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Cronaca

Terlizzi (BA) | Morte Claudia De Chirico: dopo 8 anno ritrovati i messaggi del fidanzato:”ucciditi!”

“Se non sparisci ti pesto” e “Ucciditi” sono alcuni dei messaggi che Davide Falcetta inviava nel 2016 alla fidanzata Claudia De Chirico, una ragazza di 22 anni morta suicida nel dicembre dello stesso anno. Il contenuto dei loro scambi via chat è stato recentemente pubblicato da La Repubblica. Per anni, questi messaggi non sono stati analizzati dai carabinieri perché un brigadiere non li aveva inseriti nel fascicolo. Ora, però, sono tornati al centro delle nuove indagini.

La Morte di Claudia De Chirico

Claudia De Chirico è stata trovata impiccata a un sottopasso ferroviario di Terlizzi all’alba del 23 dicembre 2016. All’epoca, la giovane era fidanzata con Davide Falcetta, oggi 35enne. Dopo otto anni, la giudice di Trani, Marina Chiddo, ha disposto per Falcetta l’imputazione coatta per morte come conseguenza dei maltrattamenti in famiglia, respingendo la quarta richiesta di archiviazione presentata dalla Procura in relazione al suicidio di Claudia De Chirico. Nei messaggi ritrovati, la ragazza aveva scritto più volte alla sua migliore amica: “Davide alzava le mani”.

I messaggi di Claudia De Chirico sono tra gli elementi che hanno portato la giudice di Trapani a decidere d’indagare Falcetta non più per istigazione al suicidio ma per morte come conseguenza dei maltrattamenti in famiglia. Secondo la giudice, la 22enne si sarebbe tolta la vita a causa “della progressiva nullificazione della propria persona in cui era venuta a trovarsi in conseguenza delle condotte vessatorie, violente e minacciose, poste in essere dal compagno convivente”.

Il Litigio Prima del Suicidio

De Chirico si era tolta la vita utilizzando il caricabatterie del cellulare come cappio, e il suo corpo era stato trovato da due automobilisti e una guardia giurata nel sottopasso di via Mazzini. La ragazza indossava un abito elegante perché il giorno prima era stata a un matrimonio, al termine del quale aveva avuto un violento litigio con il fidanzato. Falcetta ha confermato che spesso litigavano anche per motivi futili, aggiungendo che Claudia, più di una volta, aveva minacciato il suicidio “per spaventarlo”. La notte del 22 dicembre, dopo la discussione, l’avrebbe lasciata sola, ubriaca e ferita, per strada, per poi andare a dormire. Le nuove indagini sono state riaperte per capire se il gesto estremo di Claudia fosse prevedibile in quella situazione di crisi.

Le Confessioni alle Amiche

Riguardo alla lite del 22 dicembre, Falcetta l’aveva motivata dicendo che Claudia “si era ingelosita perché durante la festa avevo guardato troppo le ballerine brasiliane”. Sulle minacce di suicidio, in alcuni casi la ragazza aveva già messo in atto comportamenti autolesionistici, come tagliarsi i polsi e ingerire medicinali. Le amiche avrebbero cercato di convincere la 22enne a mettere fine a quella relazione, ma il timore di essere abbandonata dall’uomo l’avrebbe portata a mentire. In un’occasione, De Chirico era andata a farsi medicare dopo un’aggressione di Falcetta. “Tu mi hai picchiata ma ho detto che sono caduta”, aveva poi scritto al fidanzato. E anche all’amica Marika aveva confessato: “Non è vero che sono caduta, ieri mi ha alzato le mani”. Proprio questi messaggi hanno portato alla riapertura delle indagini sul caso. Le chat dimostrerebbero, secondo la giudice, una situazione di maltrattamenti che avrebbero determinato in Claudia uno stato di prostrazione tale da indurla a scegliere la morte come unica possibilità “di sottrarsi alle continue sofferenze subite”.

