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Cronaca

Trapani | Ritrovato il cadevere di Giovan Battista Mangiaracina: scomparso da 7 anni

Giovan Battista Mangiaracina, noto come “Gianni”, è stato dichiarato morto il 1° marzo 2017 a Barcellona, Spagna, sette anni dopo la sua scomparsa. La notizia è stata confermata solo di recente quando le autorità spagnole hanno identificato il suo corpo grazie alle impronte digitali. Mangiaracina è deceduto a seguito di gravi lesioni riportate in seguito a una caduta da un impalcatura, evento avvenuto il 17 febbraio 2017.

La moglie di Mangiaracina, Vita Burzotta, originaria di Mazara del Vallo, aveva denunciato la scomparsa del marito il 9 marzo dello stesso anno, quando non aveva più ricevuto sue notizie. Il lungo periodo trascorso senza informazioni ha portato la donna a cercare aiuto anche attraverso il programma televisivo ‘Chi l’ha visto’.

Le circostanze intorno alla morte di Mangiaracina sollevano domande e perplessità tra i suoi familiari e la loro rappresentanza legale. Secondo le autorità spagnole, l’uomo potrebbe essere caduto durante un tentativo di furto, anche se la famiglia sottolinea che egli era in Spagna per motivi di lavoro e non era coinvolto in attività illegali.

L’avvocato della famiglia ha espresso incredulità per le conclusioni delle autorità spagnole e ha sottolineato l’eccessivo ritardo nell’identificazione del cadavere, avvenuta solo dopo che le impronte digitali sono state trasmesse dalle autorità spagnole alla polizia italiana.

La vedova ha richiesto di ottenere tutte le informazioni relative alle ricerche effettuate dopo la scomparsa di Mangiaracina, nonché dettagli sulla causa della sua morte e sulle indagini svolte nel corso degli ultimi sette anni. Inoltre, ha sollecitato il ministero degli Esteri italiano ad agire con urgenza per il trasferimento della salma a Mazara del Vallo, in Sicilia, dove la famiglia desidera che avvenga il funerale.

La vicenda continua a suscitare dubbi e polemiche sulla gestione delle indagini e sull’identificazione di cittadini italiani all’estero, evidenziando la necessità di una maggiore trasparenza e collaborazione tra le autorità nazionali e internazionali in casi di questo genere.

Cronaca

Cagliari | Arrestato 40enne per spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti

Nella notte scorsa, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 40 anni con l’accusa di coltivazione illegale e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Durante un servizio di pattugliamento in via San Benedetto, gli agenti della Squadra Volante hanno fermato l’uomo, residente nell’hinterland cagliaritano, notando il suo comportamento nervoso.

A seguito di un controllo, all’interno dello zaino del sospettato sono stati trovati dieci panetti di hashish, per un totale di circa 1 kg. Successivamente, una perquisizione presso la sua abitazione a Maracalagonis ha portato al ritrovamento di sei piante di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle droghe.

L’uomo è stato arrestato in flagranza e posto agli arresti domiciliari. Stamattina il GIP ha convalidato l’arresto e imposto l’obbligo di dimora.

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Cronaca

Cremona | Violenza domestica e minacce: Arrestato un Uomo

CC Cremona

Il 16 settembre, a Cremona, un uomo con precedenti penali è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’intervento d’urgenza è stato richiesto da una donna spaventata, che ha segnalato alla centrale operativa dei Carabinieri che il marito la stava aggredendo.

Quando i militari sono giunti sul luogo, hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza, mentre la donna era barricata nella stanza da letto. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, l’uomo ha continuato a minacciare la moglie, promettendo di far esplodere la casa. Ha cercato di accendere i fornelli della cucina con un accendino, ma è stato prontamente bloccato dai Carabinieri.

La donna è riuscita a mettersi in salvo all’esterno, mentre l’uomo, furioso e distruttivo, ha danneggiato porte e arredi. I militari hanno arrestato l’uomo per prevenire ulteriori danni e per proteggere la propria sicurezza e quella degli altri. La vittima, dopo aver ricevuto assistenza medica al pronto soccorso, ha confermato che il marito aveva già abusato di lei in passato, ma che aveva ricominciato a vivere con lui sperando in un cambiamento.

L’uomo è stato trasferito al carcere di Cremona, accusato di maltrattamenti e lesioni. La situazione rimane sotto stretta osservazione mentre le autorità continuano a gestire il caso e a garantire la protezione della vittima.

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Cronaca

Latina | Tre stranieri colpiti da DASPO Urbano a Terracina

Questura di Latina

Il Questore di Latina ha recentemente emesso un provvedimento di “DASPO urbano” nei confronti di tre cittadini di origine tunisina coinvolti in una serie di incidenti violenti a Terracina. Questa misura, nota come Divieto di Accesso ai Luoghi di Intrattenimento e Ritrovo (DACUR), si inserisce in un’ampia strategia per contrastare la violenza nelle aree della movida.

L’episodio che ha portato a tale decisione è avvenuto il 26 giugno, quando i tre individui sono stati protagonisti di una violenta rissa davanti a vari esercizi commerciali. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato chiaramente comportamenti aggressivi, inclusi calci, pugni e l’uso di una mazza da baseball. L’intervento delle forze dell’ordine, che ha incluso anche un confronto diretto con i sospetti presso il Commissariato di Polizia, ha visto i poliziotti stessi coinvolti in alterchi fisici, riportando ferite durante la colluttazione.

I tre uomini sono stati denunciati per rissa aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, per garantire un’adeguata risposta ai comportamenti violenti e preservare l’ordine pubblico, il Questore ha disposto il divieto di accesso per due anni ai locali pubblici, come pub, bar, ristoranti e discoteche situati nel centro di Terracina.

Qualora i destinatari violassero questo divieto, rischiano pene detentive da sei mesi a due anni e multe comprese tra 10.000 e 24.000 euro. Questa misura mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire la sicurezza dei luoghi di ritrovo pubblici nella città.

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