segnalazione di un accoltellamento verificatosi poco prima ad Aviano. La segnalazione riferiva che l’autore dell’accoltellamento si era allontanato a bordo di un Opel corsa grigia. Ricevuta la nota, prontamente un equipaggio della Squadra Mobile si metteva alla ricerca dell’autore del gesto, identificato in un cittadino italiano ventiquattrenne di origini campane, residente a Porcia,  riuscendo ad intercettarlo mentre alla guida dell’autovettura segnalata faceva ingresso nel comune di residenza, proprio lungo la strada che porta ad Aviano. Gli immediati accertamenti consentivano di appurare come poco prima il ventiquattrenne al culmine di una lite scaturita per futili motivi attingeva con tre coltellate, due al petto ed una alla testa, un cittadino italiano domiciliato ad Aviano per poi darsi alla fuga. Il ferito veniva trasportato all’ospedale di Pordenone dove si trova tutt’ora ricoverato. All’interno dell’auto gli agenti rinvenivano anche il coltello usato per l’aggressione ancora sporco di sangue, che veniva sequestrato, ed anche un piccolo contenitore intriso di hashish. Sospettando che il giovane potesse occultare sostanza stupefacente all’interno della propria abitazione, gli agenti della Squadra Mobile, con l’ausilio  dell’unità cinofila della Polizia locale e di altro personale di quel comando, procedevano ad una perquisizione domiciliare.

Il controllo permetteva di rinvenire 2 pistole, una revolver calibro 38 Smith & Wesson  illegalmente detenuta e un’arma clandestina ovvero una  pistola a salve marca Bruni Modello 92 Kal 9 mm priva di tappo rosso e con canna libera opportunamente modificata completa di caricatore, 23 cartucce, cinquanta colpi a salve e 48 grossi petardi, privi di marchio CE e non di libera vendita. Inoltre, occultati nel frigorifero, venivano rinvenuti 100 grammi di hashish divisi in panetti e materiale per il confezionamento. In considerazione di quanto rinvenuto il giovane veniva tratto in arresto in flagranza di reato per il reato di detenzione illegale di arma da fuoco, e possesso di arma clandestina e per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente cui all’articolo 73 del dpr 309/90; inoltre veniva anche denunciato  per i reati di cui agli articoli 582, 585 c.p. per lesioni gravi aggravate procurate con l’accoltellamento e per il reato di omessa denuncia di materiale esplodente e porto ingiustificato di armi da taglio.

Al termine delle formalità di rito, su disposizione del Pubblico Ministero procedente, dr. Carmelo Barbaro, l’arrestato è stato associato presso la casa circondariale di Udine.

Al termine di ulteriori ed immediati sviluppi investigativi connessi alla descritta vicenda dell’accoltellamento, personale di questa Squadra Mobile, unitamente a personale della Polizia Locale di Pordenone, eseguiva una perquisizione domiciliare nei confronti del fratello dell’arrestato, un ventunenne residente a Pordenone, che sortiva esito positivo: occultati in un cassetto dell’armadio della camera da letto venivano infatti circa 720 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish suddivisa in panetti e numeroso materiale per il confezionamento ed il taglio della sostanza stupefacente. Inoltre, occultata all’interno di un vaso di ceramica delle fioriera del terrazzino della camera da letto, veniva rinvenuta una pistola calibro nove del tipo scacciacani, simile a quelle già rinvenute a casa del fratello, che veniva sequestrata per ulteriori accertamenti. In considerazione di quanto rinvenuto il ventunenne veniva tratto in arresto nella flagranza del reato ed al termine delle formalità di rito, come disposto dal pubblico ministero,  associato presso la casa circondariale di Treviso.

Entrambi gli arresti sono stati convalidati dal Giudice delle Indagini Preliminari che ha disposto per i due soggetti gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.

Cronaca

Siena | Soccorso sul Duomo per un malore

VVF Siena

I Vigili del Fuoco di Siena sono stati chiamati a intervenire per soccorrere una persona che ha accusato un malore lungo il percorso dei tetti del Duomo di Siena. L’allerta è scattata intorno alle 12:25, con il 118 che ha richiesto l’intervento degli specialisti.

Per il recupero della persona in difficoltà, è stata utilizzata una barella Tobiga e l’autoscala, strumenti fondamentali per raggiungere la zona in sicurezza. Dopo il recupero, la persona è stata affidata ai sanitari del 118 per ricevere le necessarie cure mediche.

L’operazione di soccorso ha visto anche la partecipazione del personale SAF (Speleo Alpino Fluviale), dimostrando l’importanza della collaborazione tra diverse squadre di emergenza in situazioni di difficoltà. La prontezza e la professionalità dei Vigili del Fuoco hanno garantito un intervento efficace, sottolineando il loro ruolo cruciale nella protezione e nel soccorso della comunità.

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Cronaca

Vicenza | Operazione interforze

Questura di Vicenza

Continuano i servizi interforze a Vicenza, mirati a combattere la criminalità e il traffico di sostanze stupefacenti. Nella giornata di ieri, una vasta operazione ha coinvolto diverse aree della città, con particolare attenzione a Campo Marzo, Piazzale Bologna e altre zone segnalate dai cittadini. Le forze di polizia hanno controllato anche bar e locali notturni, in risposta a denunce da parte dei residenti.

Il servizio ha visto la partecipazione di circa 30 operatori, provenienti da diverse agenzie, tra cui la Questura di Vicenza, la Polizia Ferroviaria e i Carabinieri. Complessivamente, sono state identificate e controllate 129 persone, inclusi 39 stranieri e 14 con precedenti penali. Durante l’operazione, sono stati ispezionati 2 veicoli e 5 esercizi pubblici.

Un risultato significativo dell’operazione è stato l’arresto di un giovane cittadino nigeriano di 25 anni, trovato in possesso di circa 1,16 grammi di cocaina e 1,31 grammi di eroina, suddivisi in 16 dosi. Inoltre, gli agenti hanno sequestrato più di 82 euro in contante, ritenuti provento dell’attività di spaccio. L’individuo è stato accompagnato negli uffici della Questura per ulteriori accertamenti e sarà indagato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Questa operazione rientra nelle iniziative del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, volto a migliorare la sicurezza e a contrastare le attività illecite sul territorio, garantendo una maggiore tranquillità per i cittadini vicentini.

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Cronaca

Vicenza | Rissa notturna nella “Notte Bianca”

Questura di Vicenza

Una violenta rissa è scoppiata durante l’evento “Nottebianca” a Vicenza la notte del 15 settembre, attirando l’attenzione delle autorità e dei cittadini presenti. Grazie a video girati da alcuni spettatori, la Polizia di Stato ha avviato un’indagine per identificare i responsabili dell’accaduto.

Il personale della Squadra Mobile della Questura di Vicenza ha condotto accertamenti approfonditi, che hanno portato all’identificazione di quattro individui, tutti maggiorenni e di età compresa tra i 22 e i 35 anni. Dopo aver esaminato le prove raccolte e aver effettuato il controllo sui sospetti, gli agenti hanno potuto raccogliere elementi sufficienti per deferirli all’autorità giudiziaria per il reato di rissa.

In risposta all’accaduto, il Questore ha dato incarico alla Divisione Polizia Anticrimine di valutare l’applicazione di misure preventive, dimostrando così la ferma determinazione delle forze dell’ordine nel mantenere la sicurezza pubblica e prevenire episodi simili in futuro. Le indagini proseguono, mentre la comunità locale si interroga sull’accaduto e sull’importanza di eventi pubblici sicuri e controllati.

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