Cronaca

Andria | Operazione “Raptor”: 6 Arresti per Furti, Rapine e Riciclaggio di Veicoli VIDEO

Nelle prime ore di oggi, circa 50 Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani, supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia, dal 6° Nucleo Elicotteri di Bari e dal Nucleo Cinofili di Modugno, hanno eseguito un’importante operazione contro la criminalità organizzata ad Andria. L’operazione, denominata “Raptor”, ha portato all’esecuzione di sei misure cautelari emesse dal G.I.P. del Tribunale di Trani, su richiesta della Procura della Repubblica.

Le indagini, avviate nel dicembre 2023 e coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani, hanno consentito di identificare e arrestare sei persone, tutte residenti ad Andria, ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata a furti, rapine e riciclaggio di veicoli. Di queste sei persone, quattro sono state condotte in carcere, mentre due sono state poste agli arresti domiciliari.

Le indagini, condotte dal Reparto Operativo – Nucleo Investigativo dei Carabinieri, hanno permesso di ricostruire l’attività criminale del gruppo, il quale avrebbe orchestrato una serie di azioni illegali nella zona, concentrandosi principalmente su furti e rapine, con un successivo riciclaggio dei veicoli rubati.

I dettagli dell’operazione “Raptor” saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa prevista per le ore 09:15 presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Barletta-Andria-Trani.

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Abruzzo

Ancona | Dà in escandescenza in Ospedale: intervengono i poliziotti del Posto Fisso

Nel pomeriggio di ieri, i poliziotti del Posto Fisso dell’Ospedale Torrette di Ancona, con il supporto degli agenti della Volante, sono intervenuti per calmare un uomo in forte stato di agitazione. I poliziotti hanno notato due uomini nei pressi del Pronto Soccorso, coinvolti in un’accesa lite, con uno di loro che gridava frasi in arabo mentre l’altro tentava di calmarlo. Dopo averli identificati come due fratelli tunisini di circa 40 e 45 anni, si è scoperto che uno dei due, recatosi all’ospedale per degli accertamenti medici, aveva improvvisamente scatenato la sua ira, prendendosela con il fratello e danneggiando con calci e pugni alcune auto parcheggiate.

I medici sono intervenuti per fornire le cure necessarie all’uomo, mentre gli agenti hanno garantito la sicurezza del personale sanitario, evitando che la situazione degenerasse. Il pronto intervento della polizia, insieme al presidio fisso presente nell’ospedale, ha assicurato la sicurezza dell’area e la tranquillità per medici e infermieri.

Il sistema di sicurezza integrato dell’Ospedale Torrette, che include la collaborazione tra Polizia di Stato e guardie giurate, ha dimostrato la sua efficacia, consentendo di prevenire situazioni di rischio e garantendo il regolare svolgimento delle attività sanitarie. Secondo il Questore di Ancona, l’attenzione della Polizia di Stato è costante in tutti i luoghi di rilevanza per la comunità marchigiana, al fine di garantire la sicurezza e l’ordine pubblico.

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Abruzzo

L’Aquila | Arrestato 22enne per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale

repertorio

Un giovane di 22 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Balsorano con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Da tempo il ragazzo, afflitto da problemi di tossicodipendenza, minacciava e maltrattava la madre, una donna di 57 anni, per costringerla a soddisfare le sue richieste. La situazione è degenerata la scorsa notte quando, durante un episodio di violenza, il giovane ha dato fuoco ai propri vestiti all’interno dell’abitazione.

Impaurita, la donna ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente. Al loro arrivo, il comportamento del 22enne è rimasto ostile: ha continuato a minacciare anche i militari e ha opposto resistenza. A causa della gravità della situazione, il giovane è stato arrestato.

Dopo aver completato le formalità dell’arresto, il 22enne è stato trasferito presso il carcere di San Nicola di Avezzano, su disposizione del pubblico ministero di turno.

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